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Attualità

Italiani di Germania

Collaboratori occasionali

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Un progetto di Lorenzo Colantoni e Riccardo Venturi

di Irene Morabito

Presentazione del libro e web documentary “Italiani di Germania”  di Lorenzo Colantoni,  giornalista, e Riccardo Venturi fotoreporter di fama internazionale. L’evento, organizzato dalla Direzione Generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie, si è svolto i28 novembre 2018 scorso presso la sala “Aldo Moro” della Farnesina.

Si tratta dell’ultimo capitolo del progetto multimediale “Italiani d’Europa”, portato avanti da Colantoni e Venturi in collaborazione con National Geographic Italia. Integrazione europea e interscambio di culture, visti con gli occhi degli italiani all’estero e raccontati mediante ritratti individuali di italiani emigrati in Europa.

La varietà delle storie raccontate rende il libro avvincente, come ad esempio la storia di Giovanni di Lorenzo, giornalista, in Germania dall’età di 11 anni, la sua crescita e il suo attuale ruolo di direttore del settimanale Die Zeit dal 2004. Oppure quella di Pasquale Marino che, da dipendente in ambito di questioni sociali e lavorative del Consolato di Francoforte, è diventato una figura molto importante per l’informazione radiofonica agli italiani in Germania al fine della loro integrazione, “La voce degli italiani”. O ancora la storia di Bruno Bruni, artista italiano che vive ad Amburgo dagli anni ’60 e la sua crescita nell’ambito dell’arte. E poi ancora tante storie, prese dall’Archivio Diaristico Nazionale di persone che migrarono dall’Italia verso la Germania dopo la seconda guerra mondiale.

Nel libro viene raccontata la complessità dell’inserimento e viene proposto un excursus che c’è stata nel corso del tempo.

“Italiani di Germania” è il seguito dei primi due capitoli: “Italians in the Uk” che racconta l’immigrazione italiana nel Regno Unito, pubblicato nei giorni della Brexit e “Italiani nel Belgio” dove gli italiani sono la prima comunità nel Paese.

In una lunga intervista, il fotoreporter e coautore Riccardo Venturi ci ha raccontato che durante il percorso, i loro progetti hanno avuto una vera e propria evoluzione. La sua esperienza lo ha indotto a scegliere di portare avanti progetti di lungo respiro. “Effettivamente afferma Venturi – dal primo progetto ‘Italians in the Uk’ c’è stata un’evoluzione di ciò che volevamo scoprire e mettere a fuoco.”

Nel loro libro, i due autori, si focalizzano molto sull’identità. “Durante i nostri viaggi – racconta Venturi – ci siamo sempre interrogati sul concetto: ‘cosa vuol dire avere un’identità italiana, tedesca, piuttosto che francese?’  Un esempio che vi posso fare è la storia di una famiglia che abbiamo conosciuto in Belgio: il padre è nato e cresciuto fino all’età di 19 anni in Marocco, poi si è trasferito in Italia, dove ha abitato per più di 30 anni e sono nate le sue due figlie in provincia di Brescia, avute con la compagna di origini magrebine. Con la crisi del paese, da qualche anno sono andati ad abitare in Belgio. Quindi, a tutti gli effetti, loro sono una famiglia: italo – magrebina – belga, hanno i tratti magrebini, quando parlano sono molto più bresciani che arabi, però sono musulmani e attualmente abitano in Belgio, dove si parla in francese o olandese. Quale identità dovrebbero avere loro?”

Da fotografo come hai strutturato il progetto?

“Ho scelto un format fotografico che è composto di tre elementi: 

