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Società

Come essere felici? Dalla Danimarca un libretto di istruzioni

Si chiama Hygge, ed è lo stile di vita che ha garantito alla Danimarca il titolo di Paese più felice del mondo.

Marco Matteoli

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Nel 2016 la Danimarca ha raggiunto la posizione numero uno per la quantità di felicità mondiale secondo il World Happiness Report, ma come mai i Danesi sono così felici?

Uno stile di vita semplice, con orari lavorativi contingentati in modo da lasciare sufficiente tempo libero per la propria famiglia, per le amicizie, e per la cura se stessi, pare che sia Il segreto per raggiungere la felicità. Ci sono tuttavia molte ragioni sul perché i Danesi, dal punto di vista internazionale, sembrano così felici, una parte molto importante la gioca lo Stato di Welfare che, al costo di una tassazione molto alta, riduce molto le preoccupazioni e lo stress nella popolazione, come pure l’infelicità estrema. Il sistema sanitario è pubblico e universale, come l’educazione, ci sono inoltre molti ammortizzatori sociali per ridurre il tasso di infelicità tra i disoccupati, e sul luogo di lavoro non si ragiona solo in termini di “sicurezza”, ma anche in termini di “benessere”. Grande importanza riveste la fiducia che i cittadini Danesi hanno nei confronti delle istituzioni, che risultano quelle con il minor tasso di corruzione al mondo, e la possibilità di godere di congedi di maternità e paternità tra i più lunghi d’Europa, assieme alla Norvegia, alla Svezia e alla Finlandia, che concedono congedi di almeno un anno, retribuiti al 100% (la Finlandia arriva a tre).

Nella lingua danese e norvegese, la parola chiave della felicità èappunto “Hygge”, un sostantivo che è usato per definire un sentimento, un’atmosfera sociale, un’azione correlata al senso di comodità, sicurezza, accoglienza e familiarità. In questo senso non vi è la ricerca di eccitazioni momentanee, ma di uno stato di appagamento quotidiano. Meik Wiking, dal “Happiness Research Insitute” di Copenaghen ha stilato un “kit di emergenza hygge” da tenere in casa durante le giornate fredde o quando si è giù di morale, in pieno stile scandinavo:

1) Candele

2) Cioccolato di buona qualità

3) La tua tisana preferita

4) Il tuo libro preferito

5) Il tuo film o serie preferita

6) Marmellata

7) Un buon paio di calzini di lana

8) Una selezione di lettere o ricordi di momenti felici

9) Un notebook

10) Carta e penna

11) Una bella coperta

12) La tua musica preferita

13) Un album fotografico

E per ottenere lo stesso effetto Hygge fuori casa o in estate, l’autore consiglia passeggiate nella natura assieme un piccolo gruppo di amici intimi (due o tre amici sembra essere il numero perfetto), un picnic o un barbecue in famiglia. Benché siano tendenzialmente laici, per i danesi il periodo più hygge dell’anno è il Natale, che a Copenaghen viene festeggiato in un tripudio di profumi, luci, colori e affetti.

Il libro di Meik Wiking, il CEO dell’istituto di ricerca sulla felicità a Copenaghen:  A little book of Hygge-the danish way to live well.

Medico, radiologo, giornalista pubblicista e volontario della Croce Rossa Italiana. Consegue la seconda laurea in Cooperazione Internazionale e Sviluppo nel 2020 presso l’università degli studi di Roma “Sapienza”.

Attualità

L’artista cubano Leoni Torres in concerto a Torvaianica

Redazione Foritalynews

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Domenica 13 Ottobre il Lungomare di Torvaianica, litorale a sud di Roma, risuona al ritmo della musica cubana. Appuntamento dalle ore 18.00 allo stabilimento balneare “Playa del Mar” per l’attesissimo concerto di Leoni Torres: una serata all’insegna della musica, del divertimento e della convivialità. Tappa italiana per il cantante, compositore e produttore musicale cubano che ha già fatto ballare in giro per l’Europa tutti gli amanti del mondo latino e della salsa.

Dagli esordi con i South Coastcon e il successo con i Charanga Habanera alla carriera da solista con sei album all’attivo e duetti con figure di spicco come Pablo Milanés, Descemer Bueno e Kelvis Ochoa, la produzione del compositore latino si contraddistingue per sonorità cubane con influenze pop e romantiche. Negli anni il suo successo ha valicato i confini nazionali conquistando il cuore di milioni di fan in tutto il mondo e ora arriva sul litorale romano.

