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Attualità

Fumo, sigarette e marijuana. Un dibattito nel nome della coerenza

Daniele Sebastianelli

Pubblicato

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Oltre 250 parlamentari d’accordo sulla legalizzazione della marijuana.

San Patrignano: “I danni da spinello ci sono e non sono da sottovalutare”…

Oltre 250 parlamentari d’accordo sulla legalizzazione della marijuana

San Patrignano:“I danni da spinello ci sono e non sono da sottovalutare”

 

Il fumo uccide. È scritto a caratteri cubitali sui pacchetti di sigarette liberamente in vendita nei tabaccai. Provoca il cancro, danneggia i polmoni. Eppure è venduto impunemente dallo Stato in regime di monopolio. Nei giorni scorsi il Governo ha annunciato, nel nome della coerenza, l’ennesima contraddizione: un giro di vite sulla vendita del tabacco, inaugurando nuove campagne schock sui danni provocati dal fumo. Inoltre, cosa ben più grave, è all’ordine del giorno la liberalizzazione della marijuana, in barba alla ragione offuscata ormai dai fumi del guadagno.

 Su iniziativa del senatore Benedetto Della Vedova – ex presidente dei radicali dal 2001 al 2003 e attuale fondatore ed animatore dell’intergruppo parlamentare “Cannabis legale” – il 15 luglio scorso, in una conferenza stampa a Montecitorio, è stato presentato un progetto di legge che depenalizza la coltivazione e il commercio dei derivati della cannabis e prevede la possibilità per i cittadini di coltivare fino a 5 piante di marijuana (e godere di tutto il frutto delle piante, a prescindere dalla quantità in grammi che si riesce ad ottenere…) o detenere legalmente fino a 15 grammi di cannabis, acquistandola presso i dispensari legali al proprio domicilio.

 Finora la proposta ha ottenuto il plauso della stragrande maggioranza dei parlamentari (soprattutto M5S, Pd e Sel), circa 220 si sono dichiarati favorevoli, nonché il supporto di Umberto Veronesi, ex ministro della Salute. Dura, invece, è stata la reazione delle associazioni che del recupero dei tossicodipendenti hanno fatto la loro missione. Una fra tutti la comunità di San Patrignano. “I danni da spinello ci sono e non sono da sottovalutare”, afferma in una nota la comunità di recupero, aggiungendo come “le canne […] instupidiscono gli adolescenti, li allontanano dai loro interessi, fanno calare il rendimento scolastico e pregiudicano il futuro”. Paola Ricci Sindoni, presidente nazionale dell’Associazione “Scienza e Vita”, dalle colonne di Avvenire ha ricordato che “sono noti gli effetti deleteri di questa droga, chiamata falsamente ‘leggera’, e l’espressione per ‘uso ricreativo’ è una ingenuità ipocrita che nasconde dietro alle parole le drammatiche conseguenze del suo uso irresponsabile. Allo stesso modo, liberalizzare tout court evoca un messaggio pericoloso: che la droga non faccia male e che lo spinello, in fondo, sia innocuo”.

 Le cosiddette droghe leggere, infatti, indipendentemente dalla definizione, non sono tali perché non farebbero male. Sono tali perché i danni che ad esse sono legati sono minori di quelli provocati da altri tipi di droghe, ad esempio il crack, l’eroina, ecc. che possono portare alla morte. Droga leggera, dunque, che provoca danni minori, legati a diversi fattori quali la quantità e la frequenza, soprattutto.

 Le ragioni secondo le quali la liberalizzazione toglierebbe il controllo della droga alla malavita, non sono reali anzi, al contrario, ne favorirebbero il consumo facendone aumentare la richiesta ricorrendo ai canali illegali, come e più di ora. Senza contare la salute rovinata dei giovani; stili di vita alienati; educazione a stati mentali sballati. Giovani che “non hanno bisogno di sballo – come ha osservato Giovanni Ramonda, responsabile della Comunità Papa Giovanni XXIII – ma di valori, cultura, lavoro, sport”.

Mons Dal Covolo, Rettore dell’Università Lateranense di Roma ha definito la proposta di legge “ipocrita”, perché “serve a fare cassa e denuncia l’ipocrisia della politica che al mattino elogia il magistero di Papa Francesco, specialmente quando afferma che non si può sacrificare il popolo sull’altare del denaro e del profitto, e alla sera propone leggi che vanno proprio nella direzione opposta”.

 Forse ha ragione Maurizio Gasparri che ha fatto notare che se fosse approvata la proposta si potrebbe dire che sarebbe passato il referendum che hanno portato avanti per anni i radicali, senza la “scocciatura” di dover raccogliere le firme e magari incappare nella bocciatura democratica. Meglio, molto meglio, percorrere la strada più veloce del ddl.

 Il tutto mentre si inaugurano nuove campagne shock contro il fumo da sigaretta e si prevede – come ha affermato lo stesso Della Vedova, condannato nel 1995 a 4 mesi di carcere per aver regalato dell’hashish ad una manifestazione per la legalizzazione insieme a Pannella – di destinare il 5% degli introiti derivati dalla vendita della cannabis per ”[…] finanziare i progetti del Fondo Nazionale di intervento per la lotta alla droga”.

 Ma, come si sa, ciò che conta oggigiorno è la coerenza.

 

Comunicatore e giornalista. Mi occupo di informazione religiosa con particolare attenzione alle implicazioni etiche e sociali. Non mi interesso delle chiacchiere di palazzo. Cattolico (quindi) politicamente scorretto.

