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Attualità

L’autorità genitoriale, limite o diritto dei figli?

Mario Russo

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 Una riflessione sulle minacce oggi incombenti sulla relazione tra genitori e figli

Giovedì 14 marzo 2019, giornata di studio su “L’autorità genitoriale, limite o diritto dei figli?”. Un’iniziativa del Centro di Studi Giuridici sulla Famiglia (CSGF), attivo presso la Facoltà di Diritto Canonico della Pontificia Università della Santa Croce…

Una riflessione sulle minacce oggi incombenti sulla relazione tra genitori e figli

Giovedì 14 marzo 2019, giornata di studio su “L’autorità genitoriale, limite o diritto dei figli?”. Un’iniziativa del Centro di Studi Giuridici sulla Famiglia (CSGF), attivo presso la Facoltà di Diritto Canonico della Pontificia Università della Santa Croce.
L’intento, come spiegano gli organizzatori, “si colloca soprattutto all’insegna della proposta e dell’approfondimento della verità, del bene e della bellezza insite nella relazione tra genitori e figli”.
Nell’esortazione apostolica sull’amore nella famiglia, Papa Francesco sottolinea come il bene della realtà familiare sia decisivo per il futuro del mondo e della Chiesa. Uno dei rapporti sui quali il Romano Pontefice maggiormente si sofferma, nell’esortazione, è la relazione paterno-filiale: «l’amore dà sempre vita. Per questo, l’amore coniugale non si esaurisce all’interno della coppia. I coniugi, mentre si donano tra loro, donano al di là di se stessi la realtà del figlio, riflesso vivente del loro amore, segno permanente della unità coniugale e sintesi viva ed indissociabile del loro essere padre e madre» (Amoris Laetitia, 165).
A caratterizzare la linea di dialogo e di riflessione dell’incontro è l’interdisciplinarietà. Questa fondamentale relazione familiare, infatti, viene studiata da una prospettiva teologica, sociologica, filosofica, giuridica e psicologica.

Il primo intervento è del prof. Giulio Maspero, della facoltà di teologia della Pontificia Università della Santa Croce. Titolo della relazione: “La imago Dei nella relazione paterno-filiale. Profili teologici”.
Una riflessione teologica sulla relazione paterno-filiale e sul concetto di auctoritas. “Dio, paternità e autorità – afferma il prof. Maspero – sono termini profondamente connessi fin dall’inizio della storia del pensiero umano”. “La valenza religiosa e politica di auctoritas rinvia anche alla dimensione familiare mediante il riferimento alla paternità, cioè all’atto più basilare che fa essere e crescere”. L’intervento si sviluppa attraverso l’analisi teologica della relazione Trinitaria, un passaggio fondamentale, secondo il prof. Maspero, per il rapporto tra genitori e figli. Il percorso
teologico tracciato si ripropone, infatti, secondo lui, necessariamente e inconsciamente nello sviluppo di tale rapporto.
“Appena nato il figlio – afferma Maspero – non ha spazio interiore e dipende in modo necessario dalla madre e dal padre. Man mano che il figlio si sviluppa, il rapporto con i genitori cambia […] Il bimbo inizia a pensarsi come dipendente dai genitori il cui spazio di autorità esaurisce il mondo personale, per poi scoprire sempre più la propria libertà, ma in posizione subordinata rispetto al padre […] Da verticale il rapporto si fa sempre più orizzontale, tanto da poter scatenare i conflitti adolescenziali, con la dialettica che cresce man mano che si esce dai confini familiari per esplorare il mondo. Dall’identità iniziale di matrice materna ci si sposta su una differenziazione radicale”.
“Il compimento del rapporto, però, si trova a valle di tale passaggio, quando il figlio e i genitori giungono a pensarsi nell’identità relazionale. Cioè, il figlio non è il padre, ma non è se stesso se non attraverso di lui, e viceversa. Ciò è legato anche al perdono dei limiti ereditati da parte del figlio, che solo nel momento in cui cessa di considerare i genitori simbolicamente colpevoli dei limiti stessi del reale diventa capace di generare, in quanto riconosce se stesso come dono ed è, dunque, capace di ridonare tale dono. I genitori sono, quindi, i primi capri espiatori, così come chiunque accolga su di sé il servizio prezioso di esercitare l’autorità”.

