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Squadrismo digitale contro la pagina della Federazione Italiana Pediatri
Oltre 5000 commenti no-vax nel giro di poche ore per un post di informazione vaccinale, ma dietro tutto questo sembra esserci un attacco mirato ed organizzato
Un vero e proprio raid, quello subito dalla pagina Facebook FIMP – Federazione Italiana Medici Pediatri, che nel giro di 48h si è ritrovata sommersa da quasi 5000 commenti da parte di altrettanti no-vax, che pare non abbiano gradito la campagna informativa a favore delle vaccinazioni in età pediatrica.
Nella maggior parte dei casi, i commenti si sono limitati a stressare la già più volte smentita bufala sulle correlazioni tra vaccini e autismo, altre volte hanno mostrato veri e propri attacchi, alla classe medica in generale, o verso gli amministratori della pagina nel particolare.
Un esempio di commento stilato sulla pagina è il seguente (si riporta nel modo esatto in cui è stato scritto):
“Siete un’associazione collusa con gl’interessi delle multinazionali del farmaco, cosa non fate per un viaggio premio alle Maldive o a Cuba. Molti di voi si accontentano di qualche computer o dell’ultimo modello di smartphone in regalo, voi che senza alcun scrupolo e senza cognizione scentifica vaccinereste pure la vostra anima al diavolo. Siete un’associazione da abolire immediatamente.”
Oppure questo:
“la Libertà è sacra, quindi chi vuole fa e chi non vuole non fa… e tutto questo per rispetto ad ogni scelta…. le scelte non devono essere poi oggetto di “ricatti” “imposizioni” spacciate come ormai conosciamo bene: per il tuo bene… chi impone non ha nulla da spartire con: il tuo bene…CONSAPEVOLEZZA!!!!!”
I commenti, come è chiaro, non sono stati postati solo da un gruppo di persone spinte a manifestare la propria libertà di espressione, ma da una organizzazione che ha deliberatamente indirizzato 5000 commenti di questo tipo.
L’amministratore del gruppo FIMP – Federazione Italiana Medici Pediatri, in un post pubblico sulla pagina ha dichiarato quanto segue:
<<Da ieri pomeriggio la nostra
Pagina è dentro il mirino dei no vax, che hanno condiviso alcuni nostri post
nei loro gruppi e nelle loro bacheche in una deprimente “chiamata alle
armi”. A centinaia si stanno riversando con insulti, diffamazioni e
minacce, che il nostro consulente legale sta raccogliendo per procedere con una
denuncia alla Polizia Postale come da art. 595 del Codice Penale.
Per Facebook ovviamente è tutto regolare, e suggerisce al massimo di cancellare
i nostri post. No, non lo faremo. Noi non ci arrendiamo ai leoni da tastiera
laureati su YouTube o indottrinati sui forum. Noi lavoriamo nella vita reale e
nella più grande emergenza sanitaria nella Storia siamo in prima linea per la
salute dei bambini. Chi nello stesso tempo impiega le sue ore a sabotarci
merita la sola attenzione del nostro avvocato. E della nostra squadra social,
che lentamente sta ripulendo dall’immondizia la Pagina.
Ci scusiamo con chi ci segue per lo spettacolo al quale deve assistere, presto
tutto tornerà alla normalità.>>
Non è la prima volta che si verificano episodi simili, anche Vasco Rossi è stato vittima della stessa dinamica qualche tempo fa, allo stesso modo di divulgatori online come David Puente e lo Youtuber Barbascura X, finiti entrambi nel mirino di una cosiddetta “shitstorm” (letteralmente “tempesta di sterco”).
Come rilevato anche nella trasmissione “le iene”, gli autori di queste shitstorm si organizzano in gruppi sulle varie piattaforme social, come whatsapp, telegram, facebook, che sono spesso privati o invisibili. Il loro fine è coordinarsi, raggrupparsi e indirizzare gli attacchi, parliamo dunque di vere e proprie forme di squadrismo online.
Non bisogna mai dimenticare che, nonostante le piattaforme social possano dare l’impressione dell’anonimato della de-responsabilizzazione, in realtà le conseguenze penali per diffamazione, incitamento all’odio o minacce sono comunque perseguite, e se è vero che manifestare la propria opinione è un diritto, rispettare le regole della convivenza civile è un dovere, sia nella vita offline che su quella online.
Link al post incriminato:
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Confermato il rating di credito pubblico di Greenthesis
L’Agenzia di rating italiana specializzata nella valutazione del merito creditizio di imprese non finanziarie e nella valutazione del grado di sostenibilità degli operatori economici – ha confermato a B1.1 il rating di credito pubblico di Greenthesis, classe di merito creditizio rientrante nella fascia “Investment Grade”.
