Attualità
Quando la vita vince
Alla Camera dei Deputati, conferenza-stampa di ProVita onlus contro le DAT (Dichiarazioni Anticipate di Trattamento)
Nel dibattito intorno al disegno di legge sui DAT che a breve verrà discusso alla Camera dei Deputati, si è inserito con forza il mondo pro-life determinato a non lasciare campo libero ai dispensatori di ideologia ma a far contare la propria voce sul tema…
Alla Camera dei Deputati, conferenza-stampa di ProVita onlus contro le DAT (Dichiarazioni Anticipate di Trattamento)
Nel dibattito intorno al disegno di legge sui DAT che a breve verrà discusso alla Camera dei Deputati, si è inserito con forza il mondo pro-life determinato a non lasciare campo libero ai dispensatori di ideologia ma a far contare la propria voce sul tema. Lo ha fatto l’associazione ProVita Onlus con una conferenza stampa tenutasi giovedì 16 febbraio, proprio alla Camera dei Deputati, lasciando la parola ai protagonisti delle situazioni (lo stato vegetativo, il coma, la malattia grave) che sono spesso invocate nel dibattito sull’eutanasia e sulle DAT.
L’incontro è stato introdotto e moderato da Toni Brandi, presidente di ProVita onlus, che si è detto disgustato dal fatto che nel ddl sulle DAT si prevede la possibilità di disporre la sospensione dell’idratazione e dell’alimentazione, vincolando, di fatto, il medico – in quest’ipotesi – a uccidere per omissione. In pratica, secondo il Disegno di Legge in questione, chiunque decidesse di avvalersi delle “Dichiarazioni Anticipate di Trattamento”, darebbe disposizioni al medico di mettere in atto la volontà dell’assistito qualora dovesse trovarsi, in futuro, in uno stato di incoscienza, incapace di poter scegliere da solo. Volontà che comprende anche la sospensione dell’alimentazione e dell’idratazione. Senza che il medico possa fare obiezione di coscienza, costretto così a mero esecutore di un’eutanasia omissiva (pur non nominando mai la parola “eutanasia” nel ddl). Si ripeterebbe, dunque, quanto già accaduto anni fa con Eluana Englaro, la donna morta di fame e di sete nella “clinica “La Quiete” di Udine.
In questo clima si è inserita anche l’ammissione di Eugenia Roccella, deputato del Nuovo Centrodestra, che ha riferito sulla situazione del DDL in aula, con sessioni notturne alla Camera per far saltare gli emendamenti ed evitare così il dibattito.
Numerose sono state le testimonianza di persone direttamente coinvolte nella lotta contro l’eutanasia. Sylvie Menard, ricercatrice oncologica ed ex allieva del prof. Veronesi, un tempo favorevole all’eutanasia, dopo aver redatto un testamento biologico scoprì di avere un cancro inguaribile al midollo osseo. Da quel momento la sua prospettiva sulla vita e la morte è cambiata radicalmente, diventando una ferma oppositrice dell’eutanasia e del testamento biologico.
Roberto Panella, un uomo entrato in coma dopo un incidente, ha rivelato come, sebbene in stato di apparente “incoscienza”, sentiva le discussioni del personale medico sul fatto di lasciarlo morire. Oggi è testimone della lotta per la dignità di ogni vita, anche quella che si trova in coma.
Pietro Crisafulli, fratello di Salvatore Crisafulli, la cui vita e il cui risveglio dallo stato vegetativo sono raccontati nel film “La voce negli occhi”, ha raccontato l’esperienza di vita con suo fratello. Grazie al lui e alla sua situazione, Pietro ha compreso l’assurdità dell’eutanasia che non rende assolutamente meno “degno“ di vivere chi si trova nella disabilità.
Altri due racconti di protagonisti hanno profondamente toccato il pubblico presente. La storia di Sara Virgilio che dopo un terribile incidente causato da un pirata della strada è andata in coma con il 99,9% delle possibilità, date dai medici, di non farcela, o comunque di non poter recuperare una vita “normale”. Sara non solo è uscita dal coma, ma è riuscita a realizzarsi pienamente nella vita, sia nella sua carriera universitaria che professionale. Eppure, chissà quante persone davanti ad una prospettiva del genere, disponendo delle “DAT” avrebbero lasciato scritto di voler morire per disidratazione? Poi c’è la storia di Max Tresoldi che, dopo un gravissimo incidente, è anche lui entrato in coma e poi in stato vegetativo. I genitori di Max l’hanno circondato di cure e hanno sempre cercato di comunicare con lui, anche se molti medici e infermieri continuavano a ripetere che “era inutile”. Max però si sveglia dallo stato vegetativo dopo dieci anni, e gradualmente comincia a comunicare con piccoli gesti. Il padre ha letto una lettera in cui, prima dell’incidente, Max aveva dichiarato di non voler vivere nell’ipotesi che si fosse trovato in uno stato di grave compromissione psicofisica: ma da quando a Max è toccato vivere effettivamente questa esperienza, dimostra sempre una forte voglia di vivere e una grande felicità.
Queste testimonianze smentiscono i presupposti che stanno alla base delle DAT e dell’eutanasia (anche omissiva), ossia che uno possa da “sano”, sapere in anticipo il suo atteggiamento di fronte ad una grave malattia. Smentiscono anche il fatto, come spesso si dice, che in coma e nello stato vegetativo “non ci sia niente da fare” e che il paziente sia come un “corpo morto”. Inoltre queste storie raccontano che non ci sono vite “indegne di essere vissute”.
Max, Roberto, Pietro, Sara e Sylvie ci dimostrano invece la dignità di ogni vita, il coraggio nascosto delle persone comuni davanti alla malattia, e il fatto che convenga sempre vivere fino in fondo la propria vita.
