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Società

Chi sono i rifugiati? Cosa c’è da sapere sul diritto d’asilo?

Marco Matteoli

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Intervista a Laura Barberio*, avvocato cassazionista, esperta in diritto dell’immigrazione, docente nel Master di II livello MEDIM presso l’Università Tor Vergata di Roma

A sbarcare sulle coste italiane attraversando irregolarmente i confini marittimi sono sia richiedenti asilo in fuga da conflitti armati o persecuzioni, sia migranti economici in cerca di migliori condizioni di lavoro.

“Che differenza c’è tra rifugiato, richiedente asilo e migrante economico?”

Come sancito dall’art. 1 della Convenzione di Ginevra, dall’art. 2 lett. d) del D.L.vo 25/08 e dall’art. 2 lett. e) del D.L.vo 251/07, è rifugiato il cittadino straniero il quale, per il timore fondato di essere perseguitato per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza ad un determinato gruppo sociale o opinione politica, si trova fuori dal territorio del Paese di cui ha la cittadinanza e non può o, a causa di tale timore, non vuole avvalersi della protezione di tale Paese, oppure l’apolide che si trova fuori dal territorio nel quale aveva precedentemente la dimora abituale il quale per le stesse ragioni succitate non può o, a causa di siffatto timore, non vuole farvi ritorno, ferme le cause di esclusione di cui all’articolo 10.

Il rifugiato ha quindi dei motivi individuali di persecuzione e si trova in una situazione molto diversa da quella del migrante economico poiché quest’ultimo può sempre decidere di ritornare nel suo paese di origine.

Il richiedente asilo è colui che ancora non è stato riconosciuto rifugiato o meritevole di protezione ma ha diritto di proporre la domanda di asilo alla competente Commissione per il riconoscimento della protezione internazionale. Si parla di diritto di asilo all’art. 10 comma 3 della nostra Costituzione che sancisce che “La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali. Lo straniero al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge”. Sulla sua applicazione vi è copiosa dottrina e giurisprudenza. La Suprema Corte ha circoscritto il carattere precettivo della norma solo in relazione al diritto dello straniero di accedere nel territorio dello Stato, anziché venire respinto immediatamente alla frontiera, al fine di esperire la procedura per ottenere lo status di rifugiato (Cass. Civ., sez., I, 25.11.2005, n. 25028, rel. dott. Del Core), non avendo contenuto legale diverso e più ampio del diritto ad ottenere il permesso di soggiorno temporaneo per la durata dell’istruttoria della pratica attinente al riconoscimento dello status di rifugiato (Cass. Civ. 18940/2006). Secondo questa interpretazione, si tratterebbe, dunque, di un diritto finalizzato a consentire accertamenti successivi per un giudizio definitivo sull’identità dello status o qualifica di rifugiato. La Corte ha successivamente precisato che il diritto di asilo è oggi interamente attuato e regolato, attraverso la previsione delle situazioni finali previste nei tre istituti della protezione internazionale -status di rifugiato, protezione internazionale sussidiaria e protezione umanitaria -, negando la possibilità di diretta applicazione della norma costituzionale (Cass. civ., 26.06.2012, ordinanza n. 10686).

 “Abbiamo parlato di motivi di persecuzione di tipo individuale, cosa dice la legislazione al riguardo di chi fugge dai conflitti armati?”

La convenzione di Ginevra non include i casi di violenza indiscriminata secondaria a conflitti armati come motivo di protezione: in casi come questo sussiste il diritto alla protezione internazionale sussidiaria, di cui all’art. 14 del D.L.vo 251/2007, che contempla tre ipotesi tipiche di danno grave che la persona ha un  rischio effettivo di subire nell’ipotesi di rientro nel Paese di origine o di dimora abituale:

  1. a) condanna a morte o esecuzione di pena di morte;
  2. b) tortura o altra forma di pena o trattamento inumano o degradante ai danni del richiedente nel suo Paese di origine;
  3. c) minaccia grave e individuale alla vita o alla persona di un civile derivante dalla violenza indiscriminata in situazioni di conflitto armato interno o internazionale.

Per completezza espositiva, bisogna però aggiungere che il Testo Unico 286/98, all’art. 5 comma 6 contempla una terza forma di protezione, quella umanitaria, qualora ricorrano “seri motivi, in particolare di carattere umanitario o risultanti da obblighi costituzionali o internazionali dello Stato italiano”.

“Negli ultimi giorni si discute della compatibilità tra i reati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e i soccorsi in mare, cosa dice la legge in proposito?”

