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Religioni

A Castel Gandolfo con il treno del Papa

Daniele Sebastianelli

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Vaticano: riattivato il treno che permetterà di raggiungere la villa papale

Dal sito web dei Musei Vaticani sarà possibile acquistare il biglietto

Rimesso in funzione l’antico treno a vapore che collega il Vaticano con la residenza estiva dei Papi a Castel Gandolfo. Ogni sabato, dal 12 settembre, con collegamenti ordinari garantiti dalla rete ferroviaria regionale (dunque senza la locomotiva a vapore) sarà possibile raggiungere la villa dei Papi ai Castelli Romani, attraverso un itinerario turistico-religioso da riscoprire…

 

Vaticano: riattivato il treno che permetterà di raggiungere la villa papale

Dal sito web dei Musei Vaticani sarà possibile acquistare il biglietto

 

Rimesso in funzione l’antico treno a vapore che collega il Vaticano con la residenza estiva dei Papi a Castel Gandolfo. Ogni sabato, dal 12 settembre, con collegamenti ordinari garantiti dalla rete ferroviaria regionale (dunque senza la locomotiva a vapore) sarà possibile raggiungere la villa dei Papi ai Castelli Romani, attraverso un itinerario turistico-religioso da riscoprire. L’iniziativa è resa possibile dalla collaborazione delle Ferrovie dello Stato con i Musei Vaticani che permetteranno, con un unico biglietto, di visitare anche le sale museali di Castel Gandolfo.

“Il nuovo collegamento ferroviario – si legge in una nota delle Ferrovie dello Stato – intende idealmente unire i ‘due Vaticani’ e concretamente avvicinare  due scrigni di cultura e bellezza quali sono i Musei Vaticani e le Ville Pontificie di Castel Gandolfo, luogo magnifico e segreto dove lo splendore dell’arte e la gloria della natura convivono in mirabile equilibrio”.

Emozione e stupore

Il primo collegamento, effettuato venerdì 11 settembre, ha visto la partecipazione del Direttore dei Musei Vaticani, Antonio Paolucci, insieme al Direttore delle Ville Pontificie, Osvaldo Gianoli, e l’Amministratore Delegato del Gruppo FS Italiane, Michele Mario Elia. “Io, da storico dell’arte – ha commentato nella nota Antonio Paolucci – penso all’emozione e allo stupore dei visitatori quando nel parco di Villa Barberini vedranno il geometrico splendore dei giardini all’italiana, quando entreranno nel criptoportico di Domiziano e avranno l’impressione di essere dentro una stampa delle rovine di Piranesi, quando, dalla terrazza della Villa di Castel Gandolfo vedranno l’occhio azzurro del lago dopo aver percorso la Galleria che raccoglie i ritratti dei romani Pontefici. Penso all’emozione e allo stupore, ma anche alla gratitudine che ciascuno dei visitatori proverà per questo imprevisto regalo del Papa”.

I viaggi in treno dei Papi

Un rapporto storico, quello tra le ferrovie e il Vaticano, ricco di storia ed aneddoti. Prima dell’Unità d’Italia – smentendo la leggenda nera che vuole lo Stato Pontificio arretrato e antimoderno – nel decennio compreso tra il 1860-1870, lo Stato Pontificio era il più evoluto nella costruzione di infrastrutture ferroviarie. Il primo viaggio in treno di un Papa fu quello di Pio XII nel 1849 sulla tratta Napoli-Portici. La Stazione vaticana, situata all’interno dei giardini vaticani, quella dalla quale oggi parte lo storico treno, venne costruita nel 1929 all’indomani dei Patti Lateranensi. Dalla stessa stazione venne trasportata nel 1959 la salma di Papa San Pio X fino a Venezia, per volere di Giovanni XXIII, tramite uno speciale convoglio messo a disposizione dalle Ferrovie dello Stato italiano. Lo stesso Giovanni XXIII utilizzò la Stazione ferroviaria vaticana per giungere nel 1962 ad Assisi ed essere così il primo Papa ad uscire dai confini del Lazio con il treno dopo l’Unità d’Italia. Anche Giovanni Paolo II nel 1985 utilizzò il treno di ritorno da un viaggio pastorale. A causa delle intense nevicate che resero impossibile l’utilizzo di altri mezzi quali l’auto o l’aereo, giunse in treno fino alla Stazione vaticana. Treno utilizzato di nuovo nel 2002 in occasione della Giornata Mondiale di Preghiera per la Pace nel Mondo. Benedetto XVI, dal canto suo, utilizzò un treno ad alta velocità nel 2011 per giungere ad Assisi nel 25esimo anniversario della Prima Giornata di Preghiera per la Pace nel Mondo. Al ritorno il treno venne trainato fin dentro la Stazione ferroviaria vaticana da una locomotiva diesel.

