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Mobilità

L’auto per ogni occasione

Giuliano Russo

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3 auto a confronto per la famiglia, lavoro e tempo libero.

Ci siamo chiesti quale potrebbe essere la macchina perfetta per la “classica” famiglia italiana adatta a tutte le occasioni; per andare a lavoro, per girare in città e per le vacanze.

3 auto a confronto per la famiglia, lavoro e tempo libero.

Ci siamo chiesti quale potrebbe essere la macchina perfetta per la “classica” famiglia italiana adatta a tutte le occasioni; per andare a lavoro, per girare in città e per le vacanze.

Stufi della ormai infinita gamma delle station wagon e dei “mastodontici” e lussuosi Suv abbiamo trovato la giusta risposta nelle cross-over: un mezzo robusto compatto e spazioso con dimensioni da grossa utilitaria.

Tra le varie disponibili sul mercato ci siamo concentrati sulle 3 auto che secondo noi di 4ItalyNews possono soddisfare una famiglia composta da 5 persone.

La Nissan Qashqai

Il piccolo Suv giapponese offre un design molto accattivante con nuovi fari a led e un muso appuntito. Rispetto alla vecchia generazione è cresciuta di qualche centimetro e ha ottimizzato molto lo spazio interno. Ha una posizione di guida molto comoda e tutti i comandi al proprio posto senza, quindi, dover rischiare di distrarsi alla guida per trovare, magari, il pulsante delle quattro frecce. Ha un portabagagli molto ampio e ben distribuito. Offre motorizzazioni sia Diesel che Benzina. Consigliamo di prendere in considerazione le due versioni a Gasolio ovvero, la 1.5 e la 1.6; quest’ultima molto più adatta ai lunghi viaggi in autostrada, data la maggiore potenza del motore (131 cavalli) e visto che, nonostante la sua mole, rimane sui 20 km/l. Piccola, ma grande, comoda e potente, ma non molto economica. La versione 1.6 Diesel da noi consigliata parte, infatti, da 24.000€, molti considerando che vari optional sono “quasi” obbligatori come il ruotino di scorta, i cerchi in lega e i fendinebbia; tutti optional che ci saremmo aspettati di serie. Per avere, quid, una Qashqai ben accessoriata si toccano tranquillamente i 30.000€. Se avete, comunque, le possibilità pensate a quest’auto. Non farete brutta figura al bar con gli amici e vi troverete a vostro agio nell’uso quotidiano.

La Kia Sportage

Rivoluzione in casa Kia. La nuova Sportage, infatti, del vecchio modello mantiene solo il nome. Piccolo Suv, con un muso alto e imponente quasi all’americana, ma capace di attrarre sguardi in qualsiasi posto. La più bella, esteticamente, tra le tre scelte dalla nostra redazione. Con i suoi 444 cm la Sportage risulta comoda per cinque persone anche se, posteriormente, se si supera il metro e 85 dialtezza si inizia a stare un po’ stretti. Ci saremmo aspettati un po’ di più dagli interni che, dato l’impatto visivo esterno, ci hanno deluso. Troppi comandi sul volante, pochi e scomodi sulla plancia e nel resto dell’abitacolo. A parte questi piccoli difetti, la Sportage offre, oltre alle motorizzazioni Benzina e Gasolio, l’anti-crisi GPL, da noi consigliata, che con un pieno di circa 24€ assicura quasi 500 km di autonomia. Da prendere in considerazione, se andate in campagna nei fine settimana, le versioni 4×4 che non temono gli sterrati più antipatici. Buona la dotazione di serie che, per alcune versioni, arriva ad offrire navigatore, sedili in pelle riscaldabili, cerchi in lega e tettino apribile elettricamente. Prezzi non proprio economici, ma giustificati, in parte, dalla ricca dotazione di serie. Si parte da 20.000€ per la versione benzina e da 23.000€ per la Diesel e la GPL. Quest’ultima, comunque, li merita tutti.