        • ho usato una panoramica landscape per raccontare un po’ il contesto come una scenografia di questi luoghi, proprio perché i luoghi fisici e la natura influenzano l’uomo e l’uomo influenza la natura.
        • Con i ritratti ho voluto tirare fuori dei volti dalla massa. Dare un volto alla migrazione è come dare un nome e cognome a queste persone. Proprio perché nel momento in cui dai un nome e cognome alle mille, milioni di persone che vengono, ad esempio, nel nostro paese e per caso quella persona in particolare diventa il tuo vicino di casa ed è anche simpatico, non lo consideri più “quello straniero che viene qui e mi toglie qualcosa”. Quando lo togli dalla massa, tendenzialmente ti starà più simpatico, lo capisci meglio e lo interpreti meglio.
        • Per raccontare la storia e il passato più che andare ai musei o luoghi simili preferisco conoscere le esperienze di vita intima delle persone. Lo abbiamo fatto, in questo caso, andando nelle loro case e chiedendo di vedere gli album di famiglia. In questi album abbiamo trovato testimonianze di momenti importanti; quelle foto, quei pezzi di carta sono materia viva e invecchiano con noi. Ho cercato col mio lavoro di far rivivere quelle immagini.

Quindi unire queste tre cose: landscape, ritratti e foto delle foto, mi sembrava che fosse un buon equilibrio per raccontare questa storia che ha a che fare con il tempo.”

Ho notato che nei progetti precedenti e anche in questo voi autori attribuite molta importanza alla memoria.

“Personalmente sono molto affascinato dal concetto del tempo, e mi piace molto lavorare su questo tema e sulla storia che passa. E questo racconto del nostro progetto, che va dal 1900 ad adesso, mi piace molto. Sono molto convinto che il tempo sia solo una suggestione. È incredibile quanto sia presente il passato e quanto ad esempio mi abbia formato una cosa avvenuta 20 anni fa. Portarsi dietro il passato vissuto, secondo me, è molto presente anche negli italiani all’estero. Mi è capitato spesso di capire come molti volessero tornare nel proprio paese portandosi dietro, comunque, un pezzo di quello che hanno conquistato nel nuovo Paese.”

So che è in lavorazione il vostro quarto lavoro, di cosa vi occuperete?

“Il quarto volume del progetto Italiani d’Europa, riguarderà l’Europa dell’est e sarà diverso dagli altri progetti perché negli altri ci siamo occupati di paesi singoli, mentre qui toccheremo le storie di 8/9 paesi completamente diversi e lontani dall’Italia.”

Colpisce e fa riflettere in questi progetti il confronto tra il fenomeno attuale in cui l’Italia è il paese che riceve l’immigrazione e quanto narrato nei loro libri da Riccardo Venturi e Lorenzo Colantoni che raccontano storie di italiani emigrati.

Alla presentazione di “Italiani di Germania” sono intervenuti il sen. Ricardo Antonio Merlo Sottosegretario agli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale, S.E.Viktor Elbling, Ambasciatore di Germania in Italia, il Ministro plenipotenziario Luigi Maria Vignali Direttore Generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie MAECI della Farnesina, il dott. Marco Cattaneo Direttore di National Geographic Italia.

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Acquisti di moda? Si certo, ma online

Un numero sempre crescente di italiani predilige il web per acquisire capi e accessori

Gloria Gualandi

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La Moda ha cambiato modo di far acquistare i propri capi: la tendenza per l’autunno 2024 è comprare online. Questo per diversi motivi, ma sempre più persone hanno dichiarato di “avere poco tempo”, affermando che “è molto più comodo stare sul divano e ordinare con il telefono tutto quello che serve”.

Un numero sempre crescente di italiani, infatti, predilige l’online per acquistare capi e accessori. Il 32 per cento dei consumatori sta pensando di investire in prodotti premium e più durevoli. Il casualwear si conferma lo stile che maggiormente caratterizzerà le tendenze complessive del 2024. Questi dati vengono da Stileo – motore di ricerca di moda attivo in Italia con oltre 7 milioni di visite al mese – che nel report annuale “Year in review” analizza il comportamento degli utenti di moda e le tendenze che caratterizzeranno l’ultima parte del 2024.

La comodità di fare shopping dal proprio computer o via smartphone è un’abitudine che gli italiani non hanno intenzione di abbandonare: più della metà degli intervistati (56 per cento) dichiara di preferire gli acquisti online, contro il 9 per cento che ha scelto i negozi fisici per acquistare scarpe, borse, accessori, ma soprattutto capi di abbigliamento di tutte le aziende scegliendo online anche misure, colori e taglie dei brand più richiesti tra cui Shein, Zara. Zalando e Asos.