Bisogna considerare le disposizioni della Convenzione internazionale sulla ricerca ed il salvataggio marittimo siglata ad Amburgo nel 1979, conosciuta come SAR (Search and Rescue), della Convenzione internazionale per la salvaguardia della vita umana in mare, nota come SOLAS (acronimo di Safety of life at sea) del 1974, la Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare, (UNCLOS acronimo del nome in inglese United Nations Convention on the Law of the Sea), siglata a MONTEGO BAY nel 1982.

In ogni caso, l’obbligo giuridico del soccorso in mare, la cui ingiustificata omissione costituisce reato (art.

1113 cod. nav., 1158 cod. nav.) richiede, per chiunque sia in grado di farlo, di prestare il soccorso necessario ad assistere una persona in stato di pericolo e di dare immediato avviso alle autorità competenti.

La Convenzione di Ginevra del 1951 ratificata e resa esecutiva in Italia con legge 24 luglio 1954 n. 722 prevede all’art. 33 il principio di non-refoulement, che è stato integralmente recepito nel nostro ordinamento, all’art. 19 del Testo Unico 286/98, che stabilisce che “in nessun caso può disporsi l’espulsione o il respingimento verso uno Stato in cui lo straniero possa essere oggetto di persecuzione per motivi di razza, di sesso, di lingua, di cittadinanza, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali o sociali, ovvero possa rischiare di essere rinviato verso un altro Stato nel quale non sia protetto dalla persecuzione”.

Vi sono stati già in passato casi di condanna dell’Italia da parte della Corte Europea per i Diritti dell’Uomo per i respingimenti collettivi in mare per violazione degli artt. 3, 4 prot. 4 e 13 CEDU (caso Hirsi e altri c. Italia): si trattava dei respingimenti in mare in violazione del divieto di respingimento (art. 33 della Convenzione di Ginevra) verso Paesi in cui rischiavano di subire trattamenti inumani e degradanti (art. 3 CEDU), che in quanto “collettivi” impedivano l’esame individuale delle singole posizioni ed una effettiva possibilità di difesa e di assistenza legale, in violazione degli articoli 10 e 24 della Costituzione italiana.

Da ultimo, l’art. 12 del Testo Unico 286/98 punisce sì il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, ma al comma 2 precisa che “Fermo restando quanto previsto dall’art. 54 del codice penale, non costituiscono reato le attività di soccorso e di assistenza umanitaria prestate in Italia nei confronti degli stranieri in condizione di bisogno comunque presenti nel territorio dello Stato“.

“Sentiamo sempre più spesso parlare di terrorismo e mafia nigeriana, Lei che esercita la professione di avvocato da molti anni e ha assistito molti migranti cosa pensa? Quanto bisogna aver paura dei migranti che raggiungono irregolarmente le nostre coste?”

Secondo la mia esperienza, mafia e terrorismo sono delle reti criminose per definizione organizzate, ed è molto difficile che il terrorista o il mafioso rischi la sua vita durante una traversata in mezzo al mare; al contrario, è molto più plausibile che giunga in Europa in tutta sicurezza ad esempio via aereo. Io credo che quei migranti che rischiano la vita in mezzo al mare siano in larga parte disperati che fuggono dal loro Paese perché non vedono alcuna alternativa, spesso sono vittime di tratta, ma comunque sono per la maggior parte persone che hanno subito gravissime violazioni dei diritti umani e torture, molto spesso anche in Libia.

* Laura Barberio, avvocato cassazionista, esperta in diritto dell’immigrazione, docente nel Master di II livello MEDIM presso l’Università Tor Vergata di Roma, relatrice in numerosi convegni in materia di protezione internazionale e diritto di asilo, e autrice del recentissimo volume “Il diritto degli stranieri – Manuale operative con normativa, giurisprudenza, prassi, tabelle riassuntive, schede pratiche e formulari”, edito da Dike Giuridica.

AUTORE DELL’INTERVISTA: Dott. Marco Matteoli, medico chirurgo, specialista in diagnostica per immagini e medico volontario della Croce Rossa Italiana. Attualmente studente di cooperazione internazionale e sviluppo presso l’università di Roma “Sapienza”.

Contact: marcomatteoli@email.it; http://lamedicinadellapoverta.com; http://facebook.com/lamedicinadellapoverta

Medico, radiologo, giornalista pubblicista e volontario della Croce Rossa Italiana. Consegue la seconda laurea in Cooperazione Internazionale e Sviluppo nel 2020 presso l’università degli studi di Roma “Sapienza”.

