Cultura
I libri, i giovani e l’era del web
La lettura si sta trasformando in un passatempo sempre più di nicchia
I ragazzi al giorno d’oggi hanno parecchio tempo libero, e ognuno decide come trascorrere il proprio…
La lettura si sta trasformando in un passatempo sempre più di nicchia
I ragazzi al giorno d’oggi hanno parecchio tempo libero, e ognuno decide come trascorrere il proprio. I nostri giovani hanno ridotto la lettura solo ad uso scolastico, ed ai testi per i quali sono soggetti ad interrogazione, in alcuni casi nemmeno a quelli
Nei casi più comuni si fa sport, si sta con gli amici, si gioca con i videogames o si guarda la televisione. In altri casi sempre meno comuni si legge. Infatti da più parti si sente dire che i giovani non leggono più, non si interessano più della cultura che i libri portano con sé e quindi si accontentano di restare nella loro “ignoranza”, nel senso che ignorano ciò che di buono si può ritrovare in un libro, che sia di narrativa o di qualsiasi altro genere, e ciò che esso regala a chi lo legge. Un esempio potrebbe essere il libro da bambini, ma utile anche come lettura per adulti di Luis Sepùlveda “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”.
Si tratta di una storia tenera e toccante. È breve: si legge in un’ora, al massimo. È basata sull’amore, sulla lealtà di tenere fede alle promesse, e sulla comprensione di chi è diverso da noi. Quella “diversità” che fa troppo spesso paura, e che induce gli esseri umani a desistere nella conoscenza; a girarsi dall’altra parte e a non voler vedere. L’autore invece con i due personaggi la gabbianella e il gatto vuole porre l’accento sull’importanza della diversità, la diversità come ricchezza, il rispetto dell’altro, il sostegno del gruppo nella realizzazione dei propri progetti (solidarietà e collaborazione) il valore dell’amicizia. Senza contare, che pone ulteriore accento sull’inquinamento e sulla disfatta che l’uomo sta perpetrando su questa nostra Terra. Da questo testo è stato tratto anche un film.
Un progetto scolastico ha comparato la visione del film alla lettura del testo. Dopo la proiezione del film si chiedeva ai ragazzi chi erano i personaggi e si focalizzavano i passaggi principali; parallelamente, l’insegnante leggeva il libro dal quale è stato tratto il film, per individuare insieme agli alunni eventuali somiglianze e differenze. La riflessione è molto importante anche per capire il diverso punto di vista del regista e dello scrittore, delle diverse potenzialità narrative del libro e del film. Le insegnanti con gli alunni ricostruiscono la scena iniziale del libro, secondo il criterio di successione temporale, usando i nessi logici: prima, poi, infine.
Ciò ha dimostrato che i bambini con la lettura del testo, guardando il film hanno memorizzato scene che non avrebbero fatto senza, questo appunto perché il tutto ha ampliato la possibilità di ragionamento.
Sembra che la tecnologia che avanza stia rendendo l’azione di leggere un’inutile fatica da lasciare agli altri, sta diventando “fuori moda”, una perdita di tempo per chi non ha niente da fare. Infatti oggi pochi passano il tempo a leggere una storia, ma preferiscono guardarsi “passivamente” un video, che rispetto al libro ti prepara le immagini che ti scorrono velocemente davanti agli occhi e che non hanno difficoltà ad essere comprese. In compenso, però, i libri permettono di interpretare ciò che si legge come meglio si crede, dandosi una visione molto più personale e molto meno di massa, e quindi fanno provare delle emozioni diverse.
Ed è vero che sul web ci sono le immagini, ma nei libri si possono creare degli “effetti speciali” che al cinema non ci si sogna neanche. Il leggere si sta trasformando in un passatempo sempre più di nicchia, riservato a pochi, perché è visto come un’attività da “secchioni”, o da asociali, e seguendo questi luoghi comuni la maggior parte dei ragazzi, intelligenti o no, bravi o no a scuola, si sta staccando completamente dalla lettura, aprendo un libro solo quando è assegnato di compito e facendo fatica a terminare cinquanta pagine.
Dato che sono queste le idee che circolano tra i giovani, è logico che essi si stanno allontanando dalla lettura. Ed è un peccato, perché in libreria, o in biblioteca, si può trovare ogni genere di libro per ogni gusto. Si può spaziare dal fantasy (il preferito dai giovani lettori), che racconta delle belle storie avventurose e piacevoli che permettono alla mente e alla fantasia di lasciarsi andare dove lo scrittore le porta, alla narrativa più tradizionale, anch’essa di ogni genere e potenzialmente per ogni tipo di lettore, all’immensa quantità di volumi che la letteratura mondiale offre. Comunque esistono ancora molti ragazzi e ragazze che si appassionano nel leggere i generi di libri che più li soddisfano, e che pensano che leggere arricchisca oltre che il proprio vocabolario, anche la propria persona e la comunicazione con gli altri, e che aiuti a sviluppare la propria fantasia e a conoscere di più se stessi.
