Società
PENE DURE PER I VIOLENTI NEGLI STADI
di Gabriele Malvestiti
Una nuova telecamera può servire all’identificazione
I fatti accaduti nel derby di Torino hanno messo ancora una volta in primo piano i violenti che oramai hanno fatto degli stadi la loro casa abituale. Gesti criminali come quello di gettare una bomba carta in mezzo ai tifosi avversari non possono passare come normale routine ma, al contrario devono essere presi di petto e debellati attraverso dei provvedimenti forti che facciano capire come lo stato sia presente e con tolleranza zero nei confronti di chi va contro le regole del vivere civile. Può bastare il semplice Daspo a limitare la violenza negli stadi? Visto che questo dispositivo è ormai in vigore da qualche anno così come la tessera del tifoso che serve ad identificare i sostenitori delle squadre, è evidente che questo tipo di sanzioni e limitazioni non è adeguata per far fronte ad un problema così devastante sul profilo dell’ordine pubblico e dell’immagine del calcio italiano.
E’ bastato, infatti, questo brutto episodio per dare il via agli attacchi della stampa internazionale (giusti) e anche agli strali della UEFA e della FIFA che hanno subito messo una pietra sopra ai progressi sportivi registrati in questa stagione (tre squadre presenti in semifinali di coppa) per evidenziare l’assoluta negligenza delle nostre strutture sportive relativamente alla logistica ed all’opera di prevenzione. Secondo le autorità del calcio internazionale gli stadi italiani non sono adeguati perché troppo obsoleti e con misure di sicurezza quasi inesistenti. Queste critiche, ovviamente, vanno accettate anche in considerazione di quanto avviene all’estero dove questo tipo di fenomeno è stato debellato grazie al supporto delle tecnologie e della certezza della punizione nei confronti dei colpevoli. Non servono provvedimenti indiscriminati quanto sterili come la chiusura dello stadio o delle curve perché queste sanzioni, già applicate anche in questo campionato, non sono servite a risolvere il problema. Punire a casaccio con la chiusura delle curve o degli stadi può essere significativo solo come messaggio lanciato a tutto l’ambiente del calcio, ma se si vuole realmente andare a fondo del problema, serve colpire realmente i personaggi che si rendono protagonisti di gesti come quello del derby di Torino.
Come si può fare per identificare i colpevoli? E’ più semplice di quanto possa sembrare, ma per ottenere risultati certi serve l’apporto della tecnologia attraverso l’adozione di “Panomera” telecamera dotata di vari obbiettivi che lavorano contemporaneamente coordinati da un computer. Questo mezzo è sorprendente in termini di nitidezza e chiarezza di ogni singolo fotogramma oltre che per l’ampiezza dell’area di controllo. Negli impianti dove viene utilizzato consente in poco tempo di identificare i colpevoli quasi in tempo reale e di conseguenza evita di punire i tifosi per bene per le colpe di una minoranza di autori di atti criminali che vanno sanzionati come tali. Perché quindi non viene adottato questo sistema che in Inghilterra dal 2001 ha portato a punire 19.000 persone riportando di fatto tutto l’ambiente calcistico britannico a livelli di assoluta tranquillità? In Inghilterra non sono mai state chiuse curve o stadi ma sono stati semplicemente puniti con severità e senza timori i responsabili. Per fare questo però serve una individuazione certa dei colpevoli e questo si può fare solo con la tecnologia specializzata come quella della telecamera “Panomera” presente attualmente solo allo Juventus Stadium di Torino. Ogni telecamera costa, infatti, 100.000 euro e le società non amano fare questo tipo di esborso che servirebbe, invece, a dare una svolta definitiva alla lotta contro il crimine negli stadi che restano al momento terra di conquista per i più violenti. E dire che la serie A guadagna quasi un miliardo di euro dai diritti televisivi e che per coprire tutti gli stadi basterebbe investire solo 1.900.000 euro.
Attualità
Vannetti confermato Tesoriere di Confartigianato nazionale
Il presidente di Arezzo Fiere e Congressi prosegue nel suo servizio a tutela delle Pmi
Il presidente di Arezzo Fiere e Congressi, Ferrer Vannetti, conferma il suo impegno nella rappresentanza imprenditoriale e sindacale nazionale. Nei giorni scorsi, a seguito della riassegnazione degli incarichi, è stato infatti confermato nella Giunta Nazionale di Confartigianato e nel ristretto board della Presidenza, costituito da sei dirigenti nazionali che affiancano il presidente Marco Granelli rieletto per acclamazione.
