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Società

Addio Scuola di Mosaico

Mario Russo

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Dopo 20anni di onorato “servizio” non c’è più spazio per la scuola musiva nel quartiere San Lorenzo di Roma

Sfrattata perché non c’è più spazio o addirittura perché produrrebbe polveri sottili. (Mah!) Fatto sta che, stando così le cose, la Scuola di Mosaico del quartiere San Lorenzo di Roma, dopo 20anni di onorato “servizio” è costretta a cessare la sua attività.

“Il Corpo insegnante e gli allievi tutti – afferma il prof. Gianfranco Romani – sono oggi costernati al solo pensiero che questa bella realtà, tanto bella da sembrare una favola, possa così banalmente svanire”.

Fondata nel 1998, da un gruppo di docenti ed ex allievi, guidati dal professor Gianfranco Romani e dalla professoressa Alba Cioci – rispettivamente insegnanti di ruolo di educazione artistica e di educazione tecnica – la Scuola di Mosaico è diventata da subito un elemento di riqualificazione territoriale, di promozione culturale e di aggregazione sociale.

A suo tempo gli spazi per le attività della Scuola furono concessi dall’allora Municipio III (oggi II) di Roma presso il plesso scolastico “Giosuè Borsi” di quello che oggi è l’IC via Tiburtina Antica 25, dove fino ad oggi ha operato la Scuola di Mosaico. Furono concessi come spazi aperti a ogni eventuale richiedente nell’ambito dei corsi per adulti (C.T.P., Centro Territoriale Permanente per adulti).

Al corso, di durata biennale, venne subito riconosciuto un grande valore formativo, grazie anche alla professionalità e competenza dei docenti, tanto che l’insegnamento del mosaico venne inserito quale materia di insegnamento dello stesso C.T.P. (attuale C.P.I.A.).

Ma oggi tutto questo si interrompe. Abbiamo provato a contattare il Dirigente Scolastico del C.P.I.A. 1 che ha sede in via C.A. Cortina, da cui oggi dipende la sezione adulti di via Tiburtina Antica, per chiedere le ragioni esatte di questa decisione, ma ci è stato risposto che non è disponibile a rilasciare dichiarazioni.

Lo scopo e lo spirito della scuola – affermano il prof. Romani e la prof.ssa Cioci – non sono solo quelli di divulgare la conoscenza teorica e pratica dell’arte musiva in un continuo confronto con le altre tecniche artistiche, ma soprattutto di creare un centro di aggregazione per persone di varie età, di diversa nazionalità (Venezuela, Brasile, Libia, Stati Uniti D’America, Repubblica Ceca, Paesi Bassi, etc. ), di diverso genere e di diverse condizioni personali e sociali, aperto al territorio, e di riqualificare spazi del quartiere”.

Ma non manca, e non è assolutamente trascurabile, l’aspetto professionale visto che molti allievi hanno acquisito una competenza tale da permettere loro di fare di siffatta arte una professione.

Nel corso degli anni molti manufatti realizzati collettivamente sono stati donati a scuole (ad es. “Guernica”, all’istituto comprensivo statale “Giosuè Borsi”, attuale Istituto Comprensivo Statale “Via Tiburtina Antica 25”), biblioteche (biblioteca del Comune di Roma di Villa Mercede, esposto nella sala lettura), uffici pubblici, aste di beneficienza (Associazione casa Loic), alle autorità. Molte opere sono state anche vendute permettendo alla scuola di autofinanziarsi.

Molti i concorsi a cui la Scuola ha partecipato come, ad esempio “il sapere delle mani” a Nazzano dove, con grande soddisfazione, nel 2015 e 2017 rispettivamente Jarmila Polakova e Silvia Caprara si sono classificate al secondo posto. Ma la Scuola Musiva di San Lorenzo ha contribuito anche a progetti per l’abbellimento di spazi pubblici. Su incarico dell’allora presidente del II Municipio, Orlando Corsetti, ad esempio, la scuola ha ideato i bozzetti del mosaico, poi realizzato dai ragazzi del Centro Diurno di via Boemondo, e collocato nell’area verde di Piazza Bologna.

