Interviste
Matilde Montanari, think positive made in Forlì
il sogno più grande è quello di trasmettere al mondo la sua profonda passione per il canto
Ha scelto MaCe, pseudonimo che lega le iniziali del suo nome a quelle della madre. Perché a lei Matilde Montanari deve l’inizio di un promettente percorso artistico. Comincia tutto per caso, praticando fin da piccola danza classica a livello amatoriale. Da lì la magia del palco e dello spettacolo. Durante uno dei saggi viene scelta per interpretare I sogni son desideri e, come la protagonista della fiaba disneyana, Matilde capisce che il sogno più grande è quello di trasmettere al mondo la sua profonda passione per il canto. In CosaScuola Music Academy la giovanissima performer trova l’ambiente più idoneo a far germogliare il proprio talento ed insegnanti in grado di valorizzare le straordinarie doti canore che la contraddistinguono. Soave e grintosa al tempo stesso. Una voce che incanta, non solo i giovani ma che conquista i cuori di ogni età. Studentessa forlivese al liceo artistico e musicale “Antonio Canova”, è tra gli astri nascenti nel panorama della musica italiana.
Il 29 agosto 2019 sale sul megapalco di Imaginaction poiché il suo inedito Picture of my Summer viene selezionato tra oltre milleseicento videoclip. Con il supporto di Cosascuola Music Academy, nella persona del direttore Luca Medri, lo stesso anno lancia il progetto “Big fun, no trip”. Diviene così di fatto ambasciatrice del divertimento senza sballo dove, al posto dell’alcol, si consumano zucchero filato e bevande analcoliche. L’idea nasce quando Matilde vede cambiare rapidamente il modo di divertirsi dei suoi compagni. «Fino all’anno prima uscivamo per andare al cinema o a mangiare il gelato.» racconta «Poi all’improvviso l’unico modo per divertirsi dei miei coetanei era diventato andare in discoteca e bere. Bere fino a star male, eludendo il divieto di vendere alcolici ai minorenni.»
Così l’intraprendente teenager decide di agire scrivendo un decalogo anti-sballo. Tra i vari punti, prevede incontri di sensibilizzazione nelle scuole, adeguamento dei prezzi di vendita degli analcolici e apertura anticipata delle discoteche. «Penso che per divertirsi in una discoteca non ci sia bisogno di bere.» continuando accorata «Forse, se aprissero già in prima serata, i ragazzi perderebbero l’abitudine di girare per i bar finendo per arrivare al locale già sbronzi.»
Grazie alla collaborazione col gruppo musicale Bodam Project, Big fun, no trip (Electronic Tentacles) diventa inoltre una sigla, disponibile su tutte le piattaforme digitali. Il brano tiene incollati all’ascolto e recita: “Trust me change your direction and you will have a better life” (fidatevi di me: cambiate direzione e avrete una vita migliore).
La parola d’ordine resta comunque divertimento, voglia di vita. Con quello slancio di indomabile entusiasmo che nel 2021 la porta alla pubblicazione de La fragilità del vento. Il featuring con Axel Rdp supera in pochissimo tempo i 100.000 streaming. In settembre vince il premio categoria junior al concorso Sanremo Newtalent in gara con i Ranaway, band di suoi coetanei. Dappoi si esibisce come ospite a Sanremo Rock sul palco dell’Ariston continuando a respirare l’atmosfera del Festival anche l’anno seguente. È Matil Joplin (com’è stata soprannominata per la sua voce che ricorda quella di Janis), inviata di Radioimmaginaria. È la prima e unica radio realizzata e condotta da adolescenti tra gli undici e i diciassette anni, nata nel 2010 a Castel Guelfo (BO).
Dalla città dei Fiori all’Eurovision Song Contest 2022 il passo è breve. L’edizione torinese della kermesse musicale record di ascolti rappresenta un’altra importante esperienza, carica di emozioni ed impegni, che arricchisce il bagaglio di Matilde Montanari. Ancora una volta inviata speciale per Radioimmaginaria, all’Eurovision Village è impegnata in dirette radiofoniche con Rtl Zeta, dove canta Brividi di Mahmood e Blanco. È anche ospite su Rtl 102.5 nel programma W l’Italia, affiancando per due giorni consecutivi i conduttori Federica Gentile e Angelo Baiguini. Mentre sogna di duettare con Elisa e di riuscire a organizzare un Festival dei giovani nella sua Forlì, consegue la vittoria a “The Best”. Il talent tivù a tappe, organizzato dal vocal coach e cantante Ruggero Ricci, le permette di partecipare al prossimo Mei 25. Il Meeting delle etichette indipendenti si terrà dal 30 settembre al 2 ottobre a Faenza. Nel frattempo coltiva una promettente carriera come influencer, lavora al suo blog e butta giù delle idee con i ragazzi di Studio 85 di Rimini.