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Cultura

Arezzo Fiere e Congressi: al via la ricca collezione autunno-inverno di eventi

Paolo Castiglia

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“Fino a fine febbraio 2025 Arezzo Fiere e Congressi osserverà ritmo altissimo, scandito da un calendario fitto di eventi tra tradizione e innovazione”. Lo spiega il presidente di Arezzo Fiere e Congressi, Ferrer Vannetti, che – dopo il grande successo di pubblico registrato con l’edizione autunnale di Passioni in Fiera e quella annuale di Agrietour – guiderà l’Ente Fieristico aretino attraverso la fitta serie di appuntamenti che chiuderà quest’anno 2024 e che darà inizio alla stagione 2025.

In questo novembre tanto spazio per i convegni professionali in ambito sanitario. Nel weekend del 15 e 16 novembre infatti si è svolto il Congresso Nazionale Scivac “Quando la decisione è più importante dell’incisione”, nel quale si è parlato di chirurgia attraverso un punto di vista innovativo, con interventi di numerosi speakers di alto livello. “Dal 26 al 29 novembre si svolgerà invece – spiega Vannetti – il 19esimo Forum Risk Management che si intitola ‘Verso un Nuovo Sistema Sanitario, Equo – Solidale – Sostenibile’, un evento che rappresenta da sempre un momento importante della programmazione fieristica aretina e che ospitiamo ogni anno con estremo piacere e con l’attenzione organizzativa che questo appuntamento merita”.

Organizzato da Gutenberg, promosso da Agenas con il patrocinio della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome e con il patrocinio dell’Istituto superiore di sanità e della Regione Toscana, il Forum ha infatti l’obiettivo di scrivere la road map della sanità del futuro con la presenza attiva di ministri e assessori alla sanità di moltissime regioni italiane. Tra novembre e dicembre Arezzo fiere e Congressi ospita poi diversi concorsi indetti da Estar, l’Ente di Supporto tecnico amministrativo regionale. Vannetti interviene poi per promuovere un evento nuovo, lo spazio giovani di dicembre, che vedrà l’evento Smart Future Academy in programma venerdì 6 del mese prossimo. “Per la prima volta – illustra appunto il Presidente – alla Fiera di Arezzo si terrà l’evento rivolto ai giovani, dagli studenti delle scuole medie e superiori fino ai diplomati, laureandi e laureati, ha come obiettivo quello di aiutarli a rispondere alla domanda ‘Cosa Vuoi Fare Da Grande’ che prevede attività cosiddette ispirazionali, con la partecipazione di autorevoli speaker e workshop e attività esperienziali di orientamento per realizzare il matching tra giovani, aziende ed enti di formazione”.

Altro appuntamento fondamentale prima della fine dell’anno, il 5 e 6 dicembre: Arezzo Fiere ospiterà la manifestazione dedicata ai protagonisti dell’oreficeria e gioielleria italiane organizzata da Ieg – Italian Exhibition Group. “Il Summit del Gioiello Italiano – approfondisce Vannetti – per questa quarta edizione amplia il suo format e nella prima giornata si svolgerà il vertice strategico dedicato ai protagonisti dell’oreficeria e della gioielleria italiane con il confronto tra gli stakeholder nazionali e territoriali per esplorare sfide e opportunità del comparto”, mentre nella seconda prenderà il via la parte dedicata all’orientamento e al matching tra giovani, aziende ed enti di formazione organizzato da Smart Future Academy.

Il Calendario 2025 si aprirà poi con la ventisettesima edizione del Salone veicoli da collezione in programma l’11 e 12 gennaio 2025. Nei diversi padiglioni e nelle aree esterne si potranno ammirare ma anche scambiare/acquistare auto e moto storiche, ricambi e accessori. Spazio anche all’editoria specializzata, all’automobilia e al modellismo.

L’1 e 2 Febbraio la Fiera ospiterà invece la prima edizione assoluta dell’Arezzo Mineral Show. Vasta esposizione di minerali da collezione, fossili, pietre lavorate e creazioni di gioielli con pietre naturali. Un’occasione unica per collezionisti, appassionati e curiosi per immergersi nel mondo dei minerali. Tornano poi protagonisti gli studenti con Campus – Salone Dello Studente in programma il 5 e 6 febbraio. Occasione unica per conoscere tutti i percorsi post-diploma esistenti e quelli che stanno per essere attivati, dai corsi di laurea delle università, delle accademie e degli Its agli istituti tecnici superiori post-diploma e professionalizzanti. Si potranno inoltre simulare i test di ammissione delle facoltà a numero chiuso, valutare le proprie soft skill e soprattutto confrontarsi con professionisti, professori e psicologi dell’orientamento per una scelta così importante fatta consapevolmente.