Come evidenziato dall’Agenzia, l’avvenuta conferma del rating è dovuto a tre aspetti: L’ingresso nel capitale sociale di Greenthesis S.p.A. da parte di PATRIZIA SE, leading partner per gli investimenti nel mercato immobiliare ed infrastrutturale globale; il consolidamento di ricavi e marginalità nell’esercizio 2023, nonché il mantenimento di un livello di leverage sostenibile; le previsioni contenute nel Piano Strategico-Industriale di Gruppo 2024-2028, che indicano un aumento del fatturato, la tenuta della marginalità ed un livello di indebitamento finanziario in decisa riduzione.
Secondo quanto già reso pubblico in precedenza, nell’esercizio 2023 il Gruppo ha saputo generare robusti flussi di cassa operativi, in aumento rispetto all’esercizio 2022. Dal punto di vista finanziario, l’Agenzia conferma inoltre che il Gruppo Greenthesis manterrà la capacità di generare consistenti flussi di cassa operativi.
I quattro comunicati di rating completi, con l’evidenza dei fattori che hanno determinato l’assegnazione del suddetto rating, sono disponibili sul sito internet dell’Agenzia medesima al seguente link: https://ratingagency.cerved.com.
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Mezza stagione: la Moda risponde presente
Cosa indossare quando la mattina è grigia e fredda e il pomeriggio soleggiato
La mattina fredda col cielo grigio ma il pomeriggio il sole splende sereno. Cosa indossare allora? Diventa complicato essere eleganti durante la mezza stagione. Si sognano già i vestiti floreali e minigonne, si rimpiangono i caldi montoni in cui avvolgersi d’inverno Il guardaroba di transizione, ovvero quello in cui stratificare è la regola, offrirebbe più di uno spunto. L’apripista? Non può che essere il trench anti-pioggia, magari beige, e magari in gabardine, da portare stretto in vita da una cintura o a “briglia sciolta”, sotto jeans e felpa come da perfetto manuale street. E poi la giacca in pelle, anche se accostata a stiletto, icona rock più che mai, da indossare da qui alle serate estive.
Il Jeans imperversa da diverse stagioni, mentre ricorda gli anni novanta la gonna longuette in satin, capo strategico-sofisticato, minimale, in grado di elevare ad elegante qualsiasi mise. Per gli accessori si trova la borsa in pelle intrecciata in attesa durante la bella stagione, dei panier di vimini. Il cappotto di pelle è altro elemento fondamentale nella mezza stagione. Perché è sì, ancora un cappotto, ma molto più leggero, decisamente versatile e resistente. Massima espressione durante la mezza stagione la dà anche la gonna a palloncino, elemento utilissimo nel passaggio di stagione: stretta in vita, cade morbida e si sposa perfettamente proprio con il cappotto di pelle.
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Inarsind lancia l’allarme sull’emergenza fondi del Pnrr in Sicilia
“La Regione si rivolga ai liberi professionisti”
Inarsind lancia l’allarme sui fondi Pnrr in Sicilia. In una nota l’associazione sindacale che rappresenta ingegneri e architetti liberi professionisti parte dal fatto che “sembra essere ormai acclarato che la Sicilia è in piena emergenza per quel che riguarda l’impiego dei fondi del Pnrr. La motivazione viene continuamente indicata nella mancanza di personale tecnico presso i vari Assessorati e le Amministrazioni Locali”.
E spiega: “Non da oggi la mancanza di progettazioni rappresenta il vero tallone di Achille che non ha consentito il pieno impiego dei fondi comunitari e oggi rischia seriamente di non permettere di intercettare tutti i fondi del Pnrr che sarebbero nella effettiva disponibilità della Sicilia”.
Poi denuncia: “A fronte dell’ennesimo tentativo messo in opera da parte dell’Assessorato ai Beni Culturali e dell’Identità Siciliana che, per far pronte alla carenza di personale, ha emanato due bandi finalizzati a creare un elenco di pensionati da cui attingere per svolgere le attività di responsabile unico del procedimento ed in un secondo momento anche di direttore dei lavori e che pare non avere dato gli esiti sperati, si trascura l’apporto che può essere fornito dai Liberi Professionisti Architetti e Ingegneri e l’affidamento all’esterno dei servizi di Architettura e Ingegneria”.
E conclude: “Ci risulta di un forte coinvolgimento in altre parti del Paese dei liberi professionisti per i servizi tecnici connessi al Pnrr; lo stesso non possiamo dire in Sicilia. Confidiamo che il nuovo Governo Regionale voglia prendere in seria considerazione il coinvolgimento dei Liberi Professionisti e per questo nei prossimi giorni Inarsind chiederà un incontro all’Avv. Maria Mattarella che il Presidente Schifani ha posto a guida dell’apposita cabina di regia per il Pnrr”.
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