Caparbia, battagliera, determinata. La nostra MaCe dà voce a chi non ce l’ha, o fa più fatica ad essere ascoltato. Si attacca al telefono, bussa alle porte, scrive alla stampa e, finché non ha risposte, non si schioda. “Un’amorevole rompiscatole di quartiere” (come lei stessa ama definirsi) con la mission di divulgare il pensiero positivo attraverso la sua voce e la sua musica. Perché “noi siamo il futuro e non dobbiamo subirlo ma costruirlo!”
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Interviste
ASSOLO di ANNA DARI, il suono potente della vita
Spettacolare, impetuosa, delirante. Tutta la potenza rigenerante della solitudine ripiegata in un ASSOLO. La creatività musicale e poetica di Anna Dari trasforma le tenebre in luce e riaccende la vita
Pianista per scelta, compositrice per caso, scrittrice per passione. La sensibile artista astigiana combatte il male oscuro della depressione con l’arma della propria musica e vince. Nel 2020 il primo premio al Concorso internazionale “Salvatore Quasimodo” sezione Musica al prestigioso CET di Mogol e nell’agosto 2021 pubblica Oltre la nebbia. Un progetto discografico nuovo, diverso, metaforico. Con un cambio di rotta e di stile rispetto ai primi dieci anni del suo comporre. L’album (edito da Blue Spiral Records) contiene sette gemme preziose, tra cui la raffinata e struggente ASSOLO che aveva dato il la iniziale.
Realizzato dallo studio ImagesLab di Asti, il video di ASSOLO rappresenta l’ultimo atto di un percorso interiore iniziato con la composizione del brano nell’estate 2017. Erano trascorsi due anni e mezzo di totale silenzio. Un periodo durante il quale Anna Dari aveva deciso di chiudere definitivamente il coperchio del suo pianoforte e della composizione pianistica. Ma il destino ribalta le carte in tavola e la pone in relazione con un’altra anima a lei affine. Travagliata, fragile, in cerca di un appiglio. La colpisce fortemente la storia, per la potente energia che quell’uomo era riuscito a sprigionare dal fondo del pozzo in cui si trovava. Straordinariamente capace di superare la sofferenza fisica dovuta a un grave incidente che aveva compromesso in modo significativo l’uso del piede e quindi della camminata. Ma il sogno, da appassionato runner, di partecipare alla maratona cui tanto anelava, lo spingono ad allenarsi sistematicamente. Senza cedere allo sconforto né alla paura dell’insuccesso o alla facile rinuncia. E così fu. Il trionfo della volontà e della sete di vivere sul dolore psicofisico invasivo. Pur nel profondo di un forte stato depressivo, anche Anna Dari sente la spinta emotiva ad alzarsi dal letto ed avvicinarsi nuovamente alla tastiera. Dopo due anni e mezzo di ferma compositiva, trasforma la storia di quell’uomo in musica. E nasce ASSOLO (disponibile al seguente link:
Il desiderio di realizzare un video del brano si è protratto nel tempo fino ad arrivare ad oggi e alla meravigliosa opportunità dell’aprile 2022. Paride Candelaresi, Assessore alla Cultura del Comune di Asti, insieme al Direttore del Teatro concedono l’autorizzazione ad effettuare le riprese all’interno del prezioso Alfieri.
«Girare le riprese del video “Assolo” all’interno di un meraviglioso teatro d’epoca è stata per me un’esperienza unica e irripetibile.» racconta Anna Dari «Mi trovavo faccia a faccia con quella compositrice che per quindici anni aveva agognato di portare la propria musica nel mondo, sognando i grandi teatri. Suonare nel silenzio dell’Alfieri, nudo, spogliato del pubblico, mi ha emozionato. Un’emozione resa ancor più vivida e potente dal ricordo che proprio in quel luogo speciale aveva avuto inizio la mia carriera. Una carriera – confesso – che avrebbe meritato di più. E ancora ci spero. Così come, attraverso quest’“Assolo”, nutro la speranza di poter lasciare ai miei figli un saluto, una traccia, forse eterna, chissà, di cui possano un giorno sentirsi orgogliosi».
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Interviste
FEELIN’ GOOD, L’ENTUSIASMANTE MOOD STYLE DI MATIL JOPLIN
Una carica di energia vitale, voglia di libertà e quel ritornello che ti fa ritrovare il sorriso. È disponibile su tutte le piattaforme digitali Feelin’ good (Golia Record), il nuovo singolo di Matil Joplin
In linea con la filosofia del think positive, marchio di fabbrica della giovane artista forlivese, è un brano che trasmette buoni sentimenti. Racconta dello stare bene con sé stessi e con gli altri, ed emana un profumo intenso di estate.
