Attualità
Dall’oro nero all’oro blu
Acqua: sprechi e privatizzazioni della risorsa fondamentale per gli esseri umani
In una rete di distribuzione di oltre 500.000 km, ben il 41,4% di acqua potabile viene buttato, 3miliardi e mezzo di metri cubi d’acqua, ma in Europa siamo i maggiori consumatori di acqua in bottiglia, 206 litri a persona per anno, per un giro di affari di 10miliardi di euro…
Acqua: sprechi e privatizzazioni della risorsa fondamentale per gli esseri umani
In una rete di distribuzione di oltre 500.000 km, ben il 41,4% di acqua potabile viene buttato, 3miliardi e mezzo di metri cubi d’acqua, ma in Europa siamo i maggiori consumatori di acqua in bottiglia, 206 litri a persona per anno, per un giro di affari di 10miliardi di euro.
Oltre il 60% della rete idrica italiana ha più di 30 anni, il 25% supera i 50anni, il che determina inevitabili malfunzionamenti, con allagamenti, disagi, e soprattutto sprechi di acqua. L’acqua potabile sprecata a causa delle disfunzioni sul territorio ammonterebbe a oltre 3 miliardi di metri cubi d’acqua, ovvero un fabbisogno medio sufficiente per dissetare 40 milioni di persone. Per acqua potabile (o acqua ad uso umano) parliamo di acqua che ha già subito un costoso processo di depurazione, un costo pendente, ovviamente, sulla spesa pubblica dello Stato, e dunque sui cittadini.
Fonti ISTAT (Utilitalia, dati 2015) riportano che la maggior parte della dispersione idrica avviene a Palermo (54,4% dell’acqua totale) e a Bari (52,3%); a Roma la percentuale di dispersione si aggira attorno al 44% (27% nel 2011), non a caso nel luglio 2017, poiché le precipitazioni furono scarse e il lago di Bracciano aveva abbassato la sua soglia idrica di sicurezza, la compagnia Acea decise di chiudere temporaneamente e gradualmente alcune delle 2.800 fontanelle pubbliche della Capitale. Sulle condizioni idriche della Sicilia è inutile sottolineare quanto l’emergenza siccità sia una costante del territorio dell’isola, soprattutto durante i mesi estivi.
Benché lo spreco delle risorse idriche del territorio si avvicini al 50%, il quantitativo di acqua depurata e immessa nel sistema di distribuzione è, allo stato attuale, sufficiente sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo per soddisfare il fabbisogno dell’intera popolazione: con un consumo medio di 80 metri cubi annui, la percentuale residua di acqua potabile immessa nella rete di distribuzione, ovvero 4,8miliardi di metri cubi (su un totale di 8,3miliardi di metri cubi potabilizzati). sarebbe sufficiente per soddisfare il fabbisogno di 60 milioni di utenti.
Per quanto riguarda le acque in bottiglia, le fonti Censis riportano che in Italia sono imbottigliate e distribuite oltre 14 miliardi di litri d’acqua, per un consumo annuo di 206 litri a persona; tali dati fanno dell’Italia il primo Paese in Europa e il secondo nel mondo (dietro solo al Messico) per il consumo di acqua imbottigliata.
Una scelta apparentemente frutto di un’interessante operazione di marketing che, battendo su una presunta superiorità delle acque imbottigliate rispetto a quelle “del sindaco”, condizionano da decenni la scelta dei consumatori. I messaggi che il mainstream ha fatto passare è che determinate acque imbottigliate contengano meno sodio, meno residuo fisso, o addirittura “meno calorie” rispetto quelle pubbliche.
Allo stato attuale questi dati non sono supportati da una letteratura scientifica abbastanza forte a riguardo, senza dimenticare che la stragrande maggioranza del sodio introdotto nella dieta proviene dai cibi (glutammato di sodio, cloruro di sodio etc.) e non dall’acqua, che se avesse una quantità di sodio tale da incidere sulla salute, avrebbe dei caratteri organolettici peculiari e l’acqua sarebbe imbevibile poiché salata.
Senza dimenticare che l’acqua prima di poter essere classificata come “ad uso umano” il D.lgs 31/2001 impone degli standard molto rigidi circa la sua depurazione, il che rende l’acqua pubblica, salvo contaminazioni, assolutamente sicura sia dal punto di vista chimico-fisico che microbiologico.
E’ dunque lecito spendere denaro per acquistare acqua in bottiglia, quando l’erogazione dell’acqua pubblica è sostanzialmente sovrapponibile e di fatto finanziata dai contributi dei cittadini stessi?
AUTORE DELL’ARTICOLO: Dott. Marco Matteoli, medico chirurgo, specialista in diagnostica per immagini e medico volontario della Croce Rossa Italiana. Attualmente studente di cooperazione internazionale e sviluppo presso l’università di Roma “Sapienza”.
Contact: marcomatteoli@email.it; http://lamedicinadellapoverta.com; http://facebook.com/lamedicinadellapoverta
Attualità
Acquisti di moda? Si certo, ma online
Un numero sempre crescente di italiani predilige il web per acquisire capi e accessori
La Moda ha cambiato modo di far acquistare i propri capi: la tendenza per l’autunno 2024 è comprare online. Questo per diversi motivi, ma sempre più persone hanno dichiarato di “avere poco tempo”, affermando che “è molto più comodo stare sul divano e ordinare con il telefono tutto quello che serve”.