La riflessione psicologica, soprattutto in chiave sociale, è affidata alla prof.ssa Raffaella Iafrate dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, che parla di “matrifocalità e disorientamento paterno” nell’attuale legame genitori-figli. “La tentazione di avere una ricetta sempre valida per tutte le età è sempre in agguato. Occorre rimettersi in discussione ogni volta che si affronta un nuovo passaggio di vita – afferma la prof.ssa Iafrate – focalizzando i punti essenziali di un codice materno e paterno ed evidenziando, per quest’ultimo, il compito di favorire un maggior realismo e l’accettazione del limite”.
La sfera sociale, da parte sua, richiede la consapevolezza e la capacità di trasformare la generatività familiare in generatività sociale. “L’impegno degli adulti – afferma a tale proposito la prof.ssa Iafrate – dev’essere teso non solo a promuovere i propri figli, ma globalmente la generazione cui appartengono. Un impegno che travalica i confini del proprio gruppo familiare”.

Nel suo intervento, “Maternità, paternità, filiazione: i tratti specifici dell’umano”, il prof. Francesco Russo, della facoltà di filosofia della Pontificia Università della Santa Croce, afferma che “ è necessario riflettere sui cambiamenti culturali in atto, che non possono essere confinati ai dibattiti politici, bioetici ed etici, ma investono l’antropologia filosofica, ovvero l’immagine e la realtà della persona umana”. Nella sua riflessione antropologica, il prof. Russo, afferma che “la genitorialità, così come la triade maternità-paternità-filiazione, aiutano a capire la relazionalità della persona. Ma i rapporti o le relazioni umane vanno sempre costruiti, non sono mai scontati, automatici, puramente spontanei”.
È attraverso una prospettiva pienamene antropologica, che si arriva a cogliere nella persona umana l’inclinazione innata al riconoscimento dell’autorità e alla venerazione delle proprie radici, alla riverenza verso le istanze personali o istituzionali che ci fanno crescere o possono farci crescere.
“Occorre recuperare quell’unità di generazione ed educazione – afferma il prof. Russo – che oggi si è infranta: i genitori e gli adulti hanno un insieme di verità da consegnare moralmente alle generazioni successive. Non basta trasmettere la vita, ma occorre trasmettere anche la verità”.

Gli interventi del pomeriggio si aprono con la relazione della prof.ssa Montserrat Gas- Aixendri, dell’Universidad Internacional de Cataluña, che tratta della “filiazione” nel contesto degli ordinamenti europei.
“I mutamenti normativi hanno interessato le due istituzioni attorno alle quali tradizionalmente ruota il Diritto di Famiglia: il matrimonio e la filiazione. Entrambi hanno subito quello che potremmo definire un processo di ‘decostruzione’” – sottolinea la prof.ssa Aixendri e citando Martinez de Aguirre afferma che “stiamo assistendo non soltanto a un semplice cambiamento delle ‘regole del gioco’, ma a un cambiamento del ‘gioco’ stesso”.
Nella sua riflessione pone come punto di partenza del diritto di filiazione la relazione biologica tra generanti (padre e madre) e generati (figli). “Senza questa peculiare relazione biologica, non si può parlare di filiazione. In questo senso, che è il più nucleare, la filiazione è l’origine biologica di una persona nei confronti dei genitori. Questo è un fatto naturale, che si verifica in tutti gli esseri umani: non è il risultato della cultura, della storia o della legge positiva, ma della natura umana”.
L’analisi giuridica della prof.ssa Aixendri parte dal presupposto che il rapporto di filiazione ha anche una dimensione di giustizia. “La dimensione legale, infatti, non è artificiale – afferma – il legame naturale della filiazione è, allo stesso tempo, e per sua stessa natura, un legame di contenuto giuridico: non si può essere un padre e un figlio senza che la struttura della loro relazione venga fuori”.

L’aspetto più strettamente giuridico, nel contesto del Diritto Canonico, è affidato alla prof.ssa Ilaria Zuanazzi, dell’Università di Torino.
Punto di partenza del suo intervento sono i due principi fondamentali, tratti dalle fonti della Sacra Scrittura, su cui si basa la riflessione cristiana sulla relazione genitoriale, che ispira l’ordinamento giuridico della Chiesa: il mandato “crescete e moltiplicatevi” con cui Dio benedice la coppia dell’uomo e della donna e la invita ad essere feconda e a generare nuovi esseri umani, e il comando supremo di “amare come Dio ci ha amati” che precisa e perfeziona la vocazione della coppia sponsale a essere “immagine e somiglianza di Dio”.
Cardine della sua analisi è l’assunto della dottrina cristiana che considera il matrimonio e la famiglia delle strutture antropologiche fondamentali, in quanto radicate nella natura della persona umana e dell’unione sponsale tra l’uomo e la donna, plasmata dall’ordine della creazione divina.

