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Attualità

Il Rotary “investe” sui giovani aretini

Consegnate ad Arezzo le borse di studio a tre studenti diplomati con il massimo dei voti

Paolo Castiglia

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Una vera e propria serata evento, intitolata “La parola ai Giovani”, quella, partecipatissima da soci e ospiti, organizzata ieri sera dal Rotary Club Arezzo presso l’hotel Minerva. “Abbiamo deciso di dedicare questo nostro incontro alle nuove generazioni – ha spiegato il presidente del Rotary Club Arezzo, Giovanni Linoli – ai giovani del Rotaract ed ai giovanissimi del Club Interact di Arezzo, che in questa occasione hanno avuto modo di comunicare le loro esperienze ed illustrare i loro progetti”.

Poi, spiega ancora Linoli, “alla presenza di Lorenzo Pierazzi, socio del Club a cui è stato recentemente conferito l’incarico di Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Arezzo, e dei Dirigenti scolastici dei tre plessi aretini, sono state consegnate le borse di Studio ai migliori diplomati nell’anno scolastico 2023 – 2024 presso il Liceo Classico Francesco Petrarca, il Liceo Scientifico Linguistico Francesco Redi e l’ITIS Galileo Galilei”.

Tutto ciò è stato possibile grazie al lavoro dei membri della Commissione Cultura: il presidente prof. Claudio Santori, che ha lavorato insieme ai soci Massimo Gallorini, Lorenzo Pierazzi e al presidente Linoli per stilare le graduatorie di merito e individuare i vincitori delle borse di studio. Per lettera poi, ha raccontato la sua esperienza lo studente aretino che non ha potuto essere presente ma che – grazie ad una borsa di studio bandita congiuntamente dal Rotary Club Arezzo e dal Rotary Arezzo Est nella scorsa annata rotariana – ha avuto la possibilità di uno stage presso l’Istituto diretto dal Professor Saverio Braccini, concittadino e Socio onorario del nostro Club, Professore di Fisica Sperimentale all’Università di Berna.

Era presente alla serata, ed è intervenuto con parole di ringraziamento, il padre passionista Priscus Masawe, direttore dell’ospedale di Itololo del distretto di Kondoa in Tanzania. Come ha spiegato il dott. Franco Lelli, socio rotariano che ha seguito tutta la vicenda di persona: “l’Ospedale è stato costruito insieme agli ‘amici di Padre Riccardo’ di Palazzolo sull’Oglio con il contributo importante anche dall’associazione Pole Pole di Arezzo. Il nostro Rotary club Arezzo ha dato un contributo importante per la realizzazione dell’ambulatorio odontostomatologico e le attrezzature per l’ambulatorio sono state donate dal socio rotariano Giovanni Ridi in memoria del padre dentista”.

Vicedirettore di Foritalynews, giornalista professionista, docente di giornalismo all’Università Roma Tre. Autore del libro "Giornalismo come e perché. Dalla 5 w all'inchiesta" (Aracne editore), tra le esperienze precedenti, dal 2006 al 2016, ha lavorato per il quotidiano Il Sole 24 ORE, per il quale ha seguito l’economia dei trasporti per la redazione di Roma.

Attualità

“Esotika Pet Show”: non solo cuccioli ma una due giorni di festa in famiglia

Al via sabato 14 il Salone Nazionale degli Animali Esotici
e da Compagnia che tornerà a riempire Arezzo Fiere e Congressi

Paolo Castiglia

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Il 44,7% delle famiglie italiane vive oggi con almeno un animale domestico. “Esotika Pet Show”, al via ad Arezzo Fiere e Congressi sabato 14 settembre, è quindi l’occasione per gli appassionati di scoprire il fantastico mondo del Pet, ma anche di apprendere il modo più corretto di avvicinarsi e relazionarsi con il proprio piccolo amico e sviluppare ulteriormente con consapevolezza rinnovata la propria passione.

