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Società

Fragilità e famiglia

Collaboratori occasionali

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Abbandonando una totipotenza immaginaria, è attraverso la fragilità che progrediamo

di Pietro Grassi

Quando parliamo di famiglia spesso oscilliamo tra la nostalgia della bella famiglia di una volta, tanto idealizzata, quanto difficile da trovare nella realtà, alla famiglia meravigliosa che sarà il frutto dell’emancipazione dagli schemi la quale non è detto che ci sia e soprattutto se darà i risultati sperati.

Nel corso dei tempi si può constatare che ci sono stati numerosi cambiamenti. La famiglia non ha cessato di evolversi e /o di trasformarsi. Le motivazioni delle coppie sono un po’ cambiate. Gli individui rivendicano il diritto di ‘possedere’ un figlio,’ il figlio desiderato’. Numerosi sono gli interrogativi. Quando, allora, si può parlare di famiglia? Che cosa si richiede per essere padre e madre? Quali inconvenienti, quali rischi o problemi, quali valori possono trasmettere le famiglie monoparentali ? L’importanza risiede nelle persone o nelle loro funzioni? Queste funzioni possono essere esercitate da persone diverse dai genitori? Devono essere attribuite in funzione del sesso dei genitori: ad esempio l’autorità che è solitamente demandata al padre, la protezione che è di solito demandata alla madre? Quale struttura della famiglia rende possibile la migliore evoluzione del bambino? E’ la struttura della famiglia che protegge o gli elementi che la compongono?

La famiglia è da sempre luogo educativo, luogo di trasmissione dei valori, di protezione fisica e morale dei bambini, luogo di prevenzione del disagio. Nella nostra cultura si ha la tendenza a non vedere che gli aspetti negativi delle cose, come nello stesso termine ‘crisi’; un termine, invece, a cui la cultura cinese, ad esempio, vi collega un altro termine: quello di opportunità o chance.

Tutto inizia con l’embrione nel grembo della madre: egli non è in grado di difendersi, al punto che alcune persone possono non volerlo e decidere di abortire. Incapace di sopravvivere da solo, egli vive uno stato di fragilità assoluta che lo porta ad instaurare un rapporto di fusione con la mamma: cerca di entrare in relazione con un altro, indispensabile. Seconda tappa, e secondo momento di fragilità, quello del distacco dal seno materno, che egli ancora non distingue da se stesso. Non è più nel corpo a corpo, ma la sua bocca è libera per parlare e per cominciare una relazione a distanza. Il processo di umanizzazione comincia dall’abbandono di questa totipotenza infantile. Dopo nove mesi trascorsi nel grembo materno, può avere inizio l’incontro straordinario con la propria mamma e il proprio padre. Il grande solco della vita umana inizia ad essere tracciato da questo momento di grande sicurezza, da questo incontro decisivo con coloro che lo amano nella sua fragilità, lo proteggono, si impegnano per farlo vivere e lo trovano grazioso. Ma se il bambino non è amato, se non si vive in amorevole sicurezza, egli si trova a vivere un mondo conflittuale, anche se non si nota un danno reale in lui. Ma diventando adulto, egli continuerà a portare quella fragilità che dimorerà in lui fino all’ultimo istante della sua vita. L’adolescenza può essere letta come passaggio estremamente violento per i giovani. Usciti dall’infanzia essi rivendicano il diritto di parlare: si vuole crescere e, nello stesso tempo, si è terrorizzati da quell’avvenire che non si controlla. Questa ambivalenza si accompagna di solito ad un comportamento regressivo. Prendendo coscienza che i genitori non sono perfetti, si cerca dis-idealizzarli, di destituirli dal loro ruolo di genitori e della loro autorità. Di solito si dice che non si può divenire adulti se non si è passati per una crisi, necessaria per riappropriarsi della propria vita. Certe rotture, nel senso più ampio del termine, segnano il nostro spirito e la nostra carne ed obbligano a mettersi in discussione interiormente. Queste risultano essere delle esperienze fondatrici a partire dalle quali noi non saremo più gli stessi.

Siamo condannati ad essere fragili in alcuni momenti della nostra vita? La fragilità può essere situata al centro del cuore dell’umano. Ed è così che ad ogni tappa del nostro sviluppo, rinunciamo a qualcosa della nostra totipotenza immaginaria, ed è attraversando una fragilità che noi progrediamo. Noi viviamo in un mondo dove si deve competere ed avere successo. Il rischio è di creare un mondo che richiede soltanto forza e competenza. L’uomo occidentale contemporaneo sembra essere attraversato sempre più da una paura crescente che consiste nel credere che, per essere accettato dagli altri, bisogna essere e rendersi accettabili. E la società, piuttosto che essere un luogo di comunione, di protezione, di custodia dove i più fragili possono trovare protezione, diviene un luogo di esclusione, dove si confronta l’essere umano, se stesso, l’altro, per vedere se si corrisponde a una norma, se si hanno delle chances, se si può avere una vita accettabile. L’aspirazione ad essere nella ‘norma’ può però diventare tirannica: la tirannia della normalità rischia di distruggere la capacità della solidarietà, l’attitudine ad ascoltare l’altro, il diverso, a non vedere più in lui una persona preziosa, importante e irripetibile. Ed è così che la popolazione delle persone fragili aumenta sempre più: persone con disabilità o persone anziane, malati cronici, malati psichi, giovani in grande difficoltà.