Una grande opportunità culturale

Da quando Papa Francesco ha deciso di aprire al pubblico la residenza estiva di Castel Gandolfo – riservando per sé, e per le vacanze estive del Papa emerito, soltanto alcune stanze – rendendola un museo, è possibile visitare il primo piano del palazzo dove, in sei sale, sono sistemati 51 ritratti dei pontefici in 500 anni di storia. Da vedere anche la sedia gestatoria di Papa Pio IX e diversi abiti liturgici. La visita consentirà anche di ammirare il cortile del palazzo e il balconcino dal quale i Papi hanno recitato, e recitano tutt’ora, l’Angelus.

Il treno, nella prospettiva del grande evento del Giubileo della Misericordia, rappresenta così un’altra grande opportunità culturale aperta a turisti e pellegrini.

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Religioni

Nominato il nuovo Rettore alla Pontificia Università della Santa Croce

Si tratta del rev. prof. Fernando Puig, attualmente Decano della Facoltà di Diritto Canonico
 

Daniele Sebastianelli

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Entrerà in carica l’1 ottobre 2024, con l’inizio dell’Anno accademico, il rev. prof. Fernando Puig come nuovo Rettore della Pontificia Università della Santa Croce di cui quest’anno ricorre il 40º anniversario della fondazione. Subentra al rev. prof. Luis Navarro che, dopo otto anni di mandato, in quella stessa data andrà in pensione, incorporato alla Santa Croce nel 1986.  

Il rev. Fernando Puig è nato a Terrassa, in Spagna, nel 1968, ed è sacerdote incardinato nella Prelatura della Santa Croce e Opus Dei dal 2004. Professore ordinario di Diritto dell’Organizzazione e del Governo della Chiesa presso la Facoltà di Diritto Canonico è Dottore di ricerca in Diritto privato presso l’Università di Barcellona e Università di Girona. Ha conseguito anche un dottorato in Diritto Canonico e in Teologia dogmatica ed è autore di numerosi contributi e articoli su riviste specializzate.

“La Comunità Accademica ringrazia il prof. Luis Navarro per gli anni di lavoro come Rettore al servizio della nostra Istituzione” si legge in una nota. Nel corso dei due mandati “si è avviato un processo di riforma dell’organizzazione interna, professionalizzando diverse procedure di lavoro; si sono attivate misure economiche e finanziarie per garantire la sostenibilità. Negli ultimi anni si è inoltre dato un ulteriore impulso alla ricerca, attraverso la creazione di progetti interdisciplinari e interuniversitari, che coinvolgono studiosi e ricercatori provenienti da Università di diversi Paesi”.  

Rev. Prof. Luis Navarro

Sotto la guida di Navarro, inoltre, “l’Università ha aderito ai progetti finalizzati a favorire la mobilità studentesca e tra i docenti, in linea con quanto richiesto dalla Costituzione Veritatis gaudium di Papa Francesco”.

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Attualità

Tutela dei Minori

Accordo di Collaborazione tra la Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori e la Pontificia Università della Santa Croce

Redazione Foritalynews

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Mercoledì 7 febbraio 2024, presso Casa Santa Marta, è stato firmato un Accordo di collaborazione tra la Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori e la Pontificia Università della Santa Croce, nella comune missione di prevenzione degli abusi e tutela dei minori e adulti vulnerabili propria della Chiesa universale.
 La firma è stata apposta dal Cardinale Seán O’Malley, OFM, in qualità di Presidente della Commissione, e dal rev. Luis Navarro quale Rettore Magnifico della Pontificia Università della Santa Croce.

 Il cardinale O’Malley ha spiegato come: “Questa intesa si inserisce nel tessuto di accordi di collaborazione che la Commissione firma con altre enti ecclesiali per portare avanti la sua missione, per cui siamo grati alla Santa Croce per la sua generosità in questo progetto”.