Attualità
Acquisti di moda? Si certo, ma online
Un numero sempre crescente di italiani predilige il web per acquisire capi e accessori
La Moda ha cambiato modo di far acquistare i propri capi: la tendenza per l’autunno 2024 è comprare online. Questo per diversi motivi, ma sempre più persone hanno dichiarato di “avere poco tempo”, affermando che “è molto più comodo stare sul divano e ordinare con il telefono tutto quello che serve”.
Un numero sempre crescente di italiani, infatti, predilige l’online per acquistare capi e accessori. Il 32 per cento dei consumatori sta pensando di investire in prodotti premium e più durevoli. Il casualwear si conferma lo stile che maggiormente caratterizzerà le tendenze complessive del 2024. Questi dati vengono da Stileo – motore di ricerca di moda attivo in Italia con oltre 7 milioni di visite al mese – che nel report annuale “Year in review” analizza il comportamento degli utenti di moda e le tendenze che caratterizzeranno l’ultima parte del 2024.
La comodità di fare shopping dal proprio computer o via smartphone è un’abitudine che gli italiani non hanno intenzione di abbandonare: più della metà degli intervistati (56 per cento) dichiara di preferire gli acquisti online, contro il 9 per cento che ha scelto i negozi fisici per acquistare scarpe, borse, accessori, ma soprattutto capi di abbigliamento di tutte le aziende scegliendo online anche misure, colori e taglie dei brand più richiesti tra cui Shein, Zara. Zalando e Asos.
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Tema Vita, mutua di Banca Tema: torna la campagna salute per consentire a tutti l’accesso alla cura
A quattro anni dal lancio della prima campagna salute di Tema Vita, la mutua di cui Banca Tema è socio sostenitore, non solo conferma l’iniziativa anche per il 2024, ma la amplia per rendere sempre più semplice a tutti coloro che ne abbiano bisogno, l’accesso alle cure. Esami di laboratorio, diagnostica, visite specialistiche, cure fisioterapiche e da quest’anno anche certificazioni per sport o altro, allargando inoltre il plafond cui possono accedere i figli minorenni dei soci. La campagna prevede rimborsi variabili tra il 40 e il 50% dell’importo.
Un quadro chiaro della situazione della sanità pubblica italiana emerge dall’ultimo rapporto della Fondazione Gimbe, diffuso nei giorni scorsi, poco prima del G7 della sanità. Dal rapporto risulta che la spesa degli Italiani per sanità privata è aumentata del 10% nell’ultimo anno e che la spesa sanitaria italiana è molto più bassa dal 2012 al 2023 rispetto alla media Ue. La possibilità di fare prevenzione o controlli è, dunque, fondamentale.“In un simile scenario – sottolinea il presidente di Tema Vita Massimo Barbini – il rischio è che si creino disparità sociali nelle possibilità di accesso alla cura e alla prevenzione perché non tutti possono permettersi di pagare di tasca propria, tanto che dal rapporto Gimbe emerge che 4,5 milioni di persone in Italia, di fatto rinuncia alle cure. Con la nostra campagna intendiamo intervenire proprio per evitare sempre più che questo accada, anzi vogliamo semplificare l’accesso alle cure ed è per questo che abbiamo deciso che tutti devono poter accedere ai nostri sconti e rimborsi e chi non è ancora socio può diventarlo contestualmente, ad un costo veramente contenuto. Inoltre è possibile usufruire della prestazione medica sia in centri convenzionati che non, sia pubblici che privati.”
Nel dettaglio, la campagna che ha preso il via il 14 ottobre e sarà valida fino al 16 dicembre 2024, prevede che i soci che aderiranno, potranno usufruire di uno sconto variabile tra il 40 e il 50%: sarà del 40% se la domanda verrà presentata su modello cartaceo; lo sconto sarà invece del 50% se la domanda verrà presentata tramite l’accesso all’area riservata ai soci sul sito web www.temavita.it o sull’App TEMA Vita e tramite il canale BCC Mutuality Service. Nel caso poi di utilizzo di strutture o medici specialisti convenzionati, il risparmio per il Socio può arrivare fino al 60% grazie allo sconto praticato direttamente dalla struttura convenzionata.
Attualità
L’artista cubano Leoni Torres in concerto a Torvaianica
Domenica 13 Ottobre il Lungomare di Torvaianica, litorale a sud di Roma, risuona al ritmo della musica cubana. Appuntamento dalle ore 18.00 allo stabilimento balneare “Playa del Mar” per l’attesissimo concerto di Leoni Torres: una serata all’insegna della musica, del divertimento e della convivialità. Tappa italiana per il cantante, compositore e produttore musicale cubano che ha già fatto ballare in giro per l’Europa tutti gli amanti del mondo latino e della salsa.
Dagli esordi con i South Coastcon e il successo con i Charanga Habanera alla carriera da solista con sei album all’attivo e duetti con figure di spicco come Pablo Milanés, Descemer Bueno e Kelvis Ochoa, la produzione del compositore latino si contraddistingue per sonorità cubane con influenze pop e romantiche. Negli anni il suo successo ha valicato i confini nazionali conquistando il cuore di milioni di fan in tutto il mondo e ora arriva sul litorale romano.
Lo stabilimento “Playa del Mar”, da anni un vero punto di riferimento per tutto il mondo latino della Capitale – gestito dall’imprenditrice cubana Liriaudys Marti, membro del gruppo Terziario Donna Confcommercio Roma – farà da cornice ad uno show imperdibile, un assaggio della magia di Cuba con brani iconici e la potente presenza scenica di Leoni Torres.
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