Gli articoli che seguono sono scritti da collaboratori, a vario titolo, della testata. Alcuni, occasionalmente, scrivono ancora. Altri non più.

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Cultura

Arezzo Fiere e Congressi: al via la ricca collezione autunno-inverno di eventi

Paolo Castiglia

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“Fino a fine febbraio 2025 Arezzo Fiere e Congressi osserverà ritmo altissimo, scandito da un calendario fitto di eventi tra tradizione e innovazione”. Lo spiega il presidente di Arezzo Fiere e Congressi, Ferrer Vannetti, che – dopo il grande successo di pubblico registrato con l’edizione autunnale di Passioni in Fiera e quella annuale di Agrietour – guiderà l’Ente Fieristico aretino attraverso la fitta serie di appuntamenti che chiuderà quest’anno 2024 e che darà inizio alla stagione 2025.

In questo novembre tanto spazio per i convegni professionali in ambito sanitario. Nel weekend del 15 e 16 novembre infatti si è svolto il Congresso Nazionale Scivac “Quando la decisione è più importante dell’incisione”, nel quale si è parlato di chirurgia attraverso un punto di vista innovativo, con interventi di numerosi speakers di alto livello. “Dal 26 al 29 novembre si svolgerà invece – spiega Vannetti – il 19esimo Forum Risk Management che si intitola ‘Verso un Nuovo Sistema Sanitario, Equo – Solidale – Sostenibile’, un evento che rappresenta da sempre un momento importante della programmazione fieristica aretina e che ospitiamo ogni anno con estremo piacere e con l’attenzione organizzativa che questo appuntamento merita”.

Organizzato da Gutenberg, promosso da Agenas con il patrocinio della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome e con il patrocinio dell’Istituto superiore di sanità e della Regione Toscana, il Forum ha infatti l’obiettivo di scrivere la road map della sanità del futuro con la presenza attiva di ministri e assessori alla sanità di moltissime regioni italiane. Tra novembre e dicembre Arezzo fiere e Congressi ospita poi diversi concorsi indetti da Estar, l’Ente di Supporto tecnico amministrativo regionale. Vannetti interviene poi per promuovere un evento nuovo, lo spazio giovani di dicembre, che vedrà l’evento Smart Future Academy in programma venerdì 6 del mese prossimo. “Per la prima volta – illustra appunto il Presidente – alla Fiera di Arezzo si terrà l’evento rivolto ai giovani, dagli studenti delle scuole medie e superiori fino ai diplomati, laureandi e laureati, ha come obiettivo quello di aiutarli a rispondere alla domanda ‘Cosa Vuoi Fare Da Grande’ che prevede attività cosiddette ispirazionali, con la partecipazione di autorevoli speaker e workshop e attività esperienziali di orientamento per realizzare il matching tra giovani, aziende ed enti di formazione”.

Altro appuntamento fondamentale prima della fine dell’anno, il 5 e 6 dicembre: Arezzo Fiere ospiterà la manifestazione dedicata ai protagonisti dell’oreficeria e gioielleria italiane organizzata da Ieg – Italian Exhibition Group. “Il Summit del Gioiello Italiano – approfondisce Vannetti – per questa quarta edizione amplia il suo format e nella prima giornata si svolgerà il vertice strategico dedicato ai protagonisti dell’oreficeria e della gioielleria italiane con il confronto tra gli stakeholder nazionali e territoriali per esplorare sfide e opportunità del comparto”, mentre nella seconda prenderà il via la parte dedicata all’orientamento e al matching tra giovani, aziende ed enti di formazione organizzato da Smart Future Academy.

Il Calendario 2025 si aprirà poi con la ventisettesima edizione del Salone veicoli da collezione in programma l’11 e 12 gennaio 2025. Nei diversi padiglioni e nelle aree esterne si potranno ammirare ma anche scambiare/acquistare auto e moto storiche, ricambi e accessori. Spazio anche all’editoria specializzata, all’automobilia e al modellismo.

L’1 e 2 Febbraio la Fiera ospiterà invece la prima edizione assoluta dell’Arezzo Mineral Show. Vasta esposizione di minerali da collezione, fossili, pietre lavorate e creazioni di gioielli con pietre naturali. Un’occasione unica per collezionisti, appassionati e curiosi per immergersi nel mondo dei minerali. Tornano poi protagonisti gli studenti con Campus – Salone Dello Studente in programma il 5 e 6 febbraio. Occasione unica per conoscere tutti i percorsi post-diploma esistenti e quelli che stanno per essere attivati, dai corsi di laurea delle università, delle accademie e degli Its agli istituti tecnici superiori post-diploma e professionalizzanti. Si potranno inoltre simulare i test di ammissione delle facoltà a numero chiuso, valutare le proprie soft skill e soprattutto confrontarsi con professionisti, professori e psicologi dell’orientamento per una scelta così importante fatta consapevolmente.