Chiude la giornata di studio il Prof. Emilio Mordini, Medico-Psicoanalista dell’Università di Haifa con una riflessione su “La crisi della paternità”.
“I due elementi essenziali nella definizione di ‘paternità’ – chiarisce il prof. Mordini – sono l’elemento generativo (il padre è colui che genera anche biologicamente il figlio) e l’elemento sociale (il padre è colui che si prende cura e esercita autorità sul figlio). Crisi della paternità significa quindi che questi due elementi sono oggi sotto giudizio, non se ne riconosce più la piena legittimità.
Punto focale del suo intervento è la domanda: “Come reagisce il maschio messo dinanzi alla duplice crisi, della potestas e della funzione generativa?
Secondo il prof. Mordini, in due modi fondamentali che, facendo riferimento a Primo Levi, chiama salvati e sommersi.
Riferendosi ai salvati parla di quel fenomeno che viene definito abitualmente “femminilizzazione” della nostra società.
Ai Sommersi, il secondo profilo psichiatrico di padre, dopo il padre femminilizzato, appartiene il padre “perdente radicale”. “Sono tutti quei padri – afferma Mordini – che non ce l’hanno fatta, che non sono riusciti a non soccombere allo strabordante potere femminile e che nemmeno sono riusciti, per un’infinità di ragioni, a identificarsi con le donne. Non sono più padri-maschi, perché sono stati definitivamente privati della loro autorità parentale e facoltà generativa, non sono riusciti a trasformarsi in padri-femmina”.
Secondo il prof. Mondini, quindi, la crisi della paternità genera due principali profili psichiatrici, 1) i padri femminilizzati; 2) i padri perdenti radicali. “Ciascuno di questi due profili dà origine a sua volta ad una serie di comportamenti psicopatologici, che, dalle forme meno gravi a quelle più gravi sono, per i padri femminilizzati: i disturbi di genere sessuale, i disturbi dell’immagine corporea, la mania bipolare, sino al suicidio; per i padri perdenti radicali, si hanno invece: disturbi ansiosi di vario grado, crisi di panico, dipendenze patologiche e suicidi marginali, sino all’esito più tragico, l’omicidio”.

La giornata di studio h avuto senz’altro un riscontro positivo sia come numero di partecipanti che come coinvolgimento degli stessi. Le domande rivolte ai relatori sono state tante e capaci di offrire ulteriori stimoli di riflessione.
L’intento dell’incontro, relativo all’approfondimento della verità, del bene e della bellezza insite nella relazione tra genitori e figli, riteniamo sia stato pienamente soddisfatto.
Gli stimoli e gli spunti di riflessione che ci si porta a casa come docenti, genitori, educatori o figli sono tanti e profondi.
Il compito che lascia questa giornata di studio lo riassumiamo con le parole del prof. Russo: “Non basta trasmettere la vita, ma occorre trasmettere anche la verità”.

Direttore di Foritalynews, docente alla Facoltà di Comunicazione della Pontificia Università della Santa Croce, competenze in tecnologie della comunicazione audiovisiva e multimediale e nel marketing. Esperto in comunicazione istituzionale e comunicazione politica (almeno credevo! Vista l'anti-comunicazione attuale). Particolarità: non ho ancora deciso cosa farò da grande.

Attualità

L’artista cubano Leoni Torres in concerto a Torvaianica

Redazione Foritalynews

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Domenica 13 Ottobre il Lungomare di Torvaianica, litorale a sud di Roma, risuona al ritmo della musica cubana. Appuntamento dalle ore 18.00 allo stabilimento balneare “Playa del Mar” per l’attesissimo concerto di Leoni Torres: una serata all’insegna della musica, del divertimento e della convivialità. Tappa italiana per il cantante, compositore e produttore musicale cubano che ha già fatto ballare in giro per l’Europa tutti gli amanti del mondo latino e della salsa.

Dagli esordi con i South Coastcon e il successo con i Charanga Habanera alla carriera da solista con sei album all’attivo e duetti con figure di spicco come Pablo Milanés, Descemer Bueno e Kelvis Ochoa, la produzione del compositore latino si contraddistingue per sonorità cubane con influenze pop e romantiche. Negli anni il suo successo ha valicato i confini nazionali conquistando il cuore di milioni di fan in tutto il mondo e ora arriva sul litorale romano.