Ma soprattutto, all’interno dei ruoli della presidenza confederale, Vannetti ha ricevuto la conferma nel delicato e centrale ruolo di Tesoriere nazionale di Confartigianato. Un incarico di grande prestigio e responsabilità, che consente al leader di Arezzo Fiere e Congressi di mantenere e portare avanti il suo lavoro nel cuore pulsante della macchina organizzativa di una struttura di rilievo qual è la più grande Confederazione nazione degli artigiani italiani proseguendo comunque il suo costante impegno alla guida dell’Ente Fieristico aretino.
“Si tratta di un incarico rinnovato che accetto con serena soddisfazione – spiega lo stesso Vannetti – e con la consapevolezza della responsabilità che in questi anni ho potuto verificare che questo impegno porta con sé”. “Soddisfazione che viene anche – approfondisce Vannetti – dalla certezza di aver ottenuto la conferma nel ruolo non per un riconoscimento personale, ma per favorire una funzione fondamentale di servizio all’economia delle piccole e medie imprese”.
Società
Acconciature, la passione artistica diventa scelta quotidiana
Tra arte, moda e acconciature vi è un legame molto più stretto di quanto si pensi, e lo testimoniano addirittura gli affreschi egizi o le dame nei dipinti rinascimentali.
Lo testimonia anche la passione quotidiana di Cristina Caccavari, acconciatrice di Como “appassionata dei colori sin da quando ero piccola”. “Amavo il disegno – racconta – dipingevo, mi piaceva miscelare con le tempere e creato colori diversi. Poi quando ho iniziato questa attività con vari studi ovviamente, perché il metodo è alla base della colorazione, e vedevo che riuscivo a entrare in connessione con la clientela”. “Mi piace molto – spiega – ascoltare il desiderio della cliente, è in base a tutto ciò che riguarda la fisionomia e incarnato riesco a visualizzare il colore che più le sta meglio: strada facendo il colore per me è diventato essenziale per poter esaltare personalità della cliente stessa”. Tornando alla parte più artistica, Cristina spiega ancora che “mi piace miscelare i colori insieme, che non devono essere tutti uguali, ognuno è diverso e non a tutti va bene la stessa cosa, il nostro mestiere non si fa in serie. Ma il mestiere sta cambiando molto, ad esempio per l’ultimo dell’anno non è più come una volta, che si iniziava a lavorare alle 6 per fare tutte le acconciature, mentre oggi si festeggia più in casa, oppure magari in vacanza in montagna e non si fanno fare più acconciature dedicate”.
Per il futuro? “Nel 2025 la novità sarà il bellissimo caschetto parigino, ma andrà anche il bob asimmetrico, andranno i tagli mixi e spettinati, frange e maxi ciuffi, righe definite, con cignon bassi ed eleganti o code alte e tirate. Per i colori andranno i castani, però c’è un po’ di tutto, c’è da sbizzarrirsi”. “A gennaio faremo i corsi per le novità primavera estate – conclude – bisogna essere sempre un passo avanti alle stagioni. Anni fa feci il corso con Carla Gozzi, consulente di immagine, perché nella moda bisogna sempre prepararsi, e sempre un anno prima per quello dopo. E poi bisogna saper osservare quello che propongono gli stilisti di abiti per capire cosa dobbiamo fare no. Poi la gente, il rapporto con la gente aiuta molto. Dalla Gozzi ho imparato che bisognerebbe andare nelle varie città e sederci in una piazza, e osservare, da lì poi si prende spunto per tutto”.
Cultura
Arezzo Fiere e Congressi: al via la ricca collezione autunno-inverno di eventi
“Fino a fine febbraio 2025 Arezzo Fiere e Congressi osserverà ritmo altissimo, scandito da un calendario fitto di eventi tra tradizione e innovazione”. Lo spiega il presidente di Arezzo Fiere e Congressi, Ferrer Vannetti, che – dopo il grande successo di pubblico registrato con l’edizione autunnale di Passioni in Fiera e quella annuale di Agrietour – guiderà l’Ente Fieristico aretino attraverso la fitta serie di appuntamenti che chiuderà quest’anno 2024 e che darà inizio alla stagione 2025.
