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Attualità

“Je suis Vincent Lambert”

Daniele Sebastianelli

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Al corteo striscioni per il ragazzo tetraplegico che rischia l’eutanasia

Si chiama Vincent Lambert. Ha trentotto anni. È tetraplegico in stato di coscienza minima.

E nella Francia della libertà assoluta rischia di perdere la vita con l’eutanasia. Contro la volontà della famiglia. Ma con il favore della moglie.

La Marcia per la Vita svoltasi domenica 25 gennaio a Parigi era anche per lui.

Dopo Washington – la più grande, e ormai tradizionale, marcia pro-life del mondo – e in attesa della Marcia della vita di Roma, il prossimo 10 maggio, è stata la volta di Parigi scendere in piazza per mostrare i volti e l’energia del popolo della vita. Secondo gli organizzatori sono state 45 mila le persone che hanno sfilato per le strade della capitale francese con migliaia di palloncini neri in mano insieme ad ogni sorta di cartello, striscione e bandiera colorata. Quest’anno, la decima edizione della marcia ha voluto porre particolare enfasi al tema del fine vita denunciando “la minaccia dell’eutanasia all’Assemblea generale” dato che al Parlamento si sta affacciando lo spettro di provvedimenti simili al suicidio assistito che potrebbe indurre il presidente Hollande a dare il via libera ad una legge pro eutanasia, o quasi.

Anche Papa Francesco ha espresso per bocca del nunzio apostolico in Francia mons. Luigi Ventura il proprio sostegno all’iniziativa incoraggiando «i partecipanti alla Marcia per la Vita ad operare senza sosta per l’edificazione della civiltà dell’amore e di una cultura della vita». Il pontefice, inoltre, ha anche ribadito la sacralità e l’inviolabilità della vita umana che «come tale va amata, difesa e curata».

Tra i migliaia di partecipanti abbiamo parlato con Joseph Meaney, coordinatore internazionale di Human Life International, la più grande organizzazione pro-life del mondo, che ha gentilmente risposto ad alcune domande.

Dott. Meaney, dal punto di vista numerico è stata una marcia molto partecipata. Si parla di circa 45 mila persone. Può raccontarci quale atmosfera si respirava?

«Sì, è stata una marcia molto partecipata. C’erano quasi il doppio delle persone dell’anno scorso. Abbiamo marciato per 3 ore attraverso la capitale Francese. È stato molto bello constatare la presenza di molti giovani e famiglie con bambini. Forse proprio per questo l’atmosfera era festosa e gli organizzatori hanno pensato di portare in piazza anche la musica grazie ad un sistema audio montato su dei camion distanziati tra loro ogni 200 metri dentro la marcia stessa».

C’e stato un episodio, uno striscione, un coro, un’immagine, che l’ha particolarmente colpita?

«Ce n’erano diversi. Uno diceva “Je suis Vincent Lambert” con chiaro riferimento a “Je suis Charlie”. Vincent Lambert e una persona tetraplegica che i medici vogliono uccidere contro la volontà della sua famiglia. I pro-vita, invece, vogliono salvare Vincent. Un altro diceva “Euthanasie si Hollande continue la vie diminue” cioè “Eutanasia se Hollande continua la vita diminuisce”».

Quest’anno con alle porte la discussione sull’eutanasia in Francia, secondo lei qual è stato, il messaggio che voleva dare questa marcia? e secondo lei è stato efficace?

«Gli organizzatori volevano far passare un messaggio ben chiaro e preciso al governo. Non si accettano ulteriori attacchi contro la vita. Come, ad esempio le proposte di legge su aborto e eutanasia. Per quanto riguarda l’efficacia, beh il messaggio era forte, ma l’incisività non dipende solo da chi manifesta. Certamente la mobilitazione era grande, però, come è noto, i socialisti non hanno grande rispetto per la volontà del popolo».

Parliamo della diffusione mediatica della marcia. Sui social network la notizia è stata diffusa. Ma i media tradizionali, tv e quotidiani in primis, come hanno trattato la notizia? 

«Ad onor del vero ci sono stati diversi articoli, ma come spesso accade i media non hanno dato un grande rilievo alla manifestazione. Il fatto è che i mass media in Francia sono generalmente molto liberali e non danno molta importanza alla difesa della vita, né rilevanza a notizie contro l’aborto o l’eutanasia. Poi, tra le altre cose, c’è sempre questo giochetto in cui vengono minimizzati i numeri sulla stima della partecipazione ad eventi cosiddetti “conservatori”, mentre vengono gonfiate le cifre per eventi “liberali”». (La stima della partecipazione secondo la polizia è stata di 11 mila persone, mentre di 45 mila secondo gli organizzatori ndr).

Comunicatore e giornalista. Mi occupo di informazione religiosa con particolare attenzione alle implicazioni etiche e sociali. Non mi interesso delle chiacchiere di palazzo. Cattolico (quindi) politicamente scorretto.

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Acquisti di moda? Si certo, ma online

Un numero sempre crescente di italiani predilige il web per acquisire capi e accessori

Gloria Gualandi

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La Moda ha cambiato modo di far acquistare i propri capi: la tendenza per l’autunno 2024 è comprare online. Questo per diversi motivi, ma sempre più persone hanno dichiarato di “avere poco tempo”, affermando che “è molto più comodo stare sul divano e ordinare con il telefono tutto quello che serve”.