Lo stabilimento “Playa del Mar”, da anni un vero punto di riferimento per tutto il mondo latino della Capitale – gestito dall’imprenditrice cubana Liriaudys Marti, membro del gruppo Terziario Donna Confcommercio Roma – farà da cornice ad uno show imperdibile, un assaggio della magia di Cuba con brani iconici e la potente presenza scenica di Leoni Torres.

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Attualità

Campagna vaccinale antinfluenzale, anti-covid e screening HCV- epatite C dal 7 ottobre nelle Farmacie di Arezzo

Paolo Castiglia

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Al via da lunedì 7 ottobre la campagna vaccinale nelle farmacie del territorio di Arezzo. Sarà possibile effettuare in sicurezza, anche quest’anno, il vaccino antinfluenzale, in convenzione e non, e quello contro il Covid, grazie al rinnovo della DGRT 1177/23 e relativo accordo con Federfarma e Cispel -Toscana. Attiva dallo scorso giugno anche la possibilità di effettuare sempre in farmacia lo screening gratuito pungidito HCV-(Epatite C) con sangue capillare.

Anche per quest’anno, quindi, si conferma la centralità della Farmacia nel ruolo di prevenzione: “La somministrazione dei vaccini in farmacia – commenta Roberto Giotti, presidente di Federfarma Arezzo, che rappresenta le quasi 100 farmacie private della nostra provincia – è di fatto uno strumento fondamentale per agevolare l’accesso alla prevenzione dei virus influenzali e Covid-19. Le farmacie private aderenti alla campagna di vaccinazione svolgono un ruolo decisivo raggiungendo in particolare le fasce di popolazione fragili e disagiate, ed effettuando direttamente e comodamente la vaccinazione sul campo”.

Vaccino antinfluenzale

Nelle farmacie verrà somministrato gratuitamente il vaccino FLUAD ®. In regime convenzionato lo potranno ricevere solo i cittadini di età maggiore o uguale a 60 anni residenti e/o domiciliati nella Regione Toscana, che hanno già ricevuto somministrazioni pregresse di vaccini analoghi e presenti nell’anagrafe SISPC. Mentre in regime privatistico possono essere vaccinati solo i cittadini di età maggiore o uguale a 18 anni che hanno già ricevuto somministrazioni pregresse di vaccini analoghi. In entrambi i casi sono esclusi i “pazienti fragili”. La dose di richiamo è annuale.Vaccinazione COVID 19-2024/2025. Contro il sars-cov-2/covid-19 verrà somministrato il COMIRNATY®, per il quale il Ministero della Salute raccomanda una distanza di almeno 3 mesi dall’ultima dose di vaccino anti-COVID-19 ricevuta, mentre l’aver contratto di recente l’infezione Sars Covid2-19 non rappresenta controindicazione alla vaccinazione. Il richiamo ha validità 12 mesi. Possono essere vaccinati gratuitamente solo i cittadini di età maggiore/uguale a 60 anni sempre residenti e/o domiciliati nella Regione Toscana, che hanno già ricevuto somministrazioni pregresse di vaccini analoghi e presenti nell’anagrafe SISPC. Sono anche qui esclusi i cosiddetti “pazienti fragili”. In particolare, la circolare ministeriale ricorda che è possibile la co-somministrazione del nuovo vaccino aggiornato Covid 19 con l’attuale vaccino antinfluenzale.

Screening Test gratuito per l’Epatite C

Grazie a un accordo tra la Regione Toscana, Federfarma Toscana e Cispel Toscana dallo scorso giugno è possibile eseguire in farmacia con pungidito (sangue capillare) anche lo screening del virus HCV- Epatite C. Lo screening si rivolge esclusivamente ai soggetti nati dal 1969 al 1989 che hanno diritto all’assistenza sanitaria della Regione Toscana, anche STP – stranieri temporaneamente presenti.

Il test è veloce e completamente gratuito: con pungidito viene prelevata dal Farmacista una goccia di sangue capillare per la ricerca degli anticorpi anti HCV. Il campione viene analizzato subito ed il risultato è disponibile in pochi minuti.Si tratta di un test molto importante perché, se l’Epatite C viene diagnosticata precocemente, le possibilità di guarigione sono molto elevate e si può evitare la trasmissione del virus.