Il 15 e 16 febbraio il ritorno del grande Mercato Delle Pulci che prevede la partecipazione di oltre 600 espositori, tra svuota soffitte e svuota armadi, collezionisti, hobbisti e professionisti vintage, handmade, sbaracco negozi, antiquariato e collezionismo per due giornate all’insegna del riuso con ristoro, con spazio bimbi e relax.Chiude il mese di febbraio l’atteso e collaudato appuntamento con Esotika Pet Show. Il Salone nazionale degli animali esotici e da compagnia in programma il 22 e 23 febbraio con un ricco calendario di eventi, anche didattici, per ogni settore della manifestazione con la consueta mostra scambio animali da compagnia, fattorie didattiche e molto altro ancora.

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Società

Al Rotary Club la visita del Governatore Distrettuale Petro Belli

“Crescere insieme in amicizia e al servizio dei bisogni della società”

Paolo Castiglia

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“Il Rotary si nutre di impegno civile, progettualità e anche pragmatismo, ma il tutto assolutamente nel segno della convivialità e dell’amicizia”. E’ questo il messaggio, ma anche lo spirito, con cui il Rotary Club Arezzo ha vissuto la serata in cui si è celebrata la visita annuale del Governatore Distretto 2071, Pietro Belli.

Quindi ieri sera, martedì 5 ottobre, il Governatore nel suo saluto, ha condotto, di fronte ad una sala gremita da moltissimi soci del Club service aretino, un’analisi proprio del significato di essere rotariani, “sia nel Club ma soprattutto a servizio dei bisogni della società e del territorio”. Il presidente del Rotary Club Arezzo, Giovanni Linoli, ha ovviamente fatto gli onori di casa e coordinato la giornata, visto che l’incontro con il Governatore, come di consueto, non è stato limitato alla piacevole conviviale serale ma si è articolato in due fasi: nel pomeriggio una seduta di lavoro degli organismi direttivi del Club con il Governatore per mettere a punto progetti e tematiche da sviluppare nell’anno rotariano 2024-2025.

A tutto ciò ha fatto poi seguito la seduta plenaria serale, durante la quale è intervenuto in apertura il presidente del Rotary Club Arezzo Linoli che, oltre ad esprimere la soddisfazione per l’incontro con Belli, ha parlato anche dei valori e delle ragioni fondanti della rete Rotary sui nostri territori, “che impegna imprenditori, professionisti e manager a destinare una parte delle loro capacità creative a finalità di solidarietà e promozione sociale”. E la ruota rotariana congiunge sempre le persone: il tutto è testimoniato anche dall’ingresso nel Club di due nuovi soci: Giulia Marchetti e Roberto Perlini, “spillati” direttamente dal Governatore Belli.

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Società

Inner Wheel: la scelta della crescita a servizio della comunità

Ieri la visita della Governatrice Distrettuale ai due club service femminili

Paolo Castiglia

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“Quando persone che hanno a cuore il bene altrui uniscono, si rimboccano le maniche e partecipano attivamente a iniziative migliorative della loro comunità, prende forma una cosa meravigliosa che fa vivere un’esperienza indimenticabile a tutte le persone che ne sono partecipi”. Sono parole di Chiara Buccini, Governatrice del Distretto, Inner Wheel pronunciate nel corso della visita ufficiale ai due club service Inner Wheel di Arezzo, nella serata di ieri, 22 ottobre.

La Governatrice, dal curriculum Inner Wheel e professionale di grande spessore, nella sessione pomeridiana ha partecipato ai lavori dei due Club ed ha avuto un incontro ravvicinato con le socie presenti: le ha spronate a lavorare sulla consapevolezza, sul servizio, sulla formazione, sulla comunicazione e sulla crescita delle socie, in modo da facilitare l’ingresso di giovani donne.

La visita è proseguita con una conviviale presso l’hotel Etrusco a cui hanno partecipato numerosi ospiti: oltre a Chiara Buccini, Governatrice Distretto 209, erano presenti – accolte da un’ampia rappresentanza delle socie del due Club presenti alla serata – Elisabetta De Berardin Romano, Segretaria del Distretto, Laura Agnolucci Presidente Inner Wheel Club Arezzo, Luigina Bidini Presidente Club Arezzo Toscana Europea, Ione Marruchi Chairman all’espansione Distretto 209 e Anna Bacconi, Membro del Comitato all’espansione.

Dopo avere spiegato che l’appartenenza all’Inner Wheel “se attiva e non formale si rivela un buon indicatore del reale livello di impegno civico e di capitale sociale”, nel suo saluto la governatrice ha anche voluto sottolineare che “donare il proprio tempo e la propria energia agli altri è un modo fantastico per aiutare la propria comunità. Essere Innerine è un modo unico di pensare, di agire, di vivere”.

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