Un numero sempre crescente di italiani, infatti, predilige l’online per acquistare capi e accessori. Il 32 per cento dei consumatori sta pensando di investire in prodotti premium e più durevoli. Il casualwear si conferma lo stile che maggiormente caratterizzerà le tendenze complessive del 2024. Questi dati vengono da Stileo – motore di ricerca di moda attivo in Italia con oltre 7 milioni di visite al mese – che nel report annuale “Year in review” analizza il comportamento degli utenti di moda e le tendenze che caratterizzeranno l’ultima parte del 2024.

La comodità di fare shopping dal proprio computer o via smartphone è un’abitudine che gli italiani non hanno intenzione di abbandonare: più della metà degli intervistati (56 per cento) dichiara di preferire gli acquisti online, contro il 9 per cento che ha scelto i negozi fisici per acquistare scarpe, borse, accessori, ma soprattutto capi di abbigliamento di tutte le aziende scegliendo online anche misure, colori e taglie dei brand più richiesti tra cui Shein, Zara. Zalando e Asos.

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Tema Vita, mutua di Banca Tema: torna la campagna salute per consentire a tutti l’accesso alla cura

Redazione Foritalynews

Pubblicato

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A quattro anni dal lancio della prima campagna salute di Tema Vita, la mutua di cui Banca Tema è socio sostenitore, non solo conferma l’iniziativa anche per il 2024, ma la amplia per rendere sempre più semplice a tutti coloro che ne abbiano bisogno, l’accesso alle cure. Esami di laboratorio, diagnostica, visite specialistiche, cure fisioterapiche e da quest’anno anche certificazioni per sport o altro, allargando inoltre il plafond cui possono accedere i figli minorenni dei soci. La campagna prevede rimborsi variabili tra il 40 e il 50% dell’importo.

Un quadro chiaro della situazione della sanità pubblica italiana emerge dall’ultimo rapporto della Fondazione Gimbe, diffuso nei giorni scorsi, poco prima del G7 della sanità. Dal rapporto risulta che la spesa degli Italiani per sanità privata è aumentata del 10% nell’ultimo anno e che la spesa sanitaria italiana è molto più bassa dal 2012 al 2023 rispetto alla media Ue. La possibilità di fare prevenzione o controlli è, dunque, fondamentale.“In un simile scenario – sottolinea il presidente di Tema Vita Massimo Barbini – il rischio è che si creino disparità sociali nelle possibilità di accesso alla cura e alla prevenzione perché non tutti possono permettersi di pagare di tasca propria, tanto che dal rapporto Gimbe emerge che 4,5 milioni di persone in Italia, di fatto rinuncia alle cure. Con la nostra campagna intendiamo intervenire proprio per evitare sempre più che questo accada, anzi vogliamo semplificare l’accesso alle cure ed è per questo che abbiamo deciso che tutti devono poter accedere ai nostri sconti e rimborsi e chi non è ancora socio può diventarlo contestualmente, ad un costo veramente contenuto. Inoltre è possibile usufruire della prestazione medica sia in centri convenzionati che non, sia pubblici che privati.”

Nel dettaglio, la campagna che ha preso il via il 14 ottobre e sarà valida fino al 16 dicembre 2024, prevede che i soci che aderiranno, potranno usufruire di uno sconto variabile tra il 40 e il 50%: sarà del 40% se la domanda verrà presentata su modello cartaceo; lo sconto sarà invece del 50% se la domanda verrà presentata tramite l’accesso all’area riservata ai soci sul sito web www.temavita.it o sull’App TEMA Vita e tramite il canale BCC Mutuality Service. Nel caso poi di utilizzo di strutture o medici specialisti convenzionati, il risparmio per il Socio può arrivare fino al 60% grazie allo sconto praticato direttamente dalla struttura convenzionata.

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Attualità

L’artista cubano Leoni Torres in concerto a Torvaianica

Redazione Foritalynews

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Domenica 13 Ottobre il Lungomare di Torvaianica, litorale a sud di Roma, risuona al ritmo della musica cubana. Appuntamento dalle ore 18.00 allo stabilimento balneare “Playa del Mar” per l’attesissimo concerto di Leoni Torres: una serata all’insegna della musica, del divertimento e della convivialità. Tappa italiana per il cantante, compositore e produttore musicale cubano che ha già fatto ballare in giro per l’Europa tutti gli amanti del mondo latino e della salsa.

Dagli esordi con i South Coastcon e il successo con i Charanga Habanera alla carriera da solista con sei album all’attivo e duetti con figure di spicco come Pablo Milanés, Descemer Bueno e Kelvis Ochoa, la produzione del compositore latino si contraddistingue per sonorità cubane con influenze pop e romantiche. Negli anni il suo successo ha valicato i confini nazionali conquistando il cuore di milioni di fan in tutto il mondo e ora arriva sul litorale romano.

Lo stabilimento “Playa del Mar”, da anni un vero punto di riferimento per tutto il mondo latino della Capitale – gestito dall’imprenditrice cubana Liriaudys Marti, membro del gruppo Terziario Donna Confcommercio Roma – farà da cornice ad uno show imperdibile, un assaggio della magia di Cuba con brani iconici e la potente presenza scenica di Leoni Torres.

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