Un numero sempre crescente di italiani, infatti, predilige l’online per acquistare capi e accessori. Il 32 per cento dei consumatori sta pensando di investire in prodotti premium e più durevoli. Il casualwear si conferma lo stile che maggiormente caratterizzerà le tendenze complessive del 2024. Questi dati vengono da Stileo – motore di ricerca di moda attivo in Italia con oltre 7 milioni di visite al mese – che nel report annuale “Year in review” analizza il comportamento degli utenti di moda e le tendenze che caratterizzeranno l’ultima parte del 2024.
La comodità di fare shopping dal proprio computer o via smartphone è un’abitudine che gli italiani non hanno intenzione di abbandonare: più della metà degli intervistati (56 per cento) dichiara di preferire gli acquisti online, contro il 9 per cento che ha scelto i negozi fisici per acquistare scarpe, borse, accessori, ma soprattutto capi di abbigliamento di tutte le aziende scegliendo online anche misure, colori e taglie dei brand più richiesti tra cui Shein, Zara. Zalando e Asos.
Attualità
Tema Vita, mutua di Banca Tema: torna la campagna salute per consentire a tutti l’accesso alla cura
A quattro anni dal lancio della prima campagna salute di Tema Vita, la mutua di cui Banca Tema è socio sostenitore, non solo conferma l’iniziativa anche per il 2024, ma la amplia per rendere sempre più semplice a tutti coloro che ne abbiano bisogno, l’accesso alle cure. Esami di laboratorio, diagnostica, visite specialistiche, cure fisioterapiche e da quest’anno anche certificazioni per sport o altro, allargando inoltre il plafond cui possono accedere i figli minorenni dei soci. La campagna prevede rimborsi variabili tra il 40 e il 50% dell’importo.
Un quadro chiaro della situazione della sanità pubblica italiana emerge dall’ultimo rapporto della Fondazione Gimbe, diffuso nei giorni scorsi, poco prima del G7 della sanità. Dal rapporto risulta che la spesa degli Italiani per sanità privata è aumentata del 10% nell’ultimo anno e che la spesa sanitaria italiana è molto più bassa dal 2012 al 2023 rispetto alla media Ue. La possibilità di fare prevenzione o controlli è, dunque, fondamentale.“In un simile scenario – sottolinea il presidente di Tema Vita Massimo Barbini – il rischio è che si creino disparità sociali nelle possibilità di accesso alla cura e alla prevenzione perché non tutti possono permettersi di pagare di tasca propria, tanto che dal rapporto Gimbe emerge che 4,5 milioni di persone in Italia, di fatto rinuncia alle cure. Con la nostra campagna intendiamo intervenire proprio per evitare sempre più che questo accada, anzi vogliamo semplificare l’accesso alle cure ed è per questo che abbiamo deciso che tutti devono poter accedere ai nostri sconti e rimborsi e chi non è ancora socio può diventarlo contestualmente, ad un costo veramente contenuto. Inoltre è possibile usufruire della prestazione medica sia in centri convenzionati che non, sia pubblici che privati.”
Nel dettaglio, la campagna che ha preso il via il 14 ottobre e sarà valida fino al 16 dicembre 2024, prevede che i soci che aderiranno, potranno usufruire di uno sconto variabile tra il 40 e il 50%: sarà del 40% se la domanda verrà presentata su modello cartaceo; lo sconto sarà invece del 50% se la domanda verrà presentata tramite l’accesso all’area riservata ai soci sul sito web www.temavita.it o sull’App TEMA Vita e tramite il canale BCC Mutuality Service. Nel caso poi di utilizzo di strutture o medici specialisti convenzionati, il risparmio per il Socio può arrivare fino al 60% grazie allo sconto praticato direttamente dalla struttura convenzionata.
Attualità
L’artista cubano Leoni Torres in concerto a Torvaianica
Domenica 13 Ottobre il Lungomare di Torvaianica, litorale a sud di Roma, risuona al ritmo della musica cubana. Appuntamento dalle ore 18.00 allo stabilimento balneare “Playa del Mar” per l’attesissimo concerto di Leoni Torres: una serata all’insegna della musica, del divertimento e della convivialità. Tappa italiana per il cantante, compositore e produttore musicale cubano che ha già fatto ballare in giro per l’Europa tutti gli amanti del mondo latino e della salsa.
Dagli esordi con i South Coastcon e il successo con i Charanga Habanera alla carriera da solista con sei album all’attivo e duetti con figure di spicco come Pablo Milanés, Descemer Bueno e Kelvis Ochoa, la produzione del compositore latino si contraddistingue per sonorità cubane con influenze pop e romantiche. Negli anni il suo successo ha valicato i confini nazionali conquistando il cuore di milioni di fan in tutto il mondo e ora arriva sul litorale romano.
Lo stabilimento “Playa del Mar”, da anni un vero punto di riferimento per tutto il mondo latino della Capitale – gestito dall’imprenditrice cubana Liriaudys Marti, membro del gruppo Terziario Donna Confcommercio Roma – farà da cornice ad uno show imperdibile, un assaggio della magia di Cuba con brani iconici e la potente presenza scenica di Leoni Torres.
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