La Opel Mokka

Alla casa tedesca è riuscita in maniera completamente soddisfacente l’idea di “compattezza”. Una 4×4, con cinque posti comodi, adatta a viaggi e a non troppo impegnativi fuori-strada, con un capiente bagagliaio; il tutto in soli 428 centimetri. Esteticamente la Mokka si presenta muscolosa, bombata e con le fiancate molto alte (adatte agli sterrati di campagna) e un muso imponente ma corto. Internamente non rimaniamo delusi, anzi, l’abitacolo risulta molto spazioso e, nonostante il passo più corto rispetto le altre, dietro anche i più alti non stanno scomodi. Molto ben distribuita la plancia che si limita a mettere solo l’essenziale sul volante lasciando spazio per tutti i comandi al centro di essa. Unico difetto riscontrato da noi è il lunotto posteriore basso e stretto che, limitando la visibilità, invita quasi a comprare, tra gli optional, la telecamera posteriore, offerta, comunque, a un buon prezzo rispetto alle diverse concorrenti presenti sul mercato. Buona, ma non ricca, la dotazione di serie che prevede il comodo controllo di arretramento in salita e in discesa, il cruise control e le utili barre sul tetto. Oltre alle versioni Benzina e Diesel anche la Mokka offre la versione GPL. Pensate a quest’ultima se frequentate spesso l’autostrada, altrimenti, se fate pochi km l’anno e la usate in città, orientatevi sulla tranquilla e poco assetata 1.6 benzina. A partire da 19.300€ potete portare nel vostro garage una compatta che ha soddisfatto al 99% la “classica” famiglia italiana.

Segreteria/relazioni e promozioni. Diplomato all'Istituto Cinematografico con competenze nel settore della ripresa e del montaggio, esperto di pesca. Ma la passione vera sono i motori, moto in particolare. Abile tessitore di reti sociali.

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Mobilità

Le sfida della nuova mobilità sostenibile

La transizione eco-razionale della mobilità consentirà di raggiungere il contenimento delle emissioni di C02 su livelli prossimi agli obiettivi

Paolo Castiglia

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Grazie alla costante evoluzione delle tecnologie, alla naturale crescita dell’elettrificazione dei veicoli e alle spontanee scelte del mercato, progressivamente e senza forzature, è possibile raggiungere una nuova mobilità sostenibile, che salvaguardi il diritto universale alla mobilità, specie nelle aree metropolitane, e garantisca un significativo miglioramento della qualità dell’aria e la tenuta del forte settore automotive italiano”. 

Sono parole del presidente dell’Aci, Angelo Sticchi Damiani. in occasione della “Conferenza del Traffico e della Circolazione”, che si è tenuta il 26 novembre a Roma, alla presenza del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte e della Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli.

E’ stata l’occasione per presentare lo studio “Per una transizione energetica eco-razionale della mobilità automobilistica”, realizzato da Fondazione Caracciolo – Centro Studi dell’Automobile Club d’Italia, Enea e Cnr -Dipartimento di Ingegneria, Ict e Tecnologie per l’energia e i trasporti.

Dai lavori è emerso che, grazie agli sforzi congiunti di industria dell’auto e dell’energia, e ai significativi risultati già conseguiti dai veicoli benzina e diesel in fatto di riduzione delle emissioni inquinanti (PM, CO, NOx), l’Italia riuscirà a sfiorare l’obiettivo 2030 – ridurre a 49 milioni di tonnellate di CO2 equivalenti le emissioni di “gas serra” – in uno scenario tendenziale che non prevede politiche incentivanti.

“La transizione eco-razionale della mobilità – ha proseguito Sticchi Damiani – consentirà di raggiungere il contenimento delle emissioni di C02 su livelli prossimi agli obiettivi fissati dall’Europa al 2030. Un’ulteriore auspicabile accelerazione di questo percorso potrà arrivare dal sostegno a rottamare le vecchie auto da Euro 0 a 3, le più inquinanti, con auto più sicure e avanzate, quali, ovviamente, le ultimissime Euro 6d e come anche le recenti e più accessibili Euro 4 e Euro 5.”  