“Arezzo Fiere e Congressi è quindi pronto a ripartire con grande slancio dopo un’estate già piena di eventi di successo”. Il presidente dell’Ente Fieristico, Ferrer Vannetti, sottolinea così l’importanza di questa ripresa, che si preannuncia coinvolgente per operatori e pubblico.
“Siamo pronti ad accogliere una serie di manifestazioni che promettono di coinvolgere appassionati ed esperti provenienti da ogni parte del mondo e Esotika è un evento – spiega ancora Vannetti – che ospitiamo sempre con grande piacere e che testimonia la duttilità espositiva del nostro Ente fieristico. Una kermesse rivolta al grande pubblico che esprime, ancora una volta, come sia in atto il definitivo rilancio della Fiera Espositiva, in piena sintonia con le forze produttive, associative e di rappresentanza del nostro territorio a tutti i livelli. Anche questa edizione – afferma il presidente – sarà di fatto una grande festa, dedicata ad appassionati e alle famiglie e i visitatori troveranno un ambiente caratterizzato da diverse tipologie di piante, animali da ammirare e perché no, anche da accudire”. “L’incredibile ritorno del Salone Nazionale degli Animali Esotici e da Compagnia – dichiarano gli organizzatori dell’evento ospitato in Arezzo Fiere e Congressi – farà vibrare Arezzo Fiere e Congressi di gioia e trepidazione a partire da sabato: Esotika Pet Show è molto più di una semplice esposizione di animali esotici, una vera e propria esplosione di sorprese e intrattenimento”.

Come abbiamo visto quasi la metà delle famiglie italiane condivide la propria vita con un amato animale domestico e “il nostro è evento – spiega Daniel Baiocco, ideatore e organizzatore di Esotika Pet Show – assolutamente da non perdere per tutti gli appassionati che vogliono immergersi nel meraviglioso mondo degli animali da compagnia e imparare i migliori approcci per avvicinarsi a queste creature affascinanti e creare un legame speciale con loro. L’attesissimo Esotika Pet Show si terrà il 14 e 15 settembre presso Arezzo Fiere e Congressi, e accoglierà esperti e amanti degli animali esotici, offrendo loro un’esperienza unica per scoprire da vicino queste meraviglie della natura e apprendere il modo migliore per prendersi cura di loro. Il programma dell’evento sarà ricco di emozionanti attività con le ultime novità del settore, accessori all’avanguardia, alimenti di altissima qualità, complementi d’arredo e tutto ciò che servirà per gestire con amore e attenzione i nostri amatissimi amici a quattro zampe. Insomma, Esotika Pet Show sarà un’esperienza imperdibile, un mix esplosivo di passione, divertimento e conoscenza per tutti gli appassionati degli animali. Non potete assolutamente mancare!”

Saranno presentate numerose esposizioni nella Fiera, spaziando dalla celebre mostra canina, Disc Dog, obbedienza ed altre discipline. Ma non finisce qui, ogni giorno i visitatori potranno immergersi nel meraviglioso mondo dell’acquariologia, del terrascaping e dell’aquascaping. E per chi alla ricerca di un nuovo amico peloso, avrà la possibilità di portarne uno a casa.
“Ma non è tutto – insiste Baiocco – il pubblico rimarrà stupefatto di fronte alle ultime novità: carpe koi, laghetti e un magnifico giardino giapponese. Oltre a questo, ci saranno pesci, tartarughe, adorabili porcellini d’india, colorati pappagalli e teneri piccoli mammiferi come criceti e ricci. Non mancheranno gli affascinanti rettili, gli strabilianti anfibi e gli amabili roditori”.
“Siamo orgogliosi – conclude lo stesso Baiocco – di confermare la nostra posizione di migliore fiera nel settore, attrattiva per un pubblico sempre più numeroso e interessato. Siamo pronti a farvi vivere esperienze indimenticabili, emozionanti e ricche di scoperte. Non vediamo l’ora di darvi il benvenuto ad Arezzo Fiere e Congressi!”

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Attualità

Creare poesia per promuovere la salute mentale: un progetto della ASL Roma 1

“Think poetic” è un progetto nato durante il primo lockdown del 2020 per non lasciare da soli i pazienti del centro di salute mentale del distretto 13 ASL Roma 1, oggi un laboratorio di poesia aperto anche al pubblico

Marco Matteoli

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“Il nostro obiettivo è promuovere la salute mentale nella comunità attraverso la poesia”. Con queste parole il Dott. Andrea Solfanelli, medico psichiatra e promotore del progetto, descrive “think poetic”, nato nel 2020 per andare incontro ai pazienti del CSM del distretto 13 della ASL Roma 1, rimasti chiusi in casa per il lockdown, o impossibilitati per altro motivo a recarsi fisicamente al centro di salute mentale.

