Connect with us

Società

Anaffettivi e distratti. E’ questo l’identikit dei Centennials?

Marco Matteoli

Pubblicato

il

Avarizia di sé, indifferenza verso l’altro, incapacità di esprimere affetti

Quando la fisicità nelle relazioni viene ad affievolirsi, ecco il rischio di perdere il senso dell’attaccamento e della realtà

Quelli comunemente chiamati “Millennials” o generazione Y, sono i ragazzi nati tra gli anni ’80 e il 2000 e rappresentano l’ultima generazione del XX secolo…

Avarizia di sé, indifferenza verso l’altro, incapacità di esprimere affetti: quando la fisicità nelle relazioni viene ad affievolirsi, ecco il rischio di perdere il senso dell’attaccamento e della realtà.

Quelli comunemente chiamati “Millennials” o generazione Y, sono i ragazzi nati tra gli anni ’80 e il 2000 e rappresentano l’ultima generazione del XX secolo. Il Time li definisce “pigri, superficiali e narcisisti” [[1]]; molto diversi da loro sono i “Centennials” o generazione Z, nati tra il 1996 e il 2010, sono loro i veri nativi digitali, figli di una generazione, la Y, cresciuta nella relativa pace e prosperità degli anni Novanta e che ha pagato a caro prezzo l’instabilità del nuovo assetto sociale.

Se i Millennials hanno vissuto il passaggio dagli sms alla chat room come una rivoluzione, la generazione Z non ricorda un tempo senza social networks. È una generazione cresciuta con gli emoticons e le videochat; se per i millennials lo smartphone è stato l’oggetto del desiderio, per la generazione Z lo smartphone è la naturale estensione del proprio corpo.

Una generazione cresciuta a pane e social network, uno schermo touch a separare due persone distanti anche centinaia di kilometri. La tecnologia ha avvicinato le persone, e la progettazione stessa di questi dispositivi proclama la vicinanza e la socializzazione, ma qualcosa sembra essere andato storto. Lo scotto da pagare è una generazione più disposta a sorridere davanti a uno smartphone che davanti a un altro essere umano.

Se la comunicazione digitale permette d’essere connessi con il mondo intero in tempo reale e permette di intrecciare legami con un numero illimitato di persone, è anche vero che questi dispositivi connettono, ma non mettono in relazione, come dice Baumann, nel mondo digitale siamo “solitari interconnessi” [[2]].

I Centennials sono anche descritti come impazienti, distratti, inconcludenti, indecisi, drogati dalle notifiche, dalle vibrazioni e dai messaggi continui scaturiti da quel maledetto schermo touch.

Una droga come tante altre, che crea dipendenza, impazienza, insoddisfazione, incapacità di dedicarsi a lungo a qualcosa; tra i pubblicitari non a caso gira la battuta: “se non riesci a agganciarli in cinque parole, puoi cambiar mestiere”, e qualcuno paragona la loro soglia di attenzione a quella di un pesce rosso [[3]].

Per il New York Times invece i Centennials rappresentano la generazione mentalmente più aperta, nati nel periodo delle migrazioni di massa, dei matrimoni gay, dell’emancipazione femminile, e più dei Millennials sanno accettare le differenze etniche all’interno della società [[4]].

Questi ragazzi, più seri, pragmatici e meno auto-indulgenti dei loro predecessori, hanno già assorbito ben due crisi economiche, e l’incertezza è la loro condizione base di vita; saranno loro, in questa società così dissipata nell’oceano dell’incertezza, i marinai che condurranno il futuro dell’umanità in lidi più stabili? Come per ogni cosa, il tempo ci darà le nostre risposte.

AUTORE DELL’ARTICOLO: Dott. Marco Matteoli, medico chirurgo, specialista in diagnostica per immagini e medico volontario della Croce Rossa Italiana. Attualmente studente di cooperazione internazionale e sviluppo presso l’università di Roma “Sapienza”.

Contact: marcomatteoli@email.it; http://lamedicinadellapoverta.com; http://facebook.com/lamedicinadellapoverta

[1] Stein, J. (2013). Millennials: The Me Me Me Generation. [online] Time. Available at: http://time.com/247/millennials-the-me-me-me-generation/

[2] Bauman, Z. and Dal Lago, A. (2000). La solitudine del cittadino globale. Milano: Feltrinelli.

[3] Corriere della Sera. (2018). Chi sta arrivando? La generazione Z. [online] Available at: https://www.corriere.it/cronache/15_settembre_26/chi-sta-arrivando-generazione-z-3175b132-6452-11e5-a4ea-e1b331475bf0.shtml

[4] Thought Catalog. (2018). The Differences Between Centennials (Generation Z) and Millennials (Generation Y). [online] Available at: https://thoughtcatalog.com/stephanie-casella/2015/09/the-differences-between-centennials-generation-z-and-millennials-generation-y/

Medico, radiologo, giornalista pubblicista e volontario della Croce Rossa Italiana. Consegue la seconda laurea in Cooperazione Internazionale e Sviluppo nel 2020 presso l’università degli studi di Roma “Sapienza”.