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Attualità

Vannetti confermato Tesoriere di Confartigianato nazionale

Il presidente di Arezzo Fiere e Congressi prosegue nel suo servizio a tutela delle Pmi

Redazione Foritalynews

Pubblicato

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Il presidente di Arezzo Fiere e Congressi, Ferrer Vannetti, conferma il suo impegno nella rappresentanza imprenditoriale e sindacale nazionale. Nei giorni scorsi, a seguito della riassegnazione degli incarichi, è stato infatti confermato nella Giunta Nazionale di Confartigianato e nel ristretto board della Presidenza, costituito da sei dirigenti nazionali che affiancano il presidente Marco Granelli rieletto per acclamazione.

Ma soprattutto, all’interno dei ruoli della presidenza confederale, Vannetti ha ricevuto la conferma nel delicato e centrale ruolo di Tesoriere nazionale di Confartigianato. Un incarico di grande prestigio e responsabilità, che consente al leader di Arezzo Fiere e Congressi di mantenere e portare avanti il suo lavoro nel cuore pulsante della macchina organizzativa di una struttura di rilievo qual è la più grande Confederazione nazione degli artigiani italiani proseguendo comunque il suo costante impegno alla guida dell’Ente Fieristico aretino.

“Si tratta di un incarico rinnovato che accetto con serena soddisfazione – spiega lo stesso Vannetti – e con la consapevolezza della responsabilità che in questi anni ho potuto verificare che questo impegno porta con sé”. “Soddisfazione che viene anche – approfondisce Vannetti – dalla certezza di aver ottenuto la conferma nel ruolo non per un riconoscimento personale, ma per favorire una funzione fondamentale di servizio all’economia delle piccole e medie imprese”.

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Attualità

Acquisti di moda? Si certo, ma online

Un numero sempre crescente di italiani predilige il web per acquisire capi e accessori

Gloria Gualandi

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La Moda ha cambiato modo di far acquistare i propri capi: la tendenza per l’autunno 2024 è comprare online. Questo per diversi motivi, ma sempre più persone hanno dichiarato di “avere poco tempo”, affermando che “è molto più comodo stare sul divano e ordinare con il telefono tutto quello che serve”.

Un numero sempre crescente di italiani, infatti, predilige l’online per acquistare capi e accessori. Il 32 per cento dei consumatori sta pensando di investire in prodotti premium e più durevoli. Il casualwear si conferma lo stile che maggiormente caratterizzerà le tendenze complessive del 2024. Questi dati vengono da Stileo – motore di ricerca di moda attivo in Italia con oltre 7 milioni di visite al mese – che nel report annuale “Year in review” analizza il comportamento degli utenti di moda e le tendenze che caratterizzeranno l’ultima parte del 2024.

La comodità di fare shopping dal proprio computer o via smartphone è un’abitudine che gli italiani non hanno intenzione di abbandonare: più della metà degli intervistati (56 per cento) dichiara di preferire gli acquisti online, contro il 9 per cento che ha scelto i negozi fisici per acquistare scarpe, borse, accessori, ma soprattutto capi di abbigliamento di tutte le aziende scegliendo online anche misure, colori e taglie dei brand più richiesti tra cui Shein, Zara. Zalando e Asos.

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Attualità

Tema Vita, mutua di Banca Tema: torna la campagna salute per consentire a tutti l’accesso alla cura

Redazione Foritalynews

Pubblicato

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A quattro anni dal lancio della prima campagna salute di Tema Vita, la mutua di cui Banca Tema è socio sostenitore, non solo conferma l’iniziativa anche per il 2024, ma la amplia per rendere sempre più semplice a tutti coloro che ne abbiano bisogno, l’accesso alle cure. Esami di laboratorio, diagnostica, visite specialistiche, cure fisioterapiche e da quest’anno anche certificazioni per sport o altro, allargando inoltre il plafond cui possono accedere i figli minorenni dei soci. La campagna prevede rimborsi variabili tra il 40 e il 50% dell’importo.

Un quadro chiaro della situazione della sanità pubblica italiana emerge dall’ultimo rapporto della Fondazione Gimbe, diffuso nei giorni scorsi, poco prima del G7 della sanità. Dal rapporto risulta che la spesa degli Italiani per sanità privata è aumentata del 10% nell’ultimo anno e che la spesa sanitaria italiana è molto più bassa dal 2012 al 2023 rispetto alla media Ue. La possibilità di fare prevenzione o controlli è, dunque, fondamentale.“In un simile scenario – sottolinea il presidente di Tema Vita Massimo Barbini – il rischio è che si creino disparità sociali nelle possibilità di accesso alla cura e alla prevenzione perché non tutti possono permettersi di pagare di tasca propria, tanto che dal rapporto Gimbe emerge che 4,5 milioni di persone in Italia, di fatto rinuncia alle cure. Con la nostra campagna intendiamo intervenire proprio per evitare sempre più che questo accada, anzi vogliamo semplificare l’accesso alle cure ed è per questo che abbiamo deciso che tutti devono poter accedere ai nostri sconti e rimborsi e chi non è ancora socio può diventarlo contestualmente, ad un costo veramente contenuto. Inoltre è possibile usufruire della prestazione medica sia in centri convenzionati che non, sia pubblici che privati.”

Nel dettaglio, la campagna che ha preso il via il 14 ottobre e sarà valida fino al 16 dicembre 2024, prevede che i soci che aderiranno, potranno usufruire di uno sconto variabile tra il 40 e il 50%: sarà del 40% se la domanda verrà presentata su modello cartaceo; lo sconto sarà invece del 50% se la domanda verrà presentata tramite l’accesso all’area riservata ai soci sul sito web www.temavita.it o sull’App TEMA Vita e tramite il canale BCC Mutuality Service. Nel caso poi di utilizzo di strutture o medici specialisti convenzionati, il risparmio per il Socio può arrivare fino al 60% grazie allo sconto praticato direttamente dalla struttura convenzionata.

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