 Il Rettore della Santa Croce ha commentato: “siamo contenti di essere al servizio ad uno sforzo cruciale e comune all’interno della Chiesa e la Santa Croce vuole fare la sua parte”.

 Nello specifico, l’Università della Santa Croce potrà ospitare iniziative legate alla missione della PCTM (art. 2) oltre a favorire l’organizzazione di Seminari, Corsi di formazione sia per docenti, studenti e personale non docente, nonché attività di formazione permanente per il personale della Commissione o stage per i Dottorandi presso la stessa PCTM (art. 5).

 Le due Istituzioni prevedono di redigere annualmente una relazione sulle iniziative svolte, che potrà essere resa pubblica attraverso i rispettivi canali.
 
La collaborazione ha una validità triennale e potrà essere rinnovata.

Testo dell’Accordo

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Cultura

PREMIO “GIUSEPPE DE CARLI” 2023: IL 30 NOVEMBRE LA CERIMONIA DI PREMIAZIONE

Tavola rotonda su “LA SPERANZA E I SUOI VOLTI” CON IL VESCOVO FISICHELLA, SANTIAGO SANZ E PIERO DOMINICI

Redazione Foritalynews

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Si svolgerà giovedì 30 novembre 2023, alle ore 15.30, la cerimonia di consegna della settima edizione del Premio “Giuseppe De Carli”, presso la Pontificia Università della Santa Croce (Aula Álvaro del Portillo), partner accademico dell’Associazione costituita per ricordare la figura del vaticanista della Rai, scomparso nel 2010.

L’annuncio e la premiazione dei vincitori, per le diverse sezioni proposte, saranno anticipate da una tavola rotonda sul tema “La Speranza e i suoi volti“.

Mentre nel mondo imperversano guerre in ogni latitudine, con migliaia di vittime accertate, in questa edizione del Premio De Carli vogliamo riflettere sui diversi volti della speranza, per allontanare il rischio della disperazione e cercare spiragli di rinascita anche laddove sembra impossibile che scaturisca – ha dichiarato il Presidente dell’Associazione, il professore Giovanni Tridente. – Per questo ci avvarremo di un teologo esperto in escatologia e di un sociologo studioso della complessità, per concludere con uno sguardo proiettato al prossimo Giubileo del 2025, che Papa Francesco ha voluto dedicare proprio alla speranza“.

Infatti, dopo i saluti del prof. Daniel Arasa, decano della Facoltà di Comunicazione della Pontificia Università della Santa Croce, e del Presidente Tridente, moderati da Alessandra Ferraro, giornalista Rai, interverranno il teologo Santiago Sanz, docente di Escatologia presso la Santa Croce Piero Dominici, docente di sociologia presso l’Università degli Studi di Perugia. Le riflessioni conclusive saranno affidate il al Vescovo Rino Fisichella, Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione e coordinatore degli eventi del Giubileo 2025.

A seguire, l’annuncio dei vincitori di questa settima edizione e la premiazione dei migliori lavori delle tre sezioni: “Chiesa, guerra e pace”; “Narrare le migrazioni: storie, volti, speranze”; “La funzione delle tradizioni religiose in favore del dialogo, della pace e della libertà”, le ultime due bandite in collaborazione con il Comitato “Comunicazione e migranti” e con il Comitato “Giornalismo & Tradizioni religiose”.

I lavori di questa edizione 2023 del Premio De Carli – circa 40 – sono stati valutati da tre qualificate giurie composte, per quanto riguarda la prima sezione, da José María Ballestrer Esquivias, giornalista de El Debate;Lucia Capuzzi, inviata di Avvenire; Paolo Conti, editorialista del Corriere della Sera;Fausto Gasparroni, giornalista dell’ANSA;Massimiliano Padula, docente Università Lateranense;Andrea Picardi, giornalista e manager della comunicazione; Carla Rossi Espagnet, docente Università della Santa Croce; e dalla giornalista Valentina Petrini.

Per maggiori informazioni sulle precedenti edizioni del Premio, si può visitare il sito web www.associazionedecarli.it o seguire gli account Facebook e Twitter dell’Associazione.


Per confermare la propria partecipazione scrivere a info@associazionedecarli.it

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