Lo stabilimento “Playa del Mar”, da anni un vero punto di riferimento per tutto il mondo latino della Capitale – gestito dall’imprenditrice cubana Liriaudys Marti, membro del gruppo Terziario Donna Confcommercio Roma – farà da cornice ad uno show imperdibile, un assaggio della magia di Cuba con brani iconici e la potente presenza scenica di Leoni Torres.

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Società

Le tendenze forti della moda Autunno Inverno 2024-25

Gloria Gualandi

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Dal boho-chic al borgogna, fino agli stivali biker e al suede: i nuovi trend che sono qui per restare. Boho Chic. Balze, chiffon, e stratificazioni bohemien.

Tutto è iniziato con la sfilata di Chloé, quando la nuova direttrice creativa del brand, Chemena Kamali, ha aperto gli archivi e rilanciato lo stile anni 70 della maison in chiave ultra sofisticata.

Mannish. La moda autunno inverno valorizza il lato maschile di ogni donna. Con gilet, camicie e pantaloni dal taglio sartoriale, sia in versione casual che elegante, che prediligono le tonalità neutre e della terra.

Borgogna. Dopo il rosso Ancora dell’estate (la tonalità lanciata da Gucci), la scala cromatica invernale si muove verso la nuance più profonda di borgogna, bordeaux e melanzana. Da indossare in total look.

Animalier. Lode al cappotto maculato dal fascino rétro. In versione bon-ton anni 60. Biker boots. Gli stivali sono i grandi protagonisti di stagione. A fianco ai modelli classici e a quelli altissimi spuntano i biker: con il tacco basso, la suola larga e le fibbe ai lati.

Preppy. Completi in tweed (Alberta Ferretti), mocassini e bauletti (Gucci), mini dress svasati, stivali con la punta tonda e il tacco midi e tailleur composti da minigonna e giacca corta.

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Attualità

Il Rotary “investe” sui giovani aretini

Consegnate ad Arezzo le borse di studio a tre studenti diplomati con il massimo dei voti

Paolo Castiglia

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Una vera e propria serata evento, intitolata “La parola ai Giovani”, quella, partecipatissima da soci e ospiti, organizzata ieri sera dal Rotary Club Arezzo presso l’hotel Minerva. “Abbiamo deciso di dedicare questo nostro incontro alle nuove generazioni – ha spiegato il presidente del Rotary Club Arezzo, Giovanni Linoli – ai giovani del Rotaract ed ai giovanissimi del Club Interact di Arezzo, che in questa occasione hanno avuto modo di comunicare le loro esperienze ed illustrare i loro progetti”.

Poi, spiega ancora Linoli, “alla presenza di Lorenzo Pierazzi, socio del Club a cui è stato recentemente conferito l’incarico di Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Arezzo, e dei Dirigenti scolastici dei tre plessi aretini, sono state consegnate le borse di Studio ai migliori diplomati nell’anno scolastico 2023 – 2024 presso il Liceo Classico Francesco Petrarca, il Liceo Scientifico Linguistico Francesco Redi e l’ITIS Galileo Galilei”.

Tutto ciò è stato possibile grazie al lavoro dei membri della Commissione Cultura: il presidente prof. Claudio Santori, che ha lavorato insieme ai soci Massimo Gallorini, Lorenzo Pierazzi e al presidente Linoli per stilare le graduatorie di merito e individuare i vincitori delle borse di studio. Per lettera poi, ha raccontato la sua esperienza lo studente aretino che non ha potuto essere presente ma che – grazie ad una borsa di studio bandita congiuntamente dal Rotary Club Arezzo e dal Rotary Arezzo Est nella scorsa annata rotariana – ha avuto la possibilità di uno stage presso l’Istituto diretto dal Professor Saverio Braccini, concittadino e Socio onorario del nostro Club, Professore di Fisica Sperimentale all’Università di Berna.

Era presente alla serata, ed è intervenuto con parole di ringraziamento, il padre passionista Priscus Masawe, direttore dell’ospedale di Itololo del distretto di Kondoa in Tanzania. Come ha spiegato il dott. Franco Lelli, socio rotariano che ha seguito tutta la vicenda di persona: “l’Ospedale è stato costruito insieme agli ‘amici di Padre Riccardo’ di Palazzolo sull’Oglio con il contributo importante anche dall’associazione Pole Pole di Arezzo. Il nostro Rotary club Arezzo ha dato un contributo importante per la realizzazione dell’ambulatorio odontostomatologico e le attrezzature per l’ambulatorio sono state donate dal socio rotariano Giovanni Ridi in memoria del padre dentista”.

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