 Giuseppina Fusco, presidente della Fondazione Caracciolo, ha invece spiegato come “ciascun motore e vettore energetico apporterà un contributo importante agli obiettivi di decarbonizzazione nel nostro Paese, in virtù degli investimenti in atto e in programma per i prossimi anni. È necessario, quindi, un quadro regolatorio chiaro e certo che, in ottica di neutralità tecnologica, consenta alle imprese di proseguire nelle strategie di investimento, leva centrale dell’evoluzione energetica dell’automobile, e le scelte di policy dovranno essere fondate su criteri di eco-razionalità, che coniughino le esigenze ambientali con quelle economiche e sociali”.

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Mobilità

“Devo comprare la macchina, vado sull’usato e poi vedo”

Ibrida, elettrica, a gas, oppure… il mercato auto nell’incertezza sceglie l’attesa

Paolo Castiglia

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Gli italiani, alle prese con un mercato dell’auto in crisi e piano di incognite figlie della corrente tendenza  ambientalista – che sembra portare verso tecnologie nuove ma ancora di incerta efficacia, vedi elettrico – scelgono l’auto usata, soprattutto in area diesel. Diventa, insomma, un bene rifugio nell’attesa di capire dove andrà a parare il settore.

Secondo gli ultimi dati dell’Aci, infatti, ancora una volta, a fronte di un consistente calo delle prime iscrizioni di autovetture diesel, in calo del 20,2%, va in controtendenza, a settembre, l’aumento del 4,2% dei passaggi di proprietà delle quattro ruote alimentate a gasolio, che hanno incrementato di mezzo punto percentuale la propria quota sul totale: dal 49,2% di settembre 2018 al 49,7% dello stesso mese del 2019.

Segno più, in generale, per il mercato dell’usato rispetto allo stesso mese del 2018. I passaggi di proprietà delle autovetture hanno archiviato a settembre una variazione mensile positiva complessiva del 3,2%.

Insomma per ogni 100 auto nuove ne sono state vendute 179 usate nel mese di settembre e 154 nei primi nove mesi dell’anno. Positivo anche il bilancio dei passaggi di proprietà delle due ruote, che, al netto delle minivolture, a settembre hanno registrato una variazione mensile positiva del 4,3%.

Nei primi nove mesi dell’anno sono state rilevate, complessivamente, crescite dell’1,2% per le autovetture e dello 0,7% per tutti i veicoli, contro una flessione dello 0,3% per i motocicli. 

In crescita anche le radiazioni di autovetture, le rottamazioni, che hanno messo a segno un incremento mensile del 7,5%. In aumento anche le radiazioni di motocicli con un incremento mensile del 3,9%.

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Mobilità

Sicurezza dei trasporti aerei a guida italiana

Paolo Castiglia

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Affidato ad un’impresa del gruppo TerniEnergia lo sviluppo del nuovo sistema europeo

La nuova piattaforma per la sicurezza dei trasporti aerei europei sarà italiana. Lo sviluppo della nuovo sistema è stato affidato alla Softeco Sismat, digital company del gruppo TerniEnergia, in partnership con Fincons, che ha infatti vinto la gara bandita dall’European Aviation Safety Agency.

Obbiettivo, lo sviluppo di una nuova piattaforma per la sicurezza dei trasporti aerei. Si tratta di una soluzione composta da differenti applicazioni, con funzionalità avanzate realizzate per assistere gli Enti di trasporto nazionali ed europei nella raccolta, condivisione e analisi delle loro informazioni di sicurezza al fine di migliorare la sicurezza del trasporto aereo civile.

Il contratto quadro di durata triennale (2019-2021) prevede l’assegnazione dei lavori a tre differenti raggruppamenti, per un importo complessivo di 3,5 milioni euro.

La decisione è stata assunta dalla Direzione generale della Commissione europea DG Move. Il raggruppamento formato da Softeco e Fincons S.p.A., azienda di consulenza informatica di respiro internazionale, si occuperà dello sviluppo e realizzazione della nuova piattaforma che sarà denominata ECCAIRS 2.0, o molto più in breve E2.

Il refactoring dell’attuale versione di ECCAIRS (European Coordination Centre for Accident and Incident Reporting Systems) in una versione totalmente nuova, sfruttando le più recenti tecnologie, costituisce l’obiettivo principale del progetto E2.

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