Cultura
Arezzo Fiere e Congressi: al via la ricca collezione autunno-inverno di eventi
“Fino a fine febbraio 2025 Arezzo Fiere e Congressi osserverà ritmo altissimo, scandito da un calendario fitto di eventi tra tradizione e innovazione”. Lo spiega il presidente di Arezzo Fiere e Congressi, Ferrer Vannetti, che – dopo il grande successo di pubblico registrato con l’edizione autunnale di Passioni in Fiera e quella annuale di Agrietour – guiderà l’Ente Fieristico aretino attraverso la fitta serie di appuntamenti che chiuderà quest’anno 2024 e che darà inizio alla stagione 2025.
In questo novembre tanto spazio per i convegni professionali in ambito sanitario. Nel weekend del 15 e 16 novembre infatti si è svolto il Congresso Nazionale Scivac “Quando la decisione è più importante dell’incisione”, nel quale si è parlato di chirurgia attraverso un punto di vista innovativo, con interventi di numerosi speakers di alto livello. “Dal 26 al 29 novembre si svolgerà invece – spiega Vannetti – il 19esimo Forum Risk Management che si intitola ‘Verso un Nuovo Sistema Sanitario, Equo – Solidale – Sostenibile’, un evento che rappresenta da sempre un momento importante della programmazione fieristica aretina e che ospitiamo ogni anno con estremo piacere e con l’attenzione organizzativa che questo appuntamento merita”.
Organizzato da Gutenberg, promosso da Agenas con il patrocinio della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome e con il patrocinio dell’Istituto superiore di sanità e della Regione Toscana, il Forum ha infatti l’obiettivo di scrivere la road map della sanità del futuro con la presenza attiva di ministri e assessori alla sanità di moltissime regioni italiane. Tra novembre e dicembre Arezzo fiere e Congressi ospita poi diversi concorsi indetti da Estar, l’Ente di Supporto tecnico amministrativo regionale. Vannetti interviene poi per promuovere un evento nuovo, lo spazio giovani di dicembre, che vedrà l’evento Smart Future Academy in programma venerdì 6 del mese prossimo. “Per la prima volta – illustra appunto il Presidente – alla Fiera di Arezzo si terrà l’evento rivolto ai giovani, dagli studenti delle scuole medie e superiori fino ai diplomati, laureandi e laureati, ha come obiettivo quello di aiutarli a rispondere alla domanda ‘Cosa Vuoi Fare Da Grande’ che prevede attività cosiddette ispirazionali, con la partecipazione di autorevoli speaker e workshop e attività esperienziali di orientamento per realizzare il matching tra giovani, aziende ed enti di formazione”.
Altro appuntamento fondamentale prima della fine dell’anno, il 5 e 6 dicembre: Arezzo Fiere ospiterà la manifestazione dedicata ai protagonisti dell’oreficeria e gioielleria italiane organizzata da Ieg – Italian Exhibition Group. “Il Summit del Gioiello Italiano – approfondisce Vannetti – per questa quarta edizione amplia il suo format e nella prima giornata si svolgerà il vertice strategico dedicato ai protagonisti dell’oreficeria e della gioielleria italiane con il confronto tra gli stakeholder nazionali e territoriali per esplorare sfide e opportunità del comparto”, mentre nella seconda prenderà il via la parte dedicata all’orientamento e al matching tra giovani, aziende ed enti di formazione organizzato da Smart Future Academy.
Il Calendario 2025 si aprirà poi con la ventisettesima edizione del Salone veicoli da collezione in programma l’11 e 12 gennaio 2025. Nei diversi padiglioni e nelle aree esterne si potranno ammirare ma anche scambiare/acquistare auto e moto storiche, ricambi e accessori. Spazio anche all’editoria specializzata, all’automobilia e al modellismo.
L’1 e 2 Febbraio la Fiera ospiterà invece la prima edizione assoluta dell’Arezzo Mineral Show. Vasta esposizione di minerali da collezione, fossili, pietre lavorate e creazioni di gioielli con pietre naturali. Un’occasione unica per collezionisti, appassionati e curiosi per immergersi nel mondo dei minerali. Tornano poi protagonisti gli studenti con Campus – Salone Dello Studente in programma il 5 e 6 febbraio. Occasione unica per conoscere tutti i percorsi post-diploma esistenti e quelli che stanno per essere attivati, dai corsi di laurea delle università, delle accademie e degli Its agli istituti tecnici superiori post-diploma e professionalizzanti. Si potranno inoltre simulare i test di ammissione delle facoltà a numero chiuso, valutare le proprie soft skill e soprattutto confrontarsi con professionisti, professori e psicologi dell’orientamento per una scelta così importante fatta consapevolmente.