Il 15 e 16 febbraio il ritorno del grande Mercato Delle Pulci che prevede la partecipazione di oltre 600 espositori, tra svuota soffitte e svuota armadi, collezionisti, hobbisti e professionisti vintage, handmade, sbaracco negozi, antiquariato e collezionismo per due giornate all’insegna del riuso con ristoro, con spazio bimbi e relax.Chiude il mese di febbraio l’atteso e collaudato appuntamento con Esotika Pet Show. Il Salone nazionale degli animali esotici e da compagnia in programma il 22 e 23 febbraio con un ricco calendario di eventi, anche didattici, per ogni settore della manifestazione con la consueta mostra scambio animali da compagnia, fattorie didattiche e molto altro ancora.

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Società

Al Rotary Club la visita del Governatore Distrettuale Petro Belli

“Crescere insieme in amicizia e al servizio dei bisogni della società”

Paolo Castiglia

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“Il Rotary si nutre di impegno civile, progettualità e anche pragmatismo, ma il tutto assolutamente nel segno della convivialità e dell’amicizia”. E’ questo il messaggio, ma anche lo spirito, con cui il Rotary Club Arezzo ha vissuto la serata in cui si è celebrata la visita annuale del Governatore Distretto 2071, Pietro Belli.

Quindi ieri sera, martedì 5 ottobre, il Governatore nel suo saluto, ha condotto, di fronte ad una sala gremita da moltissimi soci del Club service aretino, un’analisi proprio del significato di essere rotariani, “sia nel Club ma soprattutto a servizio dei bisogni della società e del territorio”. Il presidente del Rotary Club Arezzo, Giovanni Linoli, ha ovviamente fatto gli onori di casa e coordinato la giornata, visto che l’incontro con il Governatore, come di consueto, non è stato limitato alla piacevole conviviale serale ma si è articolato in due fasi: nel pomeriggio una seduta di lavoro degli organismi direttivi del Club con il Governatore per mettere a punto progetti e tematiche da sviluppare nell’anno rotariano 2024-2025.

A tutto ciò ha fatto poi seguito la seduta plenaria serale, durante la quale è intervenuto in apertura il presidente del Rotary Club Arezzo Linoli che, oltre ad esprimere la soddisfazione per l’incontro con Belli, ha parlato anche dei valori e delle ragioni fondanti della rete Rotary sui nostri territori, “che impegna imprenditori, professionisti e manager a destinare una parte delle loro capacità creative a finalità di solidarietà e promozione sociale”. E la ruota rotariana congiunge sempre le persone: il tutto è testimoniato anche dall’ingresso nel Club di due nuovi soci: Giulia Marchetti e Roberto Perlini, “spillati” direttamente dal Governatore Belli.

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Società

Inner Wheel: la scelta della crescita a servizio della comunità

Ieri la visita della Governatrice Distrettuale ai due club service femminili

Paolo Castiglia

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“Quando persone che hanno a cuore il bene altrui uniscono, si rimboccano le maniche e partecipano attivamente a iniziative migliorative della loro comunità, prende forma una cosa meravigliosa che fa vivere un’esperienza indimenticabile a tutte le persone che ne sono partecipi”. Sono parole di Chiara Buccini, Governatrice del Distretto, Inner Wheel pronunciate nel corso della visita ufficiale ai due club service Inner Wheel di Arezzo, nella serata di ieri, 22 ottobre.

La Governatrice, dal curriculum Inner Wheel e professionale di grande spessore, nella sessione pomeridiana ha partecipato ai lavori dei due Club ed ha avuto un incontro ravvicinato con le socie presenti: le ha spronate a lavorare sulla consapevolezza, sul servizio, sulla formazione, sulla comunicazione e sulla crescita delle socie, in modo da facilitare l’ingresso di giovani donne.

La visita è proseguita con una conviviale presso l’hotel Etrusco a cui hanno partecipato numerosi ospiti: oltre a Chiara Buccini, Governatrice Distretto 209, erano presenti – accolte da un’ampia rappresentanza delle socie del due Club presenti alla serata – Elisabetta De Berardin Romano, Segretaria del Distretto, Laura Agnolucci Presidente Inner Wheel Club Arezzo, Luigina Bidini Presidente Club Arezzo Toscana Europea, Ione Marruchi Chairman all’espansione Distretto 209 e Anna Bacconi, Membro del Comitato all’espansione.

Dopo avere spiegato che l’appartenenza all’Inner Wheel “se attiva e non formale si rivela un buon indicatore del reale livello di impegno civico e di capitale sociale”, nel suo saluto la governatrice ha anche voluto sottolineare che “donare il proprio tempo e la propria energia agli altri è un modo fantastico per aiutare la propria comunità. Essere Innerine è un modo unico di pensare, di agire, di vivere”.

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