La Scuola di Mosaico di San Lorenzo rappresenta una realtà storica non solo molto conosciuta nel quartiere per la sua funzione sociale, ma anche nei più qualificati ambienti artistici, che sogliono presenziare alle usuali mostre-laboratorio di fine anno.

Mostre che, con il costante patrocinio del M.I.U.R. e del II municipio, si sono tenute, fra l’altro, presso luoghi prestigiosi di Roma, quali la Casina delle Civette e Tecnotown nel villino medievale di Villa Torlonia, o nel Chiostro della Basilica di S. Lorenzo fuori le mura, come l’ultima edizione, la XVIII, attirando un pubblico costituito da visitatori non solo italiani, ma anche stranieri. Tutto questo a conferma del valore e dell’apprezzamento della scuola e della qualità delle opere realizzate.

“La scuola vuole parlarne, vuole trovare soluzioni, vuole in sostanza che la favola continui – affermano il prof. Romani e la prof.ssa Cioci – perché la Scuola di Mosaico si caratterizza per un’attività continua (ne sono prova le diciotto mostre annuali consecutive), diffusa (la Scuola ha un numero di iscritti che oscilla tra i 50 e i 60), radicata e crescente (anche quest’anno nuovi potenziali allievi hanno manifestato l’intenzione di parteciparvi)”.

“Infine – afferma con molto rammarico il prof. Romani – sarebbe anche un’incongruenza che parte di una struttura pubblica restasse inutilizzata”.

Questo a conferma del fatto che la chiusura della Scuola di Mosaico di San Lorenzo non sarebbe dovuta a mancanza di spazio.

Noi non possiamo che unirci al rammarico del prof. Romani e della prof.ssa Cioci, davanti alla forzata interruzione di un’attività valida e positiva, una volta tanto che c’è; davanti alla chiusura di un punto di aggregazione sociale e di promozione culturale che per molti era anche un rifermento nel quartiere di San Lorenzo. Ed è la gente del quartiere che invitiamo a sostenere questi docenti che per anni hanno dedicato energie e passione alla formazione di giovani e adulti.

Ma auspichiamo anche che chi rappresenta l’istituzione, e quindi lo Stato, piuttosto che chiudersi dietro a un “no comment” si apra al dialogo e alla ricerca di una soluzione per far si che la Scuola di Mosaico di San Lorenzo continui a vivere e ad insegnare.

È possibile vedere un estratto di alcune mostre della Scuola di Mosaico a questi link:

www.youtube.com/watch?v=laQwHvoRY9c

www.youtube.com/watch?v=79tAjZRdbN0

Direttore di Foritalynews, docente alla Facoltà di Comunicazione della Pontificia Università della Santa Croce, competenze in tecnologie della comunicazione audiovisiva e multimediale e nel marketing. Esperto in comunicazione istituzionale e comunicazione politica (almeno credevo! Vista l'anti-comunicazione attuale). Particolarità: non ho ancora deciso cosa farò da grande.

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Cultura

Arezzo Fiere e Congressi: al via la ricca collezione autunno-inverno di eventi

Paolo Castiglia

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“Fino a fine febbraio 2025 Arezzo Fiere e Congressi osserverà ritmo altissimo, scandito da un calendario fitto di eventi tra tradizione e innovazione”. Lo spiega il presidente di Arezzo Fiere e Congressi, Ferrer Vannetti, che – dopo il grande successo di pubblico registrato con l’edizione autunnale di Passioni in Fiera e quella annuale di Agrietour – guiderà l’Ente Fieristico aretino attraverso la fitta serie di appuntamenti che chiuderà quest’anno 2024 e che darà inizio alla stagione 2025.

In questo novembre tanto spazio per i convegni professionali in ambito sanitario. Nel weekend del 15 e 16 novembre infatti si è svolto il Congresso Nazionale Scivac “Quando la decisione è più importante dell’incisione”, nel quale si è parlato di chirurgia attraverso un punto di vista innovativo, con interventi di numerosi speakers di alto livello. “Dal 26 al 29 novembre si svolgerà invece – spiega Vannetti – il 19esimo Forum Risk Management che si intitola ‘Verso un Nuovo Sistema Sanitario, Equo – Solidale – Sostenibile’, un evento che rappresenta da sempre un momento importante della programmazione fieristica aretina e che ospitiamo ogni anno con estremo piacere e con l’attenzione organizzativa che questo appuntamento merita”.