Continua la lettura
Clicca per commentare

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Cultura

Arezzo Fiere e Congressi: al via la ricca collezione autunno-inverno di eventi

Paolo Castiglia

Pubblicato

il

“Fino a fine febbraio 2025 Arezzo Fiere e Congressi osserverà ritmo altissimo, scandito da un calendario fitto di eventi tra tradizione e innovazione”. Lo spiega il presidente di Arezzo Fiere e Congressi, Ferrer Vannetti, che – dopo il grande successo di pubblico registrato con l’edizione autunnale di Passioni in Fiera e quella annuale di Agrietour – guiderà l’Ente Fieristico aretino attraverso la fitta serie di appuntamenti che chiuderà quest’anno 2024 e che darà inizio alla stagione 2025.

In questo novembre tanto spazio per i convegni professionali in ambito sanitario. Nel weekend del 15 e 16 novembre infatti si è svolto il Congresso Nazionale Scivac “Quando la decisione è più importante dell’incisione”, nel quale si è parlato di chirurgia attraverso un punto di vista innovativo, con interventi di numerosi speakers di alto livello. “Dal 26 al 29 novembre si svolgerà invece – spiega Vannetti – il 19esimo Forum Risk Management che si intitola ‘Verso un Nuovo Sistema Sanitario, Equo – Solidale – Sostenibile’, un evento che rappresenta da sempre un momento importante della programmazione fieristica aretina e che ospitiamo ogni anno con estremo piacere e con l’attenzione organizzativa che questo appuntamento merita”.

Organizzato da Gutenberg, promosso da Agenas con il patrocinio della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome e con il patrocinio dell’Istituto superiore di sanità e della Regione Toscana, il Forum ha infatti l’obiettivo di scrivere la road map della sanità del futuro con la presenza attiva di ministri e assessori alla sanità di moltissime regioni italiane. Tra novembre e dicembre Arezzo fiere e Congressi ospita poi diversi concorsi indetti da Estar, l’Ente di Supporto tecnico amministrativo regionale. Vannetti interviene poi per promuovere un evento nuovo, lo spazio giovani di dicembre, che vedrà l’evento Smart Future Academy in programma venerdì 6 del mese prossimo. “Per la prima volta – illustra appunto il Presidente – alla Fiera di Arezzo si terrà l’evento rivolto ai giovani, dagli studenti delle scuole medie e superiori fino ai diplomati, laureandi e laureati, ha come obiettivo quello di aiutarli a rispondere alla domanda ‘Cosa Vuoi Fare Da Grande’ che prevede attività cosiddette ispirazionali, con la partecipazione di autorevoli speaker e workshop e attività esperienziali di orientamento per realizzare il matching tra giovani, aziende ed enti di formazione”.

Altro appuntamento fondamentale prima della fine dell’anno, il 5 e 6 dicembre: Arezzo Fiere ospiterà la manifestazione dedicata ai protagonisti dell’oreficeria e gioielleria italiane organizzata da Ieg – Italian Exhibition Group. “Il Summit del Gioiello Italiano – approfondisce Vannetti – per questa quarta edizione amplia il suo format e nella prima giornata si svolgerà il vertice strategico dedicato ai protagonisti dell’oreficeria e della gioielleria italiane con il confronto tra gli stakeholder nazionali e territoriali per esplorare sfide e opportunità del comparto”, mentre nella seconda prenderà il via la parte dedicata all’orientamento e al matching tra giovani, aziende ed enti di formazione organizzato da Smart Future Academy.

Il Calendario 2025 si aprirà poi con la ventisettesima edizione del Salone veicoli da collezione in programma l’11 e 12 gennaio 2025. Nei diversi padiglioni e nelle aree esterne si potranno ammirare ma anche scambiare/acquistare auto e moto storiche, ricambi e accessori. Spazio anche all’editoria specializzata, all’automobilia e al modellismo.

L’1 e 2 Febbraio la Fiera ospiterà invece la prima edizione assoluta dell’Arezzo Mineral Show. Vasta esposizione di minerali da collezione, fossili, pietre lavorate e creazioni di gioielli con pietre naturali. Un’occasione unica per collezionisti, appassionati e curiosi per immergersi nel mondo dei minerali. Tornano poi protagonisti gli studenti con Campus – Salone Dello Studente in programma il 5 e 6 febbraio. Occasione unica per conoscere tutti i percorsi post-diploma esistenti e quelli che stanno per essere attivati, dai corsi di laurea delle università, delle accademie e degli Its agli istituti tecnici superiori post-diploma e professionalizzanti. Si potranno inoltre simulare i test di ammissione delle facoltà a numero chiuso, valutare le proprie soft skill e soprattutto confrontarsi con professionisti, professori e psicologi dell’orientamento per una scelta così importante fatta consapevolmente.