Il 15 e 16 febbraio il ritorno del grande Mercato Delle Pulci che prevede la partecipazione di oltre 600 espositori, tra svuota soffitte e svuota armadi, collezionisti, hobbisti e professionisti vintage, handmade, sbaracco negozi, antiquariato e collezionismo per due giornate all’insegna del riuso con ristoro, con spazio bimbi e relax.Chiude il mese di febbraio l’atteso e collaudato appuntamento con Esotika Pet Show. Il Salone nazionale degli animali esotici e da compagnia in programma il 22 e 23 febbraio con un ricco calendario di eventi, anche didattici, per ogni settore della manifestazione con la consueta mostra scambio animali da compagnia, fattorie didattiche e molto altro ancora.
Cultura
Ildegarda, esempio storico e attualissimo di donna d’eccezione
Serata culturale di alto livello organizzata dall’Inner Whell con la relazione del prof. Dioni
Davvero una serata bella e coinvolgente quella organizzata dall’Inner Wheel Arezzo lo scorso martedì pomeriggio presso il Circolo Artistico di Arezzo, dove una folta e attenta platea di socie e ospiti ha potuto ascoltare una relazione d’eccezione. Dopo il saluto e l’introduzione alla serata da parte della presidente del club service aretino, Laura Agnolucci, è infatti arrivato il momento dell’interessante e approfondita relazione di Gianluca Dioni, professore associato di Filosofia Politica presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Napoli “Federico II”.
Il docente ha approfondito la figura di una donna speciale, che ha ovviamente affascinato moltissimo le socie dell’Inner Wheel Arezzo, vista la loro vocazione alla piena valorizzazione della donna e del suo ruolo sempre più decisivo nella nostra società.Protagonista della serata è stata infatti Ildegarda di Bingen – il nome significa protettrice delle battaglie – di nobile famiglia, che visse in maniera intensa e appieno il XII secolo (1098-1179). Ildegarda fu una sorta di femminista ante litteram poi fatta Santa e rappresenta una figura femminile complessa ed affascinante, soprattutto per la forza del carattere, “che la portò, in contrasto con l’ideale monastico del tempo, ad aprirsi al mondo – come ha spiegato approfonditamente il prof. Dioni – e ad occuparsi di teologia, musica, medicina e scienze naturali”.
Cultura
Cortale: gemma sui due mari tra il Golfo di S. Eufemia e quello di Squillace
Magnifiche nicchie di storica italica bellezza. Cortale è una di queste: è un paese situato nella parte più stretta della Calabria, su una collina che domina vaste pianure e suggestive vallate, con una bellissima vista aperta sui due mari, tra il Golfo di S. Eufemia e quello di Squillace.
Il centro storico, nonostante il terremoto del 1783 e quello del 1905, ancora oggi è testimonianza del passato e l’antica atmosfera può essere assaporata passeggiando tra i vicoletti sovrastati da tunnel in pietra tufacea del posto o risalendo le gradinate che caratterizzano il pittoresco borgo. La storia di Cortale lunga quasi mille anni, ebbe inizio quando alcuni monaci, seguaci di San Basilio, si stanziarono intorno al 1070 nel “declivo del Carrà”, territorio molto fertile e ricco di sorgenti d’acqua e qui fondarono il Monastero dei SS. Anargiri Cosma e Damiano. L’Abbazia dei monaci Basiliani costituì il nucleo dell’origine del paese. Nel corso degli anni Cortale divenne uno dei ‘casali’ del feudo di Maida che dal 1272 al 1331 appartenne alla famiglia dei San Licet e poi a diverse casate. Nel 1795 passò ai Ruffo di San Lucido fino al 1806, anno in cui fu abolita la feudalità dalle leggi napoleoniche. Con l’istituzione dei Comuni Cortale divenne capoluogo del Circondario comprendente Jacurso, Vena e Caraffa.
Cortale è definito il paesino del dialogo dove ci sono ancora persone che parlano e si incontrano nella famosa piazza chiamata le villette: si può definire un raro paesino calabrese dove esiste una pasticceria con dolci speciali un locale di ritrovo del mitico Michele e una serie di viuzze con case stile Amarcord. Ma non tutto è fermo alla storia: dalla provincia di Catanzaro arriva un nuovo Presidio Slow Food: i fagioli di Cortale. Anzi, in un certo senso ne arrivano cinque, perché tanti sono gli ecotipi di questo legume interessati dal progetto. Parlando di fagiolo cortalese, infatti, intendiamo cinque diverse varietà: la reginella bianca, detta “ammalatèddha”, la reginella gialla, la cannellina bianca – o rognonella per la forma simile a un rene – la cocò gialla, nota anche come “limunìdu” e la cocò bianca. Ottima quindi la pasta e fagioli, insieme al peperoncino di Soverato.
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