Organizzato da Gutenberg, promosso da Agenas con il patrocinio della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome e con il patrocinio dell’Istituto superiore di sanità e della Regione Toscana, il Forum ha infatti l’obiettivo di scrivere la road map della sanità del futuro con la presenza attiva di ministri e assessori alla sanità di moltissime regioni italiane. Tra novembre e dicembre Arezzo fiere e Congressi ospita poi diversi concorsi indetti da Estar, l’Ente di Supporto tecnico amministrativo regionale. Vannetti interviene poi per promuovere un evento nuovo, lo spazio giovani di dicembre, che vedrà l’evento Smart Future Academy in programma venerdì 6 del mese prossimo. “Per la prima volta – illustra appunto il Presidente – alla Fiera di Arezzo si terrà l’evento rivolto ai giovani, dagli studenti delle scuole medie e superiori fino ai diplomati, laureandi e laureati, ha come obiettivo quello di aiutarli a rispondere alla domanda ‘Cosa Vuoi Fare Da Grande’ che prevede attività cosiddette ispirazionali, con la partecipazione di autorevoli speaker e workshop e attività esperienziali di orientamento per realizzare il matching tra giovani, aziende ed enti di formazione”.

Altro appuntamento fondamentale prima della fine dell’anno, il 5 e 6 dicembre: Arezzo Fiere ospiterà la manifestazione dedicata ai protagonisti dell’oreficeria e gioielleria italiane organizzata da Ieg – Italian Exhibition Group. “Il Summit del Gioiello Italiano – approfondisce Vannetti – per questa quarta edizione amplia il suo format e nella prima giornata si svolgerà il vertice strategico dedicato ai protagonisti dell’oreficeria e della gioielleria italiane con il confronto tra gli stakeholder nazionali e territoriali per esplorare sfide e opportunità del comparto”, mentre nella seconda prenderà il via la parte dedicata all’orientamento e al matching tra giovani, aziende ed enti di formazione organizzato da Smart Future Academy.

Il Calendario 2025 si aprirà poi con la ventisettesima edizione del Salone veicoli da collezione in programma l’11 e 12 gennaio 2025. Nei diversi padiglioni e nelle aree esterne si potranno ammirare ma anche scambiare/acquistare auto e moto storiche, ricambi e accessori. Spazio anche all’editoria specializzata, all’automobilia e al modellismo.

L’1 e 2 Febbraio la Fiera ospiterà invece la prima edizione assoluta dell’Arezzo Mineral Show. Vasta esposizione di minerali da collezione, fossili, pietre lavorate e creazioni di gioielli con pietre naturali. Un’occasione unica per collezionisti, appassionati e curiosi per immergersi nel mondo dei minerali. Tornano poi protagonisti gli studenti con Campus – Salone Dello Studente in programma il 5 e 6 febbraio. Occasione unica per conoscere tutti i percorsi post-diploma esistenti e quelli che stanno per essere attivati, dai corsi di laurea delle università, delle accademie e degli Its agli istituti tecnici superiori post-diploma e professionalizzanti. Si potranno inoltre simulare i test di ammissione delle facoltà a numero chiuso, valutare le proprie soft skill e soprattutto confrontarsi con professionisti, professori e psicologi dell’orientamento per una scelta così importante fatta consapevolmente.

Il 15 e 16 febbraio il ritorno del grande Mercato Delle Pulci che prevede la partecipazione di oltre 600 espositori, tra svuota soffitte e svuota armadi, collezionisti, hobbisti e professionisti vintage, handmade, sbaracco negozi, antiquariato e collezionismo per due giornate all’insegna del riuso con ristoro, con spazio bimbi e relax.Chiude il mese di febbraio l’atteso e collaudato appuntamento con Esotika Pet Show. Il Salone nazionale degli animali esotici e da compagnia in programma il 22 e 23 febbraio con un ricco calendario di eventi, anche didattici, per ogni settore della manifestazione con la consueta mostra scambio animali da compagnia, fattorie didattiche e molto altro ancora.