In questo novembre tanto spazio per i convegni professionali in ambito sanitario. Nel weekend del 15 e 16 novembre infatti si è svolto il Congresso Nazionale Scivac “Quando la decisione è più importante dell’incisione”, nel quale si è parlato di chirurgia attraverso un punto di vista innovativo, con interventi di numerosi speakers di alto livello. “Dal 26 al 29 novembre si svolgerà invece – spiega Vannetti – il 19esimo Forum Risk Management che si intitola ‘Verso un Nuovo Sistema Sanitario, Equo – Solidale – Sostenibile’, un evento che rappresenta da sempre un momento importante della programmazione fieristica aretina e che ospitiamo ogni anno con estremo piacere e con l’attenzione organizzativa che questo appuntamento merita”.
Organizzato da Gutenberg, promosso da Agenas con il patrocinio della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome e con il patrocinio dell’Istituto superiore di sanità e della Regione Toscana, il Forum ha infatti l’obiettivo di scrivere la road map della sanità del futuro con la presenza attiva di ministri e assessori alla sanità di moltissime regioni italiane. Tra novembre e dicembre Arezzo fiere e Congressi ospita poi diversi concorsi indetti da Estar, l’Ente di Supporto tecnico amministrativo regionale. Vannetti interviene poi per promuovere un evento nuovo, lo spazio giovani di dicembre, che vedrà l’evento Smart Future Academy in programma venerdì 6 del mese prossimo. “Per la prima volta – illustra appunto il Presidente – alla Fiera di Arezzo si terrà l’evento rivolto ai giovani, dagli studenti delle scuole medie e superiori fino ai diplomati, laureandi e laureati, ha come obiettivo quello di aiutarli a rispondere alla domanda ‘Cosa Vuoi Fare Da Grande’ che prevede attività cosiddette ispirazionali, con la partecipazione di autorevoli speaker e workshop e attività esperienziali di orientamento per realizzare il matching tra giovani, aziende ed enti di formazione”.
Altro appuntamento fondamentale prima della fine dell’anno, il 5 e 6 dicembre: Arezzo Fiere ospiterà la manifestazione dedicata ai protagonisti dell’oreficeria e gioielleria italiane organizzata da Ieg – Italian Exhibition Group. “Il Summit del Gioiello Italiano – approfondisce Vannetti – per questa quarta edizione amplia il suo format e nella prima giornata si svolgerà il vertice strategico dedicato ai protagonisti dell’oreficeria e della gioielleria italiane con il confronto tra gli stakeholder nazionali e territoriali per esplorare sfide e opportunità del comparto”, mentre nella seconda prenderà il via la parte dedicata all’orientamento e al matching tra giovani, aziende ed enti di formazione organizzato da Smart Future Academy.
Il Calendario 2025 si aprirà poi con la ventisettesima edizione del Salone veicoli da collezione in programma l’11 e 12 gennaio 2025. Nei diversi padiglioni e nelle aree esterne si potranno ammirare ma anche scambiare/acquistare auto e moto storiche, ricambi e accessori. Spazio anche all’editoria specializzata, all’automobilia e al modellismo.
L’1 e 2 Febbraio la Fiera ospiterà invece la prima edizione assoluta dell’Arezzo Mineral Show. Vasta esposizione di minerali da collezione, fossili, pietre lavorate e creazioni di gioielli con pietre naturali. Un’occasione unica per collezionisti, appassionati e curiosi per immergersi nel mondo dei minerali. Tornano poi protagonisti gli studenti con Campus – Salone Dello Studente in programma il 5 e 6 febbraio. Occasione unica per conoscere tutti i percorsi post-diploma esistenti e quelli che stanno per essere attivati, dai corsi di laurea delle università, delle accademie e degli Its agli istituti tecnici superiori post-diploma e professionalizzanti. Si potranno inoltre simulare i test di ammissione delle facoltà a numero chiuso, valutare le proprie soft skill e soprattutto confrontarsi con professionisti, professori e psicologi dell’orientamento per una scelta così importante fatta consapevolmente.
Il 15 e 16 febbraio il ritorno del grande Mercato Delle Pulci che prevede la partecipazione di oltre 600 espositori, tra svuota soffitte e svuota armadi, collezionisti, hobbisti e professionisti vintage, handmade, sbaracco negozi, antiquariato e collezionismo per due giornate all’insegna del riuso con ristoro, con spazio bimbi e relax.Chiude il mese di febbraio l’atteso e collaudato appuntamento con Esotika Pet Show. Il Salone nazionale degli animali esotici e da compagnia in programma il 22 e 23 febbraio con un ricco calendario di eventi, anche didattici, per ogni settore della manifestazione con la consueta mostra scambio animali da compagnia, fattorie didattiche e molto altro ancora.
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