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Tema Vita, mutua di Banca Tema: torna la campagna salute per consentire a tutti l’accesso alla cura

Redazione Foritalynews

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A quattro anni dal lancio della prima campagna salute di Tema Vita, la mutua di cui Banca Tema è socio sostenitore, non solo conferma l’iniziativa anche per il 2024, ma la amplia per rendere sempre più semplice a tutti coloro che ne abbiano bisogno, l’accesso alle cure. Esami di laboratorio, diagnostica, visite specialistiche, cure fisioterapiche e da quest’anno anche certificazioni per sport o altro, allargando inoltre il plafond cui possono accedere i figli minorenni dei soci. La campagna prevede rimborsi variabili tra il 40 e il 50% dell’importo.

Un quadro chiaro della situazione della sanità pubblica italiana emerge dall’ultimo rapporto della Fondazione Gimbe, diffuso nei giorni scorsi, poco prima del G7 della sanità. Dal rapporto risulta che la spesa degli Italiani per sanità privata è aumentata del 10% nell’ultimo anno e che la spesa sanitaria italiana è molto più bassa dal 2012 al 2023 rispetto alla media Ue. La possibilità di fare prevenzione o controlli è, dunque, fondamentale.“In un simile scenario – sottolinea il presidente di Tema Vita Massimo Barbini – il rischio è che si creino disparità sociali nelle possibilità di accesso alla cura e alla prevenzione perché non tutti possono permettersi di pagare di tasca propria, tanto che dal rapporto Gimbe emerge che 4,5 milioni di persone in Italia, di fatto rinuncia alle cure. Con la nostra campagna intendiamo intervenire proprio per evitare sempre più che questo accada, anzi vogliamo semplificare l’accesso alle cure ed è per questo che abbiamo deciso che tutti devono poter accedere ai nostri sconti e rimborsi e chi non è ancora socio può diventarlo contestualmente, ad un costo veramente contenuto. Inoltre è possibile usufruire della prestazione medica sia in centri convenzionati che non, sia pubblici che privati.”

Nel dettaglio, la campagna che ha preso il via il 14 ottobre e sarà valida fino al 16 dicembre 2024, prevede che i soci che aderiranno, potranno usufruire di uno sconto variabile tra il 40 e il 50%: sarà del 40% se la domanda verrà presentata su modello cartaceo; lo sconto sarà invece del 50% se la domanda verrà presentata tramite l’accesso all’area riservata ai soci sul sito web www.temavita.it o sull’App TEMA Vita e tramite il canale BCC Mutuality Service. Nel caso poi di utilizzo di strutture o medici specialisti convenzionati, il risparmio per il Socio può arrivare fino al 60% grazie allo sconto praticato direttamente dalla struttura convenzionata.

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Attualità

L’artista cubano Leoni Torres in concerto a Torvaianica

Redazione Foritalynews

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Domenica 13 Ottobre il Lungomare di Torvaianica, litorale a sud di Roma, risuona al ritmo della musica cubana. Appuntamento dalle ore 18.00 allo stabilimento balneare “Playa del Mar” per l’attesissimo concerto di Leoni Torres: una serata all’insegna della musica, del divertimento e della convivialità. Tappa italiana per il cantante, compositore e produttore musicale cubano che ha già fatto ballare in giro per l’Europa tutti gli amanti del mondo latino e della salsa.

Dagli esordi con i South Coastcon e il successo con i Charanga Habanera alla carriera da solista con sei album all’attivo e duetti con figure di spicco come Pablo Milanés, Descemer Bueno e Kelvis Ochoa, la produzione del compositore latino si contraddistingue per sonorità cubane con influenze pop e romantiche. Negli anni il suo successo ha valicato i confini nazionali conquistando il cuore di milioni di fan in tutto il mondo e ora arriva sul litorale romano.

Lo stabilimento “Playa del Mar”, da anni un vero punto di riferimento per tutto il mondo latino della Capitale – gestito dall’imprenditrice cubana Liriaudys Marti, membro del gruppo Terziario Donna Confcommercio Roma – farà da cornice ad uno show imperdibile, un assaggio della magia di Cuba con brani iconici e la potente presenza scenica di Leoni Torres.

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