Il progetto è iniziato con la condivisione di poesie autoprodotte attraverso una chat, e successivamente si è esteso, mediante appuntamento mensile, generalmente l’ultimo martedì del mese, nella biblioteca “Casa del Parco” su via Pineta Sacchetti, dove il dott. Solfanelli e la dott.ssa Isabella Cavicchia, infermiera e scrittrice, coordinano questa attività di gruppo, esortando, non solo gli utenti del CSM, ma anche la popolazione del municipio, a scrivere e condividere testi poetici e aprirsi al gruppo senza timore di giudizio. Una volta esposta la composizione, gli altri membri del gruppo possono commentare il brano o semplicemente esporre il proprio, questo permette di creare un flusso poetico che si autoalimenta con il contributo di tutti i membri.

Un progetto semplice e “sovversivo”, che scaturisce dall’esigenza di combattere l’isolamento imposto dal primo lockdown, e dal senso di alienazione vissuto dal 2020 in poi, in uno spazio in cui incontrarsi davvero e superare la solitudine. Si utilizzano le composizioni poetiche per lasciare fluire il proprio inconscio e superare i limiti imposti dalle parole di utilizzo comune; il risultato è trovare poesia anche in ciò che non ci si aspetta, anche nella verbalizzazione di malesseri interiori attraverso metafore, allegorie, iperboli, personificazioni o in qualunque altro tipo di figura retorica in grado di esprimere il non verbalizzabile.

Nel gruppo il flusso poetico è libero e mutevole, e ogni membro che mano a mano si aggiunge porta nuovi spunti, che siano storie, ricordi, aneddoti, sogni, si può parlare di se stessi oppure degli altri, al fine di incoraggiare il pensiero poetico, uno strumento in più a sostegno della salute mentale.

Per informazioni è possibile contattare il tel. 06/45460671 oppure la biblioteca casa del parco.

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Attualità

A Solferino la fiaccolata dei 160 anni della Croce Rossa Italiana

Come ogni anno, la città di Solferino ha ospitato la fiaccolata dei volontari della Croce Rossa Italiana, quest’anno ad accendere la prima fiaccola è stato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Marco Matteoli

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Nel silenzio della notte si odono gemiti, sospiri soffocati pieni di angoscia e di sofferenza e voci strazianti che implorano soccorso. chi potrà mai dire le agonie di quella notte spaventosa! […] Non sarebbe opportuno, durante un periodo di pace e di tranquillità, costituire delle società di soccorso, il cui scopo fosse quello di provvedere alla cura dei feriti, in tempo di guerra, per mezzo di volontari solerti, disinteressati e ben qualificati per tale compito?” Con queste parole Jean Henry Dunant, raccontava della battaglia di Solferino e San Martino del 24 giugno 1859, nel pieno della II guerra di indipendenza italiana, all’interno del suo libro intitolato “un ricordo di Solferino”, pubblicato alla fine del 1862.

È proprio nel ricordo dei campi di battaglia, tra urla strazianti e i miasmi della belligerante disumanità che nacque l’idea di un’associazione di volontari, che con carattere di neutralità ed imparzialità potesse essere in grado di soccorrere i feriti sul campo di battaglia, da questa idea nacque, il 15 giugno 1864, a Milano, la Croce Rossa Italiana. Nella 1° Conferenza diplomatica di Ginevra (8-22 agosto 1864), venne poi sancita la neutralità delle strutture e del personale sanitario.

Ancora oggi dopo 160 anni i volontari della Croce Rossa si impegnano, in virtù dei sette principi fondanti, a sostenere i vulnerabili sia in ambito militare che in ambito civile. “Voglio ringraziarla per la sua opera quotidiana nel mettere al centro dell’agenda Internazionale la sua preoccupazione, che è anche la nostra, per i conflitti armati in corso e per la tragedia umanitaria a cui assistiamo” ha detto il presidente della Croce Rossa Italiana Rosario Valastro rivolgendosi al capo dello Stato Sergio Mattarella, che nel pomeriggio del 22 giugno ha dato di persona il via alla fiaccolata a Piazza Castello, Solferino, per onorare i 160 anni della Croce Rossa Italiana.

Nel frattempo, nella stessa giornata del 22 giugno, l’ufficio del Comitato Internazionale della Croce Rossa a Gaza è stato colpito da proiettili di grosso calibro in seguito a un bombardamento, il quale ha ucciso 25 persone e ne ha ferite almeno 50 , un evento che colpisce allo stomaco i principi stessi di questa associazione, è il caso di dire che “l’umanità si è fermata a Solferino.”

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