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Attualità

“Esotika Pet Show”: non solo cuccioli ma una due giorni di festa in famiglia

Al via sabato 14 il Salone Nazionale degli Animali Esotici
e da Compagnia che tornerà a riempire Arezzo Fiere e Congressi

Paolo Castiglia

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Il 44,7% delle famiglie italiane vive oggi con almeno un animale domestico. “Esotika Pet Show”, al via ad Arezzo Fiere e Congressi sabato 14 settembre, è quindi l’occasione per gli appassionati di scoprire il fantastico mondo del Pet, ma anche di apprendere il modo più corretto di avvicinarsi e relazionarsi con il proprio piccolo amico e sviluppare ulteriormente con consapevolezza rinnovata la propria passione.

“Arezzo Fiere e Congressi è quindi pronto a ripartire con grande slancio dopo un’estate già piena di eventi di successo”. Il presidente dell’Ente Fieristico, Ferrer Vannetti, sottolinea così l’importanza di questa ripresa, che si preannuncia coinvolgente per operatori e pubblico.
“Siamo pronti ad accogliere una serie di manifestazioni che promettono di coinvolgere appassionati ed esperti provenienti da ogni parte del mondo e Esotika è un evento – spiega ancora Vannetti – che ospitiamo sempre con grande piacere e che testimonia la duttilità espositiva del nostro Ente fieristico. Una kermesse rivolta al grande pubblico che esprime, ancora una volta, come sia in atto il definitivo rilancio della Fiera Espositiva, in piena sintonia con le forze produttive, associative e di rappresentanza del nostro territorio a tutti i livelli. Anche questa edizione – afferma il presidente – sarà di fatto una grande festa, dedicata ad appassionati e alle famiglie e i visitatori troveranno un ambiente caratterizzato da diverse tipologie di piante, animali da ammirare e perché no, anche da accudire”. “L’incredibile ritorno del Salone Nazionale degli Animali Esotici e da Compagnia – dichiarano gli organizzatori dell’evento ospitato in Arezzo Fiere e Congressi – farà vibrare Arezzo Fiere e Congressi di gioia e trepidazione a partire da sabato: Esotika Pet Show è molto più di una semplice esposizione di animali esotici, una vera e propria esplosione di sorprese e intrattenimento”.

Come abbiamo visto quasi la metà delle famiglie italiane condivide la propria vita con un amato animale domestico e “il nostro è evento – spiega Daniel Baiocco, ideatore e organizzatore di Esotika Pet Show – assolutamente da non perdere per tutti gli appassionati che vogliono immergersi nel meraviglioso mondo degli animali da compagnia e imparare i migliori approcci per avvicinarsi a queste creature affascinanti e creare un legame speciale con loro. L’attesissimo Esotika Pet Show si terrà il 14 e 15 settembre presso Arezzo Fiere e Congressi, e accoglierà esperti e amanti degli animali esotici, offrendo loro un’esperienza unica per scoprire da vicino queste meraviglie della natura e apprendere il modo migliore per prendersi cura di loro. Il programma dell’evento sarà ricco di emozionanti attività con le ultime novità del settore, accessori all’avanguardia, alimenti di altissima qualità, complementi d’arredo e tutto ciò che servirà per gestire con amore e attenzione i nostri amatissimi amici a quattro zampe. Insomma, Esotika Pet Show sarà un’esperienza imperdibile, un mix esplosivo di passione, divertimento e conoscenza per tutti gli appassionati degli animali. Non potete assolutamente mancare!”

Saranno presentate numerose esposizioni nella Fiera, spaziando dalla celebre mostra canina, Disc Dog, obbedienza ed altre discipline. Ma non finisce qui, ogni giorno i visitatori potranno immergersi nel meraviglioso mondo dell’acquariologia, del terrascaping e dell’aquascaping. E per chi alla ricerca di un nuovo amico peloso, avrà la possibilità di portarne uno a casa.
“Ma non è tutto – insiste Baiocco – il pubblico rimarrà stupefatto di fronte alle ultime novità: carpe koi, laghetti e un magnifico giardino giapponese. Oltre a questo, ci saranno pesci, tartarughe, adorabili porcellini d’india, colorati pappagalli e teneri piccoli mammiferi come criceti e ricci. Non mancheranno gli affascinanti rettili, gli strabilianti anfibi e gli amabili roditori”.
“Siamo orgogliosi – conclude lo stesso Baiocco – di confermare la nostra posizione di migliore fiera nel settore, attrattiva per un pubblico sempre più numeroso e interessato. Siamo pronti a farvi vivere esperienze indimenticabili, emozionanti e ricche di scoperte. Non vediamo l’ora di darvi il benvenuto ad Arezzo Fiere e Congressi!”

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