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Società

Al Rotary Club la visita del Governatore Distrettuale Petro Belli

“Crescere insieme in amicizia e al servizio dei bisogni della società”

Paolo Castiglia

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“Il Rotary si nutre di impegno civile, progettualità e anche pragmatismo, ma il tutto assolutamente nel segno della convivialità e dell’amicizia”. E’ questo il messaggio, ma anche lo spirito, con cui il Rotary Club Arezzo ha vissuto la serata in cui si è celebrata la visita annuale del Governatore Distretto 2071, Pietro Belli.

Quindi ieri sera, martedì 5 ottobre, il Governatore nel suo saluto, ha condotto, di fronte ad una sala gremita da moltissimi soci del Club service aretino, un’analisi proprio del significato di essere rotariani, “sia nel Club ma soprattutto a servizio dei bisogni della società e del territorio”. Il presidente del Rotary Club Arezzo, Giovanni Linoli, ha ovviamente fatto gli onori di casa e coordinato la giornata, visto che l’incontro con il Governatore, come di consueto, non è stato limitato alla piacevole conviviale serale ma si è articolato in due fasi: nel pomeriggio una seduta di lavoro degli organismi direttivi del Club con il Governatore per mettere a punto progetti e tematiche da sviluppare nell’anno rotariano 2024-2025.

A tutto ciò ha fatto poi seguito la seduta plenaria serale, durante la quale è intervenuto in apertura il presidente del Rotary Club Arezzo Linoli che, oltre ad esprimere la soddisfazione per l’incontro con Belli, ha parlato anche dei valori e delle ragioni fondanti della rete Rotary sui nostri territori, “che impegna imprenditori, professionisti e manager a destinare una parte delle loro capacità creative a finalità di solidarietà e promozione sociale”. E la ruota rotariana congiunge sempre le persone: il tutto è testimoniato anche dall’ingresso nel Club di due nuovi soci: Giulia Marchetti e Roberto Perlini, “spillati” direttamente dal Governatore Belli.

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Società

Inner Wheel: la scelta della crescita a servizio della comunità

Ieri la visita della Governatrice Distrettuale ai due club service femminili

Paolo Castiglia

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“Quando persone che hanno a cuore il bene altrui uniscono, si rimboccano le maniche e partecipano attivamente a iniziative migliorative della loro comunità, prende forma una cosa meravigliosa che fa vivere un’esperienza indimenticabile a tutte le persone che ne sono partecipi”. Sono parole di Chiara Buccini, Governatrice del Distretto, Inner Wheel pronunciate nel corso della visita ufficiale ai due club service Inner Wheel di Arezzo, nella serata di ieri, 22 ottobre.

La Governatrice, dal curriculum Inner Wheel e professionale di grande spessore, nella sessione pomeridiana ha partecipato ai lavori dei due Club ed ha avuto un incontro ravvicinato con le socie presenti: le ha spronate a lavorare sulla consapevolezza, sul servizio, sulla formazione, sulla comunicazione e sulla crescita delle socie, in modo da facilitare l’ingresso di giovani donne.

La visita è proseguita con una conviviale presso l’hotel Etrusco a cui hanno partecipato numerosi ospiti: oltre a Chiara Buccini, Governatrice Distretto 209, erano presenti – accolte da un’ampia rappresentanza delle socie del due Club presenti alla serata – Elisabetta De Berardin Romano, Segretaria del Distretto, Laura Agnolucci Presidente Inner Wheel Club Arezzo, Luigina Bidini Presidente Club Arezzo Toscana Europea, Ione Marruchi Chairman all’espansione Distretto 209 e Anna Bacconi, Membro del Comitato all’espansione.

Dopo avere spiegato che l’appartenenza all’Inner Wheel “se attiva e non formale si rivela un buon indicatore del reale livello di impegno civico e di capitale sociale”, nel suo saluto la governatrice ha anche voluto sottolineare che “donare il proprio tempo e la propria energia agli altri è un modo fantastico per aiutare la propria comunità. Essere Innerine è un modo unico di pensare, di agire, di vivere”.

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