Il 15 e 16 febbraio il ritorno del grande Mercato Delle Pulci che prevede la partecipazione di oltre 600 espositori, tra svuota soffitte e svuota armadi, collezionisti, hobbisti e professionisti vintage, handmade, sbaracco negozi, antiquariato e collezionismo per due giornate all’insegna del riuso con ristoro, con spazio bimbi e relax.Chiude il mese di febbraio l’atteso e collaudato appuntamento con Esotika Pet Show. Il Salone nazionale degli animali esotici e da compagnia in programma il 22 e 23 febbraio con un ricco calendario di eventi, anche didattici, per ogni settore della manifestazione con la consueta mostra scambio animali da compagnia, fattorie didattiche e molto altro ancora.

Continua la lettura

Società

Al Rotary Club la visita del Governatore Distrettuale Petro Belli

“Crescere insieme in amicizia e al servizio dei bisogni della società”

Paolo Castiglia

Pubblicato

il

“Il Rotary si nutre di impegno civile, progettualità e anche pragmatismo, ma il tutto assolutamente nel segno della convivialità e dell’amicizia”. E’ questo il messaggio, ma anche lo spirito, con cui il Rotary Club Arezzo ha vissuto la serata in cui si è celebrata la visita annuale del Governatore Distretto 2071, Pietro Belli.

Quindi ieri sera, martedì 5 ottobre, il Governatore nel suo saluto, ha condotto, di fronte ad una sala gremita da moltissimi soci del Club service aretino, un’analisi proprio del significato di essere rotariani, “sia nel Club ma soprattutto a servizio dei bisogni della società e del territorio”. Il presidente del Rotary Club Arezzo, Giovanni Linoli, ha ovviamente fatto gli onori di casa e coordinato la giornata, visto che l’incontro con il Governatore, come di consueto, non è stato limitato alla piacevole conviviale serale ma si è articolato in due fasi: nel pomeriggio una seduta di lavoro degli organismi direttivi del Club con il Governatore per mettere a punto progetti e tematiche da sviluppare nell’anno rotariano 2024-2025.

A tutto ciò ha fatto poi seguito la seduta plenaria serale, durante la quale è intervenuto in apertura il presidente del Rotary Club Arezzo Linoli che, oltre ad esprimere la soddisfazione per l’incontro con Belli, ha parlato anche dei valori e delle ragioni fondanti della rete Rotary sui nostri territori, “che impegna imprenditori, professionisti e manager a destinare una parte delle loro capacità creative a finalità di solidarietà e promozione sociale”. E la ruota rotariana congiunge sempre le persone: il tutto è testimoniato anche dall’ingresso nel Club di due nuovi soci: Giulia Marchetti e Roberto Perlini, “spillati” direttamente dal Governatore Belli.

Continua la lettura

Società

Inner Wheel: la scelta della crescita a servizio della comunità

Ieri la visita della Governatrice Distrettuale ai due club service femminili

Paolo Castiglia

Pubblicato

il

“Quando persone che hanno a cuore il bene altrui uniscono, si rimboccano le maniche e partecipano attivamente a iniziative migliorative della loro comunità, prende forma una cosa meravigliosa che fa vivere un’esperienza indimenticabile a tutte le persone che ne sono partecipi”. Sono parole di Chiara Buccini, Governatrice del Distretto, Inner Wheel pronunciate nel corso della visita ufficiale ai due club service Inner Wheel di Arezzo, nella serata di ieri, 22 ottobre.

La Governatrice, dal curriculum Inner Wheel e professionale di grande spessore, nella sessione pomeridiana ha partecipato ai lavori dei due Club ed ha avuto un incontro ravvicinato con le socie presenti: le ha spronate a lavorare sulla consapevolezza, sul servizio, sulla formazione, sulla comunicazione e sulla crescita delle socie, in modo da facilitare l’ingresso di giovani donne.

La visita è proseguita con una conviviale presso l’hotel Etrusco a cui hanno partecipato numerosi ospiti: oltre a Chiara Buccini, Governatrice Distretto 209, erano presenti – accolte da un’ampia rappresentanza delle socie del due Club presenti alla serata – Elisabetta De Berardin Romano, Segretaria del Distretto, Laura Agnolucci Presidente Inner Wheel Club Arezzo, Luigina Bidini Presidente Club Arezzo Toscana Europea, Ione Marruchi Chairman all’espansione Distretto 209 e Anna Bacconi, Membro del Comitato all’espansione.

Dopo avere spiegato che l’appartenenza all’Inner Wheel “se attiva e non formale si rivela un buon indicatore del reale livello di impegno civico e di capitale sociale”, nel suo saluto la governatrice ha anche voluto sottolineare che “donare il proprio tempo e la propria energia agli altri è un modo fantastico per aiutare la propria comunità. Essere Innerine è un modo unico di pensare, di agire, di vivere”.

Continua la lettura
Advertisement

Facebook

Tweets

Siti partner

I più letti