Feelin’ good (https://youtu.be/L9WmEw9n1hg) di Matil Joplin (pseudonimo di Matilde Montanari) è una canzone rivolta a tutte le età. Perché il mare, il sole e la sua energia sono elementi che irrompono nel cuore di ognuno portando gioia, felicità, benessere. Un incontenibile contagio di entusiasmo che si evince già dal primo ascolto, dove il mood irresistibile fa venire voglia di cantare e ballare. Un ritmo trascinante su di un testo che inneggia alla solarità e alla vita. Una voce soave e grintosa al tempo stesso, e il gioco è fatto.
«“Feelin’ good” è venuto fuori spontaneamente durate una giornata di metà maggio, in vista dell’estate che stiamo vivendo» dichiara Matilde Montanari. «È un pezzo che ho scritto in inglese perché mi riesce più facile esprimermi in lingua straniera. Come poi è già successo con “Picture of my Summer”, il mio primo inedito composto a soli dodici anni.»
In questo periodo difficile, tra guerra, pandemia e follia generale, l’urgenza di veicolare un messaggio positivo, in grado di trasmettere buoni sentimenti. Qualcosa che ci faccia sentire come in una spiaggia con tanti amici intorno e della buona musica. L’incontro fortuito di Matilde con i ragazzi dello Studio 85 di Rimini e da lì la scintilla compositiva. Paolo Campidelli ha curato la parte dell’arrangiamento, assieme a Lorenzo Vincenzi che ha contribuito con la linea di basso e qualche riff di chitarra. Leo Cavada è intervenuto nella creazione di melodia e topline, per poi lasciare la parte del mixaggio e del mastering a Luca Bandinelli.
«Con queste fantastiche persone ho collaborato per far uscire il mio nuovo singolo.» Feelin’ good, l’entusiasmante mood style di Matil Joplin.
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Interviste
WELCOME TO MY LIFE, IL ROCK RANDAGIO DI ANDREA SELLAROLI
Rock, con una chitarra pesante sotto che ti carica. Rock come modo di essere. Andrea Sellaroli canta Welcome to my life. Mettersi continuamente in gioco. Da un giorno all’altro, decidere di partire, cambiare città, cambiare vita. Randagio, il nostro l’ha fatto. Senza certezze sul futuro, seguendo ancora il suo istinto. Undici anni vissuti nelle colline del Chianti, una passione per il vino e per le donne, una chitarra scordata che continua a suggerirgli nuovi testi. Parte il ritmo della batteria, basso, cassa, rullante e nasce una canzone.
Welcome to my life è il nuovo singolo di Andrea Sellaroli. Schietto, rock, diretto. Racconta di un uomo che non si adegua, non si accontenta, rifiutando la banalità e la monotonia. In pace con sé stesso, capace di amare senza riserve chi gli conquista il cuore. Chi “potrà perdonarlo”, se un giorno sarà partito di nuovo “senza neanche salutare”? Un cantautore schivo, che preferisce esprimersi con i suoi pezzi.
E allora Welcome to my life, ed è già tempo di andare via. Il videoclip del brano, fuori su tutte le piattaforme digitali, è disponibile al seguente link: https://youtu.be/BHfkP25ReD4
Biografia
Dal Nord al Sud, con le partite di sabato. Sì, perché Andrea Sellaroli ha allenato per quasi vent’anni in serie A1 squadre di pallanuoto femminile. Ed eccolo ancora oggi, il sabato, a urlare nelle piscine di tutta Italia. Durante la settimana, corde vocali permettendo, in studio di registrazione. Nato il 10 aprile ‘72, ha suonato le tastiere nei Side One: portavano nei locali di Spezia e dintorni le cover di Zucchero, Liga, Vasco… Autodidatta, Andrea Sellaroli riesce a trovare accordi, scale, melodie, affidandosi esclusivamente all’orecchio. Scrive canzoni da sempre: registra le parti di basso, di batteria, di chitarra, degli archi e naturalmente di tastiera. Girata l’Italia in lungo e in largo, torna a vivere a La Spezia. Contatta nuovamente Max Marcolini (chitarrista, arrangiatore e produttore di Zucchero “Sugar” Fornaciari), con il quale aveva già collaborato in passato. Gli affida il compito di “mettere in bella” le sue idee realizzando un album. Otto brani che il nostro non vede l’ora di farci ascoltare, con il primo singolo estratto dal titolo “Welcome to my life”. Rock, con una chitarra pesante sotto che ti carica. Rock come modo di essere. Mettersi continuamente in gioco. Da un giorno all’altro, decidere di partire, cambiare città, cambiare vita. Andrea Sellaroli l’ha fatto, senza certezze sul futuro, seguendo ancora il suo istinto. E, per fortuna, gli è sempre andata bene.
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